San Marino. Divergenze a Palazzo sull’aumento del bollo auto

San Marino. Divergenze a Palazzo sull’aumento del bollo auto

I lavori del Consiglio Grande e Generale sono ripartiti ieri pomeriggio a Palazzo Pubblico dal comma 12, dedicato alla ratifica dei decreti legge e dei decreti delegati.

Dopo la lunga discussione sul decreto n. 118 (“Criteri per la determinazione ed erogazione della retribuzione di risultato dei membri del comitato esecutivo dell’Istituto per la sicurezza sociale”), spiega San Marino News Agency nel proprio dossier sull’ultimo giorno di lavori della sessione di fine agosto del Consiglio Grande e Generale, a riaccendere lo scontro tra maggioranza e opposizione è stato il decreto n. 130 (“Nuove disposizioni e aggiornamento delle tasse relative alla circolazione dei veicoli”).

Le forze di minoranza sono andate all’attacco, contestando in particolar modo “l’incremento generalizzato del 5% di tutte le tariffe vigenti”.

“Abbiamo visto tutti la nota dell’Unione consumatori sammarinesi che mi sembra essere lapidaria – ha affermato Nicola Renzi (Rf) -. A me pare che la volontà di questo provvedimento sia esclusivamente quella di fare cassa”.

Ha rincarato la dose Luca Boschi (Libera): “Qui non stiamo parlando un intervento epocale, ma se il buongiorno si vede dal mattino…”.

Gerardo Giovagnoli (Npr) ha suggerito di impostare un ragionamento con lo scopo di “trovare nuovi criteri per definirne l’ammontare della tassa di circolazione”.

Andrea Zafferani e Maria Katia Savoretti (Rf) hanno rimproverato al governo “la mancanza di dialogo”, mentre Marika Montemaggi (Libera) ha chiesto di sapere “a quanto ammonta il gettito”.

Il segretario di Stato per le Finanze e i Trasporti, Marco Gatti, ha chiarito alcuni aspetti legati all’assoggettamento all’imposta degli autocarri “leggeri” di persone fisiche: “Siamo intervenuti perché si è verificato un abuso. Abbiamo delle Porsche che pagano 80 euro anziché 700 euro. L’autocarro nasce per attività imprenditoriali, non per la famiglia. Chi lo utilizza per la propria attività economica continuerà ad avere una tassazione agevolata”. Sempre Gatti ha poi spiegato che il gettito stimato sarà di “250mila euro all’anno”.

Si è quindi passati al comma 13, il progetto di legge qualificata “Modifica della Legge 31 gennaio 1996 n. 6 (legge elettorale) e successive modifiche”, su cui è stata chiesta e ottenuta all’unanimità la procedura di urgenza. Il dibattito a Palazzo Pubblico è proseguito oltre le ore 20.

Leggi il testo integrale del report sui lavori consiliari

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