Interpellanza del gruppo consiliare di Libera sulle azioni di responsabilità per il dissesto di Banca Cis.
I consiglieri della lista di opposizione Libera interrogano il Congresso di Stato per conoscere “se corrisponde al vero che, nell’ambito della procedura di rigore che ha riguardato Banca Cis SpA, il commissario straordinario, Sido Bonfatti, ha avanzato, nel mese di ottobre dell’anno 2019, azioni di responsabilità in capo agli organismi dirigenziali e di controllo dell’istituto di credito di cui sopra” e, “in caso affermativo, a che stato della procedura si trovano dette azioni di responsabilità”; e se è vero anche che, “nell’ambito della procedura di risoluzione sia già emerso con chiarezza che i depositi relativi ai Fondi Pensione risultino totalmente o parzialmente persi, anche in linea capitale, a causa di investimenti contro legge” e, in caso affermativo, “a quanto ammonta la perdita accertata dei Fondi Pensione e se esiste una valutazione aggiornata dell’intero dissesto di Banca Cis SpA”.
Inoltre, il gruppo consiliare di Libera vuole sapere dal governo “se, oltre alle azioni disciplinari, siano stati avviati procedimenti penali al fine dell’accertamento della responsabilità della mala gestio degli amministratori e degli organi di controllo, per tentare di recuperare parte del mal tolto, prima di ricorrere in ultima istanza all’addebito definitivo del deficit in capo all’Amministrazione pubblica e quindi alla cittadinanza sammarinese” e, “in caso affermativo, verso chi siano stati promossi e a che stato della procedura si trovino dette azioni e procedimenti”; se è vero “le azioni di responsabilità riguardano sia gli organi di amministrazione che le società di revisione di Banca Cis” e, se sì, comunicare i nomi dei soci e degli amministratori di tali società.
L’esecutivo dovrà dire a Libera anche “se, a seguito di tali azioni, si sia verificato il rispetto di quanto disposto dall’art. 12 della legge 102/2019, ovvero che ‘l’avvio delle azioni di responsabilità inibisce l’assunzione ovvero la prosecuzione di analoghi incarichi presso altri soggetti autorizzati sottopostialla vigilanza della Bcsm’, e che i soggetti destinatari delle azioni di responsabilità non abbiano continuato a esercitare funzioni similari a quelle inibite sia nel settore privato che in quello pubblico; per quale motivo si sia deciso, con la recente ratifica dell’art. 9 del decreto delegato n. 107/2020, di superare, in caso di azioni di responsabilità, il divieto di transazioni di cui alla legge n. 115/2019, ciò infatti depotenzia fortemente gli effetti della legge n. 102/2019, approvata all’unanimità, che impediva di intraprendere proposte transattive per evitare scorciatoie e posizioni di favore nella verifica delle responsabilità; se corrisponde al vero che, ai sensi dell’articolo 9 del decreto delegato n. 107/2020, eventuali autorizzazioni di transazione bloccheranno definitivamente le azioni di responsabilità” e, “in caso affermativo, quale organo amministrativo dovrà valutare le proposte transattive e in base a quali criteri”.
Libera, infine, desidera sapere se è vero che non solo “con tale procedura transattiva si voglia sanare ogni tipo di responsabilità di natura penale, civile e amministrativa in capo agli organi di amministrazione e controllo di Banca Cis”, ma anche che “sia già stata avanzata una proposta transattiva e che l’importo offerto per la transazione sarebbe pari a una percentuale di circa lo 0,1% del buco debitorio dell’intero dissesto di Banca Cis e se quanto proposto ammonti a una cifra molto simile a quella dei compensi che vengono richiesti per le funzioni svolte e non liquidate da parte di Banca Cis”.
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