San Marino. Bce, pronti contro termine concessi dietro adeguate garanzie

San Marino. Bce, pronti contro termine concessi dietro adeguate garanzie

La Bce concede linea di liquidità fino a 100 milioni per gli istituti di credito

La Banca Centrale di San Marino, per fare fronte alle eventuali esigenze di liquidità degli istituti sammarinesi dovute all’emergenza Covid-19, potrà ottenere credito fino a 100 milioni di euro dalla Banca Centrale Europea (Bce). L’accordo è stato ufficializzato ieri e ha durata fino a giugno 2021 con possibilità di estensione. Si tratta di un finanziamento rientrante nel programma istituito dalla stessa Bce per gli stati che non appartengono all’area euro, come appunto San Marino, che comunque usa la moneta europea.

Che cosa prevedono il programma e, di conseguenza, l’accordo con San Marino? Lo spiega la stessa Bce in una nota pubblicata ieri sul proprio sito.

Il 18 agosto 2020

• BCE e Banca Centrale della Repubblica di San Marino hanno istituito una linea di pronti contro termine

• la linea di pronti contro termine rimarrà in vigore fino a giugno 2021, a meno che non venga decisa un’estensione

• ammontare della linea pronti contro termine fissate a 100 milioni di euro.

La Banca Centrale Europea (BCE) e la Banca Centrale della Repubblica di San Marino (Bcsm) hanno concordato di istituire un accordo di linea “repo” (appunto pronti contro termine, ndr.) per fornire liquidità in euro alle istituzioni finanziarie nella Repubblica di San Marino per far fronte a possibile fabbisogno di liquidità in euro in presenza di disfunzioni del mercato dovute allo shock COVID-19.

Con una linea repo, la BCE fornisce liquidità in euro a una banca centrale non appartenente all’area dell’euro in cambio di adeguate garanzie collaterali denominate in euro. Nell’ambito della linea pronti contro termine, la Banca Centrale della Repubblica di San Marino potrà contrarre prestiti fino a 100 milioni di euro dalla BCE. La scadenza massima di ogni estrazione sarà di tre mesi. La linea di pronti contro termine rimarrà in vigore fino alla fine di giugno 2021, a meno che non venga decisa un’estensione”.

L’operazione, dunque, “rientra nella possibilità delle Banche Centrali non appartenenti all’area dell’euro di richiedere linee di liquidità in euro alla BCE. Tali richieste sono valutate caso per caso e soggette all’approvazione del Consiglio direttivo”, spiegano dal press office della Bce da noi interpellato. Quindi, anche la Macedonia, stato non appartenente all’area euro, ha firmato ieri la medesima linea di credito ottenendo un finanziamento fino a 400milioni di euro, anche in questo caso dietro adeguate garanzie. Così pure 400 milioni di finanziamento sono stati concessi all’Albania lo scorso 17 luglio e un miliardo di euro è andato alla Serbia sempre il 17 luglio; all’Ungheria, che pure essendo nell’Ue non utilizza la moneta europea, 4 miliardi di euro autorizzati lo scorso 23 luglio. Non è dato sapere nel dettaglio quali siano le “adeguate garanzie”, ma il fatto che siano “denominate in euro”, come recita il comunicato, lascia intendere che sia una operazione di finanziamento che ha come garanzia un portafoglio di titoli appunto in euro. A quale tasso preciso non è dato sapere. Nelle sue dichiarazioni alla Rtv la presidente di Bcsm Catia Tomasetti parla di finanziamento “sotanzialmente a tasso zero.”

Dalla Bce, a precisa nostra domanda, hanno risposto: “Non divulghiamo i tassi” Comunque, si comprende dal comunicato che la linea di credito presso la Bce è aperta per possibili richieste di liquidità dalle banche sammarinesi fino a un massimo di 100milioni di euro complessivi.

La Banca Centrale di San Marino organizzerà l’allocazione della liquidità in euro ai propri istituti finanziari e può scegliere la procedura che ritenga più opportuna”, ci spiegano dalla Bce.

Le banche locali che chiederanno liquidità, dunque, dovranno fornire a loro volta garanzie sul finanziamento: “La Banca Centrale di San Marino determina anche le garanzie collaterali che ritiene opportune nei confronti dei propri istituti finanziari – spiegano dalla Bce – Entrambe le attività – quindi l’allocazione della liquidità e la richiesta di garanzie – sono interamente di competenza della Banca Centrale di San Marino”, specificano dalla Bce. Resta da vedere per cosa verrà eventualmente chiesta questa liquidità dagli istituti sammarinesi e quali banche la richiederanno.

Per la Tomasetti nel sistema “la liquidità al momento non ha al momento indicatori di crisi”, ha dichiarato sempre alla Rtv. Di certo qualche pendenza aperta che potrebbe richiedere iniezioni di liquidità c’è, non ultima quella del rimborso delle obbligazioni ex Asset Banca che la Cassa di Risparmio ha per ora fatto slittare a settembre per l’80%, tra l’altro motivando lo slittamento proprio con l’emergenza Covid-19, circostanza in funzione della quale la linea di liquidità è stata aperta.

Comunque la notizia è salutata con favore: “Segna l’uscita dall’isolamento del sistema finanziario sammarinese e testimonia la collaborazione tra le tre banche centrali, Banca d’Italia, Bcsm e Bce”, dice Tomasetti alla Rtv.

Non tutte le difficoltà date dal Covid vengono per nuocere, insomma.

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