Il Governo di San Marino tranquillizza il Coe: “Al lavoro per una riforma giudiziaria complessiva”

Il Governo di San Marino tranquillizza il Coe: “Al lavoro per una riforma giudiziaria complessiva”

“Il Governo di San Marino auspica l’avvio di una profonda e proficua collaborazione tra le Autorità sammarinesi e le competenti Istituzioni del Consiglio d’Europa, al fine di realizzare una riforma giudiziaria complessiva nel rispetto dei principali standard internazionali in materia”.

È il succo della lettera che il Segretario per gli Affari Esteri Luca Beccari ha spedito al Consiglio d’Europa ieri in risposta alla missiva del Commissario per i diritti umani Dunja Mijatovic e pubblicata in lingua inglese sul sito del Coe.

In riferimento alle problematiche sollevate dalla maggioranza dei giudici nelle settimane scorse, il Segretario Beccari scrive di capire “perfettamente che queste comunicazioni potrebbe averla preoccupata o addirittura allarmata. Innanzitutto sento il dovere di richiamare la vostra attenzione sul fatto che queste comunicazioni vi sono state inviate solo da una parte della Magistratura e non da tutti i Magistrati operanti a San Marino. Vale la pena precisarlo per evitare di accettare a priori quanto è stato segnalato e, di conseguenza, incidere sul nostro dialogo, che vorrei portare avanti a puro livello tecnico per affrontare questo problema con la massima obiettività possibile”.

“La sua lettera – prosegue Beccari – mi offre l’opportunità di fare alcune considerazioni che ritengo importanti per meglio comprendere quanto è accaduto di recente a San Marino; queste considerazioni saranno spiegate (e ampliate, se necessario) anche a tutti gli organi competenti del Consiglio d’Europa, primo fra tutti il ​​Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la Corruzione (GRECO), che adotterà un rapporto di valutazione su San Marino il prossimo 21 settembre. Da alcuni anni la Magistratura della Repubblica di San Marino è caratterizzata da un’attività intensa e complessa; tale attività, oltre a mettere sotto pressione l’intera Magistratura, ha portato alla luce alcune vulnerabilità e problematiche che affliggono l’ordinamento giudiziario sammarinese, portando inevitabilmente a visioni differenti sulla corretta applicazione di alcune sue regole”.

Il Segretario Beccari quindi riepiloga che “in tale circostanza sono sorti all’interno della Corte una serie di conflitti interni, che inevitabilmente hanno coinvolto anche la politica a causa dell’attuale quadro normativo in materia di composizione degli organi previsti dall’ordinamento giudiziario. Oltre alle varie visioni che ancora oggi esistono, il legislatore ha ritenuto necessario effettuare un intervento normativo al fine di fugare ogni dubbio, dal punto di vista interpretativo, sull’applicazione della normativa vigente [l‘ormai famosa legge qualificata n.1 del 2020, ndr] . Riguardo a questo intervento, le Loro Eccellenze i Capitani Reggenti, Capi di Stato e Presidenti del Consiglio Giudiziario, hanno chiesto parere pro veritatae e super partes ad un autorevole esperto di diritto costituzionale non sammarinese [iPresidente emerito della Corte Costituzionale italiana Antonio Baldassare, ndr], il quale ha confermato l’adeguatezza degli interventi legislativi adottati rispetto alla Carta costituzionale del nostro Paese. Questa opinione le sarà inviata il prima possibile per sua informazione”.

Il Governo poi torna sulle ultime scelte adottate dal Consiglio Giudiziario Plenario, spiegato che è stato posto “rimedio all’irregolarità di alcuni provvedimenti che erano stati adottati in assenza di un provvedimento di legge, quindi illegittimamente, e che non potevano considerarsi sanati dal mero trascorrere del tempo. Inoltre, sono emerse alcune serie evidenze di possibili condotte che potrebbero essere associate a una amministrazione della giustizia non imparziale in alcuni procedimenti; anche il GRECO potrebbe essere informato di tali comportamenti, qualora lo ritenga opportuno, nell’ambito dell’attuale processo di valutazione su San Marino”. Quest’ultimo passaggio fa riferimento agli esposti contro il giudice Alberto Buriani che hanno portato alla sua sospensione cautelare e all’apertura dell’azione di sindacato su cui dovranno decidere i Garanti.

 

Beccari non nasconde che “quanto spiegato sopra non può colmare tutte le lacune e le vulnerabilità esistenti nel nostro sistema giudiziario, come evidenziato anche dal GRECO nella sua visita di valutazione a San Marino; a tal proposito, il Governo auspica l’avvio di una profonda e proficua collaborazione tra le Autorità sammarinesi e le competenti Istituzioni del Consiglio d’Europa, al fine di realizzare una riforma giudiziaria complessiva nel rispetto dei principali standard internazionali in materia”. Anche se viene evidenziato come “in un piccolo Paese come San Marino particolare attenzione deve essere posta al sistema di controllo reciproco e di equilibrio tra i poteri fondamentali dello Stato, come evidenziato e ampiamente discusso dalla relativa dottrina che si è sviluppata qui dal 1748 ai giorni nostri”.

Una riforma che, si auspica, “possa risolvere i problemi sinora emersi e conciliare finalmente anche le divergenze di opinione esistenti all’interno della Magistratura e della politica sammarinese”. 


Infine nella lettera viene assicurato che “s
olo nell’ambito di questa riforma complessiva verranno attuati i necessari interventi normativi e, pertanto, non è intenzione del Governo, in questa fase, promuovere ulteriori singole iniziative legislative in materia di giustizia al di fuori di questo contesto” assecondando l’auspicio del Commissario europeo. 

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