Su Panorama nuove carte sulla “guerra di potere” in corso a San Marino

Su Panorama nuove carte sulla “guerra di potere” in corso a San Marino

Affari, inchieste, intrighi all’ombra del Titano

A San Marino c’è una guerra di potere. Un magistrato che si occupava di tangenti e politici, anche italiani, è stato demansionato. Ma contro di lui ora ci sono due pesantissimi esposti alla procura di Roma, firmati dall’europarlamentare Sandro Gozi e da Catia Tomasetti, presidente dalla Banca centrale del piccolo Stato. Una vicenda con risvolti da spy story, dove i tir possono essere carichi di miliardi.

GIACOMO AMADORI – (…)Prima della loro archiviazione, la stessa Tomasetti e Gozi, ritenendo che nell’inchiesta di Buriani ci fosse qualcosa che non tornava, si sono rivolti pure alla magistratura italiana con due distinti esposti, che hanno portato all’apertura di un fascicolo d’indagine affidato alla pm romana Claudia Terracina. (…) Nella denuncia il politico romagnolo collega la sua vicenda processuale a un’inchiesta in corso sul Credito industriale sammarinese, istituto messo sotto ammistrazione controllata dalla Bcsm nel luglio 2019, dopo l’arresto del suo direttore generale Daniele Guidi.(…) Gozi annota che nel mese di ottobre del 2018 «veniva invitato a pranzo dall’ex parlamentare della Repubblica italiana, onorevole Sergio Pizzolante»(…) che avrebbe comunicato a Gozi che all’appuntamento «avrebbe preso parte anche tal ingegner Grandoni». (…) Per Gozi, però, il vero obiettivo dell’ingegnere era quello «di chiedere aiuto» affinché da consulente della Bcsm si attivasse presso la Tomasetti «al fine di superare gli asseriti pregiudizi che la stessa aveva manifestato verso la Banca Cis».(…) 
A queste gravi accuse bisogna aggiungere quelle contenute in un altro esposto, presentato a Roma dalla Tomasetti lo scorso 25 febbraio. (…) Nel suo esposto si legge che nel giugno 2019 la presidente aveva ricevuto la richiesta di un incontro da fissarsi «con estrema urgenza» da parte di Simone Celli, ex segretario per le finanze del governo di San Marino. «Lo stesso mi informava» scrive la Tomasetti «di aver parlato con il commissario della legge Buriani e asseriva di aver dato un contributo sostanziale nel senso dell’archiviazione della mia posizione». (…) Oltre a ciò Celli le avrebbe consigliato di incontrare gli esponenti della società francese Stratos Sarl, interessati all’acquisizione del Credito industriale, ma anche due politici di Repubblica futura, «il partito sammarinese vicino all’azionista di Banca Cis». (…)
In un altro esposto, questa volta inoltrato alle autorità sammarinesi, la presidente precisa che Buriani «richiedeva per ben tre volte incontri» con lei «per discutere di temi diversi dal relativo procedimento», evidenziando come tali proposte fossero avvenute «in un arco temporale piuttosto particolare» e cioè nei giorni in cui la Bcsm «doveva esprimersi su un’offerta di acquisto (quella della Stratos, ndr) relativa alla predetta banca gestita dal dottor Guidi», con cui Buriani avrebbe «un rapporto di amicizia e di famigliarità, come dallo stesso riferito».(…)

Articolo tratto da Panorama 

 

Leggi anche “San Marino. Dopo i 6 miliardi dal Giappone, i 10 miliardi iraniani dalla Svizzera“.

 

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