San Marino. Polemiche a Palazzo Pubblico su rifiuti, giustizia e Ue

San Marino. Polemiche a Palazzo Pubblico su rifiuti, giustizia e Ue

È partita ieri a Palazzo Pubblico la nuova sessione del Consiglio Grande e Generale.

A prendere per primo la parola nel comma dedicato alle Comunicazioni, riporta San Marino News Agency nella propria relazione sui lavori consiliari, è stato il segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Andrea Belluzzi, che compie una panoramica sulla ripartenza della scuola: “Abbiamo varato linee guida che sono principi generali e dovranno essere adattati ai vari gradi di scuola ma anche ai vari plessi”. Ora ha inizio una fase di formazione e informazione delle linee guida “nei confronti degli attori della scuola, insegnanti e personale, ma anche delle famiglie”. “Sappiamo – ha aggiunto Belluzzi – che durante l’anno scolastico potranno esserci dei casi di ragazzi con disturbi. Bisogna sapere come affrontarli. Occorre utilizzare dei protocolli. Protocolli indicati dalla sanità. Al centro ci sarà la famiglia”. “Nel frattempo – ha ricordato il segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura – abbiamo fatto interventi di edilizia leggera per adattare le aule che non avevano una capienza adeguata e dopo circa un mese siamo già pronti a fare un debriefing per capire se quei modelli vanno adattati o modificati”.

Pasquale Valentini (Pdcs) si è raccomandato di “non far calare dall’alto le decisioni: mi auguro che questi protocolli siano la base del rapporto con le famiglie in modo che si abbia una chiarezza di partenza di quelle che sono le condizioni da rispettare e le responsabilità nel caso del non rispetto”. Sempre Valentini si è riallacciato quindi al recente discorso di Mario Draghi in occasione del Meeting di Rimini, evidenziando la discrepanza tra quelle che sono le reali esigenze del Paese e “il clima di sospetto e veleno” che coinvolge un po’ tutti i settori, politica in primis. “Se non mettiamo da parte questo clima avvelenato – ha detto -, non troveremo soluzioni adeguate”.

Gloria Arcangeloni (Rete) ha invece preso posizione sul tema dei rifiuti: “Rete non ha nessun progetto preconfenzionato sulla gestione del rifiuto nel lungo periodo. Stiamo ragionando su isole ecologiche, ma non sui cassonetti a bordo strada. Vogliamo mettere insieme un sistema duraturo e sostenibile che allo stesso tempo soddisfi il cittadino nell’interesse di tutti noi”.

Alessandro Bevitori (Libera) è intervenuto per bacchettare il Congresso di Stato. “La cosa più grave e preoccupante è la totale assenza di idee per il futuro e aiuti per affrontare la stagione autunnale che per molte attività economiche potrebbe risultare fatale”.

Nicola Renzi (Rf) è tornato nuovamente sulla questione giustizia, facendo riferimento alle recenti dichiarazioni del segretario di Stato Massimo Andrea Ugolini: “La lettera del Consiglio d’Europa non è stata condivisa con il Consiglio Grande e Generale. Se non avessimo chiesto al Consiglio d’Europa stesso di disvelare quei contenuti, la nostra popolazione sarebbe ancora qui a pensare che veramente aveva fatto i complimenti, quando invece c’è una tirata d’orecchi vera e propria sulle intromissioni nelle cose della giustizia”.

Michele Muratori (Libera) ha criticato il segretario del Pdcs, Gian Carlo Venturini, e il discorso tenuto in occasione della giornata conclusiva della Festa dell’Amicizia: “Un discorso pieno di livore proiettato solo al passato e agli ultimi tre anni di governo”.

Successivamente il segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini, ha rivendicato l’azione portata avanti dal governo per fronteggiare l’emergenza Covid dal punto di vista sanitario ed economico.

Matteo Ciacci (Libera) ha chiesto più attenzione per le nuove generazioni: “I giovani non possono permettersi una politica miope, una polemica fatta di slogan. Non si può raccontare che i problemi sono nati negli ultimi tre anni: queste sono balle”.

Il segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, ha commentato l’accensione di una linea di credito da parte della Banca centrale europea: “L’Europa ci vede ora come un interlocutore che ha imboccato una strada di convergenza verso gli standard europei”.

Sara Conti (Rf), dal canto suo, ha difeso l’operato del precedente governo sul fronte dell’Accordo di associazione con l’Ue: “Tra il 2016 e 2019, tempo che ha visto il consigliere Renzi ricoprire l’incarico di segretario di Stato, ci sono stati almeno 12 round negoziali a Bruxelles, ai quali Renzi ha preso parte personalmente”.

Leggi il testo integrale del report sui lavori consiliari di ieri pomeriggio

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