Claudio Canti, caduto nella Repubblica di Torriglia
DANIELE CESARETTI (a cura di)- Nel centro di Genova in Via XX Settembre, sotto il porticato del Ponte Monumentale, è apposta sin dal 1947 una lapide in marmo bianco di Carrara recante i nomi dei partigiani stranieri che parteciparono alla Lotta di Liberazione nella città di Genova e che si sono distinti in azioni di particolare coraggio e valore. Fra essi figurano i nomi di due sammarinesi: Vittorio Ghiotti e Claudio Canti. Il sacrificio dei due sammarinesi è valso loro il conferimento della cittadinanza onoraria di Genova, insieme ad altri 46 caduti stranieri (sovietici, britannici, francesi, polacchi, sud africani, olandesi, austriaci, iugoslavi). A San Marino agli stessi due partigiani sono state intitolate due strade del Castello di Fiorentino. Si ricorda che altri partigiani sammarinesi parteciparono alla Lotta di Liberazione nel nord Italia fra i quali figurano Alfonso Canti (fratello maggiore di Claudio), Giovanni Comanducci, recentemente scomparso (1920-2017), Giuseppe Giardi, il figlio Marino Giardi, Orfeo Giorgetti, Alessandro Maiani. (…)
Nella Brigata partigiana Jori divisione Cichero militava Claudio Canti, noto con il nome di battaglia “Gianni”, che fu ucciso il 24 agosto 1944 a Donetta, frazione ad 1 km a nord di Torriglia. Egli cadde in combattimento insieme con i compagni Emilio Casassa detto “Bistecca”, Amerigo “Edoardo” Mattei e Mario “Burof” Viacava. Un cippo in pietra scoperto dall’Anpi il 26 aprile 1964 nella frazione Donnetta di Pentema (del comune di Torriglia) ricorda il sacrificio di questi ultimi tre ma stranamente non cita il sammarinese Claudio Canti, caduto nella stessa zona e nello stesso giorno. Egli riposa nel cimitero della Castagna di Genova Sampierdarena. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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