Intervenuto sul tema dei Certificati di Compensazione Fiscale durate il Consiglio Grande e Generale, Andrea Zafferani, lancia dure critiche al governo.
Dopo aver definito i Cff un «progetto politico», in quanto «primo vero atto politico della maggioranza, che per far fronte alle difficoltà finanziarie ha scelto non di mettere in campo misure concrete e capaci di risolvere i problemi, ma si inventa una moneta, in un microstato circondato da un altro che usa gli euro e con cui abbiamo costanti rapporti d’affari e di lavoro», Andrea Zafferani evidenzia le maggiori differenze tra il progetto sammarinese e quello italiano.
Zafferani evidenzia anche le principali criticità nell’uso dei Cff, sia per il bilacio dello Stato, sia per il sistema bancario sammarinese, sia per gli utenti.
Proprio su quest’utlimo aspetto l’ex Segretario di Stato parla di una vera e propria «truffa ai cittadini», per una serie di peculiarita a partire dalla «volontarietà dell’adesione tradotta con meccanismi di silenzio-assenso». Inoltre «una serie di sussidi sociali a persone in difficoltà sono pagati in Ccf. Il Governo sa bene che queste persone hanno bisogni immediati, non ha i soldi per aiutarli e non sa trovarli, e quindi li paga con un “pagherò” (col rischio che non trovino operatori economici disposti ad accettarli)». Inoltre, aggiungenge Zafferani «tutto il valore attualmente caricato sulle Smac verrà convertito in Ccf. Anche qua una truffa ai cittadini, solo per consentire allo Stato di risparmiare euro».
Ci sono poi altri due aspetti che evidenzia il consigliere: quello per cui «le aziende, per poter vincere appalti pubblici, di fatto dovranno accettare che una quota del loro appalto venga pagato in Ccf. Questo fa risparmiare euro allo Stato, ma è facile pensare che poi queste aziende, se non riusciranno a sbolognarli ad altri soggetti, andranno velocemente a cambiarli in euro in banca, andando a pesare sulla liquidità delle stesse banche» e «la conversione (obbligatoria, in questo caso) in Titani di una quota delle passività della ex Banca Cis che la legge sulle risoluzioni bancarie prevedeva che venissero protette e quindi rimborsate in euro».
Una «pazzia», la definisce Zafferani perché «tecnicamente è un default dello Stato».
Il consigliere di Repubblica Futura chiude il suo intervento annunciando l’intezione del suo partito di «informare in tutti i modi possibili i cittadini perché cerchino di sfruttare i pochi giorni che avranno a disposizione per rifiutare sta roba, anche per evitare che ne vengano emessi troppi e che, davvero, questa vostra follia crei problemi allo Stato e alle banche per i motivi che dicevo».
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