San Marino. Due i casi registrati dal primo agosto

San Marino. Due i casi registrati dal primo agosto

“Il Segretario di Stato per la Sanità Roberto Ciavatta ha reso noto questa mattina in conferenza stampa quanto contenuto nel Decreto Legge 134 inerente le nuove “disposizioni in materia di ingresso nella Repubblica di San Marino relative alle misure sanitarie legate al Covid-19”.

Ne dà notizia l’Istituto per la Sicurezza Sociale, aggiungendo: “Presenti alla conferenza anche il Segretario di Stato agli Interni Elena Tonnini, il Direttore Sanitario dell’Istituto per la Sicurezza Sociale Sergio Rabini, Il Direttore del Dipartimento Socio Sanitario Agostino Ceccarini, la responsabile del gruppo epidemiologico Micaela Santini e l’ingegner Andrea Silvagni della Protezione Civile. 

In apertura il Segretario di Stato Ciavatta ha illustrato proprio alcune parti del nuovo decreto, ricordando come le nuove disposizioni comportino l’obbligo per tutti i cittadini sammarinesi  che rientrano da “Paesi diversi da Stati membri dell’Unione Europea, Stati parte dell’Accordo Schengen, Regno Unito, Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco e Città del Vaticano”, di comunicare preventivamente il proprio rientro al Dipartimento Affari Esteri o alla Centrale Operativa Interforze, in modo da sottoporsi al successivo test sierologico e, in caso di esito positivo, a tampone molecolare.

Il Decreto prevede che l’insieme di Stati per cui questi controlli si renderanno necessari possa essere modificato velocemente, tramite Delibera di Congresso di Stato, qualora l’aumentare dei casi o l’insorgere di nuovi focolai lo rendesse necessario.

Al momento stiamo monitorando attentamente anche i paesi dell’Est Europa e della Ex-Jugoslavia, dove in questi ultimi giorni si segnalano importanti aumenti di contagiati – aggiunge il Segretario Ciavatta -. Nonostante tutto, la situazione a San Marino resta pienamente sotto controllo, grazie anche al coordinamento tra ISS, Protezione Civile e Istituzioni”.

Il Direttore Sanitario Sergio Rabini, ha ricordato invece, come sia necessario che “il cittadino sia la prima persona responsabile, per evitare scenari tragici come quelli che abbiamo già vissuto nei mesi scorsi. Non solo comunicare il suo rientro dall’estero, ma anche seguire le precauzioni che ormai conosciamo tutti per evitare il diffondersi del virus. Ripetiamole ancora una volta: lavarsi o disinfettarsi spesso le mani, rispettare il distanziamento sociale e la raccomandazione di indossare la mascherina in luoghi al chiuso quando ci si trova in presenza di possibili assembramenti di persone. Voglio ribadirlo: un cittadino responsabile può aiutarci davvero a fare la differenza e evitare nuovi focolai”.  

Ad aggiornare i dati sul Covid-19 a San Marino è stato il dottor Agostino Ceccarini: “Dal 1° agosto si registrano 2 nuovi casi positivi, relativi a un’assistente domiciliare e a una ragazza sammarinese di ritorno dalle vacanze in Grecia. I casi COVID-19 accertati a San Marino salgono così a 701, di cui due positivi, (0 ricoverate presso l’Ospedale di Stato), i decessi rimangono 42, le guarigioni 657 e 9 persone attualmente in quarantena”.

Il numero totale dei test effettuati risulta: 6.211 tamponi, 19.954 test sierologici.  

Ribadito dal Segretario di Stato agli Interni Tonnini come San Marino “non stia abbassando la guardia ma al contrario tiene alta l’attenzione e gli organismi preposti sono attivi nel controllo del territorio”.

Le nuove disposizioni, contenute nel decreto legge, prevedono infatti l’assistenza continua ad anziani e a persone disabili non autosufficienti. Fino al 31 dicembre 2020, il rapporto di lavoro con lavoratore migrante o stranieroper assistenza continua ad anziani e a persone disabili non autosufficienti in regime di coabitazione sarà ammessa unicamente attraverso apposita domanda di assunzione allo sportello assistenza assunzione badanti, sito in Via Aurelio Saffi 6 a Borgo Maggiore.

Se l’assistente domiciliare è già presente nelle liste dell’Ufficio, verrà sottoposto a tampone molecolare prima dell’assunzione dell’incarico di lavoro, mentre nel caso sia scelto dalla famiglia richiedente, un assistente non in lista, dovrà effettuare una quarantena preventiva di 14 giorni a cui farà seguito il test sierologico a cui dovrà risultare negativo al COVID-19, per poter prendere servizio come assistente domiciliare”.

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