L’intervista ai Give up the ghost per “Suoni” la nostra rubrica musicale

L’intervista ai Give up the ghost per “Suoni” la nostra rubrica musicale

 

Ciao ragazzi, chi siete e come è nato il vostro progetto musicale?

“Ciao! Siamo i Give up the ghost, progetto melodic-metalcore, nato nel 2016, dalle menti di Thomas e Yann (rispettivamente tastierista ed ex-batterista della band). Gli altri componenti sono Tommi (alle voci) Rolando (nuovo batterista), Lodovico (bassista) Michele e William (alle chitarre)”.

 

Da dove nasce la vostra passione per la musica ed in particolare per il rock metal? E da dove deriva il vostro nome?

“Tutta la band è un mix perfetto, fatto di gusti musicali ed interessi diversi, oltre allo stereotipo del “metal” in sé per sé; di qui la scelta di “dimenticare, accantonare il fantasma”… nel nostro nome c’è anche questo, non sono solo “urli”… il Metal per noi è tanto, per me è tutto”.

 

 

Come avviene il vostro processo creativo per la produzione dei vostri brani?

“Dei brani si occupa prevalentemente il nostro tastierista; prepara una linea sulla quale lavorare successivamente insieme durante le prove… compone le tracce che poi vengono rielaborate e arrangiate cooperando con gli altri componenti… per quanto riguarda i testi e le tematiche poi ci si lavora di volta in volta”.

 

Che rapporto avete con i live? Preferite la sala prove o ritenete fondamentale il contatto diretto con il pubblico?

“Noi amiamo i live. E’ fondamentale interagire col pubblico e captarne le emozioni…

la sala prove è fondamentale, così come il lavoro in studio (sul quale siamo maniacali)… ma il live per noi è tutto!”.

 

I Give up the ghost live @Vidia Cesena – dicembre 2019 

 

Per quanto riguarda la musica come valore culturale, secondo voi è valorizzata nel nostro territorio? Avete qualche idea o proposta su cosa poter fare per supportare i musicisti e la musica di San Marino e del circondario?

“La musica, e l’arte in generale, non saranno mai valorizzate abbastanza! Serve impegnarsi di più, sia a livello sammarinese che romagnolo!

Non ci sono abbatanza spazi e possibilità, si rischia di dover “pagare per suonare”, soprattutto in generi più underground rispetto ad altri;

a San Marino servirebbe uno spazio pubblico, nel quale poter provare, suonare e, perché no, aver la possibilità di esibirsi davanti a un pubblico.

Le band non sono tutelate, i locali non sono incoraggiati a proporre musica inedita e nel circondario per il nostro genere è un incubo!

San Marino è indietro addirittura rispetto all’Italia.

Questo è un peccato, perché con i mezzi giusti e qualche piccola idea e/o innovazione potremmo creare qualcosa di veramente bello e diverso”.

 

Per concludere la tradizionale domanda sui progetti futuri. Avete qualche novità in ballo?

“Novità in ballo? Il secondo disco in arrivo (dopo “Before heading home”), speriamo l’anno prossimo.

Questa pandemia ci ha azzoppato… torneremo anche a suonare dal vivo… l’ultimo live assieme ai Necrofilia e i Noiseblind ci ha lasciato davvero un bel ricordo e ci ha tolto dalla stasi forzata di questo Covid.

Torneremo più incazzati di prima!”

 

Grazie ragazzi, in bocca al lupo per tutto!

 

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Intervista a cura di Nicolò Tamagnini 

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