San Marino. Da Guido Guidi nuove denunce nei confronti della Pierfelici

San Marino. Da Guido Guidi nuove denunce nei confronti della Pierfelici

Da Guido Guidi nuove denunce nei confronti della Pierfelici

Per lo spostamento notturno dei fascicoli nella querela viene contestato l’interesse privato in atti d’ufficio oltre all’abuso di autorità intentato anche un ricorso in sede amministrativa

Dopo la redistribuzione dei carichi di lavoro e il nuovo smistamento dei fascicoli operato nottetempo dalla reintegrata dalla politica Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici, lo scorso 24 luglio, il provvedimento è stato da più parti additato come illegittimo e, soprattutto, lesivo di principi fondamentali come, tra gli altri, quello del giudice naturale precostituito per legge. Tra gli interessati colpiti dal provvedimento, il professor Guido Guidi, ex giudice di appello che, nei confronti della Pierfelici aveva sporto denuncia per calunnia dopo che le accuse nei suoi confronti, pronunciate in Commissione affari di giustizia nel 2017 dalla stessa Pierfelici, si erano rivelate infondate. Anche quel fascicolo, già assegnato, è stato dunque trasferito.

Di qui la denuncia che contesterebbe alla reintegrata dirigente alcuni reati tra cui interesse privato in atti d’ufficio e abuso di autorità. A rendere note le nuove denunce, è l’avvocato Daniele Granara che assieme ad altri legali patrocina l’ex giudice di appello.

“Questa mattina (ieri, ndr.) il Prof. Avv. Guido Guidi ha depositato presso la cancelleria penale del Tribunale di San Marino una denuncia querela contro la dott.ssa Valeria Pierfelici. Il Prof. Guidi lamenta che alcune disposizioni sulla distribuzione dei procedimenti penali per l’istruttoria, contenute nel provvedimento del 24 luglio 2020, ore 21,20, vadano ad interferire sulla competenza dei giudici naturali (Simoncini e Battaglino), incaricati della trattazione del fascicolo già aperto nei confronti della stessa Pierfelici.

In base al sacrosanto e indisponibile principio della precostituzione del giudice, connaturato alla stessa civiltà giuridica occidentale e come tale inviolabile principio generale dell’ordinamento, il fascicolo non può in nessun caso essere sottratto al suo titolare. A ciò si oppongono norme interne e convenzionali che, nell’ordinamento sammarinese, rivestono anche rango costituzionale. Il principio della precostituzione del giudice impone che eventuali nuovi criteri di assegnazione siano legittimi soltanto in riferimento a fatti commessi o denunciati successivamente al giorno di approvazione delle nuove regole, mentre, alla pagina 10 del provvedimento della dott.ssa Pierfelici si legge: “i procedimenti assegnati ai Commissari della legge Buriani e Di Bona nelle materie ora affidate ad altri giudici vengono trasferiti a questi nello stato in cui si trovano, come pure eventuali procedimenti penali assegnati

In base al nuovo riparto di funzioni, la competenza del fascicolo che riguarda la denuncia del prof. Guidi contro Pierfelici passerebbe dai commissari Simoncini-Battaglino al commissario Morsiani, già ritenuto dal giudice Esposito incompatibile a trattare cause penali in cui è coinvolta la dott.ssa Pierfelici. L’esito finale, conseguente alla riassegnazione, potrebbe essere la paralisi completa del procedimento, con oggettivi rischi di prescrizione, anche perché il provvedimento del 24 luglio ha reso il Tribunale acefalo, per effetto della revoca anche del vice dirigente Dott. Battaglino.

Sul presupposto che il provvedimento Pierfelici del 24 luglio si fonda sulla deliberazione del Consiglio Giudiziario in pari data, l’atto di denuncia contiene la richiesta di sequestro del Verbale della seduta del Consiglio Giudiziario e dei supporti magnetici della registrazione, per fini di asseverazione della sua legittimità. Al fine di poter conseguire il rispetto delle regole del giusto processo, il Prof. Guidi impugnerà il provvedimento Pierfelici e gli atti presupposti, anche in sede amministrativa, ove ne chiederà la sospensione, nella parte in cui interferisce con i propri legittimi interessi processuali”, conclude l’avvocato Daniele Granara.

Articolo tratto da L’Informazione pubblicato integralmente dopo le 23

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