Dunja Mijatović: “San Marino non metta a repentaglio indipendenza magistratura”

Dunja Mijatović: “San Marino non metta a repentaglio indipendenza magistratura”

Altolà dal commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa: “San Marino non metta a repentaglio indipendenza magistratura”

È una lettera durissima quella del commissario per i diritti umani Dunja Mijatović, pubblicata ieri sul sito del Consiglio d’Europa e rimasta tutto il giorno come prima notizia nel portale ufficiale del commissario. Non era mai accaduto. Tanto sono dure le parole del commissario, quanto inconsistenti e fuorvianti quelle della lettera di risposta del segretario agli Esteri, Luca Baccari, che prova a dare ad intendere una realtà diversa da quella che, al Consiglio d’Europa, hanno compreso subito benissimo. Già la lettera del segretario generale del Coe, Marija Pejčinović Burić, aveva dato conto di aver riscontrato non solo la segnalazione inviata dai due terzi dei giudici del Tribunale, ma anche la documentazione inviata dal governo, che già a suo tempo Marco Gatti aveva consegnato a Strasburgo senza conseguenze. Cosicché, nonostante le ultime integrazioni, l’inconsistenza della posizione di governo e maggioranza è rimasta tale e, anzi, il commissario evidenzia molto bene quali sono le violazioni delle Convenzioni internazionali sottolineate dalle segnalazioni dei giudici.  La lettera del Com- missario per i diritti umani chiede pertanto alle Autorità sammarinesi di astenersi da adottare ulteriori misure.

Cosa che le Autorità richiamate non hanno fatto. Infatti l’azione più deprecabile è che la lettera del Commissario, datata 8 settembre, è stata di fatto tenuta nascosta e nel frattempo si è riunito il Plenario assumendo determinazioni lesive di quei principi che il Commissario richiama. E’ tremendo per la democrazia e per il rispetto dei rapporti internazionali, dover constatare come il Governo – e forse anche i membri di maggioranza e la minoranza dei giudici che hanno partecipato al Plenario – fosse al corrente di questa lettera del Commissario per i diritti umani ed abbia letteralmente ignorato e disatteso l’invito ad astenersi dall’adottare ulteriori misure riunendo Commissione affari di giustizia e Consiglio giudiziario il 9, 10 e 11 settembre, con l’evidente intento di proseguire in quanto pianificato. Di seguito le due lettere.

Lettera del commissario per i diritti umani Dunja Mijatović: “Caro Ministro, negli ultimi mesi ho ricevuto diverse comunicazioni da rappresentanti della magistratura sammarinese in merito alle loro preoccupazioni circa l’indipendenza della magistratura a San Marino. Ho anche preso atto del vostro scambio con il Segretario generale del Consiglio d’Europa. Vorrei sottolineare che l’indipendenza della magistratura è la pietra angolare dello Stato di diritto che è la precondizione assoluta per il godimento dei diritti umani. Come stabilito dagli standard del Consiglio d’Europa, i consigli giudiziari sono essenziali per salvaguardare questa indipendenza. Devono essere fermamente previsti dalla legge, in modo da precludere misure che incidano retroattivamente sulla loro composizione, e la maggioranza dei loro membri dovrebbe essere eletta dai loro pari. Questi standard prevedono inoltre che criteri oggettivi e prestabiliti vengano utilizzati per l’assegnazione delle cause ai singoli giudici e che nessun caso venga sottratto a un giudice senza validi motivi.

Nel mio lavoro nel paese, considero qualsiasi accusa riguardante l’interferenza con la magistratura da parte dell’Esecutivo e dei poteri legislativi, come una questione molto seria, non da ultimo a causa dell’impatto di tali accuse sulla percezione dell’indipendenza della magistratura da parte del pubblico in generale. Questo è il motivo per cui le scrivo ora, per esprimere le mie preoccupazioni sulle segnalazioni che ho ricevuto.

A mio avviso, il modo migliore per affrontare queste accuse e fugare ogni preoccupazione di interferenza politica in questioni giudiziarie sarebbe quello di fare pieno uso dell’assistenza e dell’esperienza degli organi competenti del Consiglio d’Europa, e in particolare della Commissione di Venezia e del Consiglio consultivo del Giudici europei (CCJE) per valutare l’as- setto istituzionale che influisce sull’indipendenza della magistratura a San Marino e, se necessario, riformarlo secondo le loro raccomandazioni.

Sono anche al corrente che il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) dovrebbe adottare molto presto il suo rapporto di valutazione relativamente a San Marino. 

Chiedo alle autorità di San Marino di astenersi dall’adottare ulteriori misure che possano alimentare tali accuse in attesa dell’adozione e della pubblicazione di tale rapporto e prima che eventuali raccomandazioni in esso contenute siano adeguatamente attuateAttendo con impazienza un dialogo costruttivo sulle questioni dei diritti umani con lei e il suo governo.

Dunja Mijatović Commissario per i diritti umani

 

Risposta del segretario agli Esteri, Luca Beccari“Signora Commissario, Grazie per la sua lettera dell’8 settembre 2020, che ho letto con molta attenzione, in merito alle preoccupazioni circa l’indipendenza della Magistratura nella Repubblica di San Marino, a seguito di alcune comunicazioni inviatevi da rappresentanti della Magistratura sammarinese. Capisco perfettamente che queste comunicazioni che ha ricevuto potrebbero averla preoccupata o addirittura allarmata. Innanzitutto, sento il dovere di richiamare la vostra attenzione sul fatto che queste comunicazioni vi sono state inviate solo da una parte della magistratura e non da tutti i magistrati operanti a San Marino.

Vale la pena di precisarlo per evitare di accettare a priori quanto è stato segnalato e, di conseguenza, influire sul nostro dialogo, che vorrei portare avanti sul piano puramente tecnico per affrontare questo tema con la massima obiettività possibile. La sua lettera mi offre l’opportunità di fare alcune considerazioni che ritengo importanti per meglio comprendere quanto è accaduto di recente a San Marino; queste considerazioni saranno spiegate (e ampliate, se necessario) anche a tutti gli organi competenti del Consiglio d’Europa, primo fra tutti il Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (GRECO), che adotterà un rapporto di valutazione su San Marino il prossimo 21 settembre. Da diversi anni la Magistratura della Repubblica di San Marino è caratterizzata da un’attività intensa e complessa; questa attività, oltre a mettere sotto pressione l’intera magistratura, ha portato alla luce alcune vulnerabilità e problematiche che interessano il sistema giudiziario di San Marino, conducendo inevitabilmente a visioni differenti sulla corretta applicazione di alcune delle sue regole. In tale circostanza sono sorte in seno al Tribunale una serie di conflitti interni, che hanno inevitabilmente coinvolto anche la politica a causa dell’attuale quadro normativo in materia di composizione degli organi previsto dall’ordinamento giudiziario. Oltre alle varie versioni che esistono ancora oggi, il legislatore ha ritenuto necessario attuare un intervento normativo al fine di fugare ogni dubbio, dal punto di vista interpretativo, sull’applicazione della normativa vigente. 

Relativamente a tale intervento, le Loro Eccellenze i Capitani Reggenti, Capi di Stato e Presidenti del Consiglio Giudiziario, hanno chiesto un parere pro-veritatae (sic, ndr.) e super partes ad un autorevole esperto di diritto costituzionale non sammarinese, che ha confermato l’adeguatezza degli interventi legislativi adottati rispetto alla Carta Costituzionale del nostro Paese. Questa opinione le sarà inviata il prima possibile per sua informazione. Il Consiglio Giudiziario di San Marino ha invece recentemente deciso di porre rimedio all’irregolarità di alcuni provvedimenti che erano stati adottati in assenza di un provvedimento di legge, quindi illegittimi, e che non poteva considerarsi sanato dal mero passaggio di tempo. Inoltre, sono emerse alcune serie prove di possibili condotte che potrebbero essere associate ad un’amministrazione della giustizia non imparziale in alcuni procedimenti; anche il GRECO potrebbe essere informato di tali comportamenti, qualora lo ritenga opportuno, nell’ambito dell’attuale processo di valutazione su San Marino. Quanto sopra esposto non può colmare tutte le lacune e le vulnerabilità esistenti nel nostro sistema giudiziario, come evidenziato anche dal GRECO nella sua visita di valutazione a San Marino; a tal riguardo, il governo auspica l’avvio di una profonda e proficua collaborazione tra le autorità sammarinesi e le competenti istituzioni del Consiglio d’Europa, al fine di realizzare una riforma giudiziaria complessiva nel rispetto dei principali standard internazionali in materia. 

Tuttavia, vale la pena di ricordare che in un piccolo paese come San Marino occorre prestare particolare attenzione al sistema di controllo reciproco e di equilibrio tra i poteri fondamentali dello Stato, come evidenziato e ampiamente discusso dalla relativa dottrina che qui si è svilup- pata a partire dal 1748 ai giorni nostri.

Mi auguro che la riforma che andremo a realizzare possa risolvere i problemi finora emersi e conciliare finalmente anche le divergenze di opinione esistenti all’interno della magistratura e della politica sammarinese. Solo nel contesto della riforma complessiva saranno attuati i necessari interventi normativi e, pertanto, non è intenzione del governo, in questa fase, promuovere ulteriori iniziative legislative individuali nel campo della giustizia al di fuori di questo contesto.

Ringraziandola ancora una volta per la sua lettera, colgo l’occasione per rinnovarle i miei migliori auguri e assicurarle che sia io che il Governo sam- marinese saremo pienamente disponibili a continuare questo dialogo e a fornirle qualsiasi ulteriore informazione possa es- sere richiesta.

Luca Beccari Segretario di Stato per gli affari esteri

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