San Marino. Rf: “Giustizia, la maggioranza sta portando avanti interessi indicibili”, Antonio Fabbri

San Marino. Rf: “Giustizia, la maggioranza sta portando avanti interessi indicibili”, Antonio Fabbri

Rf: “Giustizia, la maggioranza sta portando avanti interessi indicibili”

Antonio Fabbri

“Una situazione gravissima nella quale si stanno portando avanti interessi indicibili”. Da questo parte Repubblica futura per inquadrare la situazione della giustizia. “Riteniamo che sia veramente grave e meriti attenzione particolare da parte di tutti”. Nicola Renzi, affiancato dall’intero gruppo consiliare proprio per confermare l’attenzione sull’argomento, ricostruisce la questione delle leggi retroattive, richiama le sedute del Consiglio giudiziario plenario del 13 luglio e l’ultima, fatidica, del 24 luglio alla quale non hanno preso parte la maggioranza dei magistrati e le opposizioni. Tra l’altro, rileva Renzi, che ancora non sono stati consegnati gli atti di quella riunione ai membri del Consiglio giudiziario plenario.

“Non è mai successo nella storia della Repubblica, che gli atti adottati in una riunione così importante non possano essere noti alle persone che fanno parte del Consiglio giudiziario plenario. Lamentela fatta anche dei magistrati e che abbiamo elevato anche noi”.

“Lunedì della scorsa settimana abbiamo rivolto alle Loro Eccellenze, la richiesta di poter visionare e vedere i verbali di quella riunione e i contenuti di odg che eventualmente fossero stati presentati e votati. Poter sapere quanti presenti al Cgp, quanti e chi erano i presenti alle votazioni e gli esiti di queste. Ad oggi non abbiamo avuto alcuna risposta. Abbiamo chiesto le registrazioni audio. Noi non abbiamo ancora avuto la possibilità. Ci chiediamo il perché di questo. Non avere avuto accesso a quei documenti è una cosa gravissima”.

Quindi annuncia “stiamo valutando tutte le azioni da intraprendere, politiche e legali, nel rispetto della legge e dell’ordinamento per poter accedere a quegli atti. Cosa ancora più clamorosa è che nella stessa serata, il nuovo dirigente, nell’arco di pochi minuti, ha depositato presso la cancelleria, evidentemente aperta per l’occasione, un documento che riguarda la riassegnazione dei carichi di lavoro dei magistrati, e vengono svolte anche valutazioni sull’operato di magistrati. Il che attesta che tutto questo era già previsto con largo anticipo. Ci sono i margini per pensare che tutto fosse già preordinato, c’era già un accordo e ci chiediamo se i consiglieri di maggioranza che hanno votato fossero già a conoscenza che di lì a pochi minuti ci sarebbe stata la rivoluzione in Tribunale”.

Poi aggiunge Renzi: “La situazione è drammatica, in tribunale per quanto riguarda la giustizia. Il problema riguarda tutti i cittadini con fascicoli che vengono tolti a chi li ha gestiti per due anni per assegnarli a un nuovo magistato. C’è poi un atto gravissimo di rimozione del dirigente Guzzetta con la maggioranza politica. E’ illegittima per un motivo evidente, poiché contravviene al principio internazionalmente riconosciuto: l’indipendenza della magistratura e l’autogoverno della stessa”. Quindi sottolinea le ripercussioni nella vicina Italia “dove quello che sta succedendo ha fatto grande scalpore”.

Sara Conti smentisce il ritornello della maggioranza e del governo. “Continuano a sostenere che l’azione sia stata necessaria per ripristinare la legalità e l’equilibrio. Affermano che l’atto compiuto dallo scorso Consiglio giudiziario plenario avrebbe rimosso un atto illegale. Quell’atto, in realtà, non era affatto illegale ed era stato il seguito di una decisione presa dagli stessi magistrati in seduta ordinaria. La revoca della fiducia a Pierfelici avvenne sulla base di gravi accuse e rilievi, quello che fece il Plenario non fu altro che dare seguito alla decisione pesa dai magistrati. Non esiste sentenza di alcuna corte che dica che quell’atto è illegale, e persino Strasburgo non ha dato seguito ad accuse mosse allora. Anzi, all’epoca fu la maggioranza dei giudici a revocare la fiducia, oggi è la maggioranza di 7 politici più tre giudici a ripristinarla”.

Poi il provvedimento di redistribuzione dei fascicoli, ritenuto gravissimo da Rf. “Sullo sfondo – rileva Sara Conti – procedimenti rilevanti, quelli di qualche Segretario di Stato, di qualche illustre politico del passato, di qualche qualche consigliere di maggioranza e quelli di celebri assistiti di un consigliere-avvocato”.

“Vorrei rilevare – ha aggiunto Andrea Zafferani – che parliamo di temi spesso percepiti come lontani. Ma dobbiamo rilevare che vengono bloccati processi che, se potranno arrivare alla conclusione, riguarderanno risorse economiche significative negli anni sottratte allo Stato. Quando le persone chiedono giustizia e chiedono recuperato quanto negli anni è stato sottratto allo stato, chiedono di fare andare fino in fondo i processi, senza intervenire con mezzucci per cercare di bloccarli. Questo è l’elemento fondamentale.

Il secondo tema è legato all’evidente reazione italiana a queste vicende – prosegue Zafferani – Reazione che è evidente e forte. Tutti sappiamo ciò che abbiamo e vissuto negli anni passati: le tensioni politiche prima di manifestarsi sono anticipate da tensioni mediatiche. Quello che sta emergendo sulla stampa italiana è del tutto evidente: testate come Ansa, Fatto Quotidiano, Corriere della Sera, Repubblica, Il Resto del Carlino, fino ad arrivare a Dagospia, stanno commentando quanto sta accadendo con toni molto preoccupati. Sottolineano il fatto che c’è una ristrutturazione dei compiti e mansioni con evidenti obiettivi e conseguenze: togliere o limitare anche la collaborazione con l’Italia in processi delicati per riciclaggio. Collaborazione che negli ultimi dieci anni è cresciuta. Vedere la stampa commentare in senso negativo, che è stato smantellato il pool, che si vogliono fermare le inchieste, preoccupa enormemente.

La prevaricazione politica su inchieste scomode, avrà inevitabilmente ripercussioni anche economiche, per un paese nel quale questo governo e questa maggioranza stanno dando una immagine di incertezza del diritto, prevaricazioni e vendette, governato da interessi personali. Tutto questo va denunciato con estrema forza”. 

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