San Marino. Pubblici gli atti sulle fusioni delle banche sammarinesi

San Marino. Pubblici gli atti sulle fusioni delle banche sammarinesi

Discussione sulle ultime 4 istanze d’arengo semestrali, 3 approvate

Nella sessione serale del Consiglio di mercoledì sono state affrontate le ultime quattro Istanze d’Arengo da votare entro il semestre. Ne sono state approvate tre e respinta una.

L’INFORMAZIONE DI SAN MARINO – La prima tra quelle approvate è l’Istanza n. 1 che chiede di rendere pubblici tutti gli atti sulle fusioni delle banche sammarinesi. Un’Istanza che era stata già presentata e approvata qualche anno fa [31 luglio 2018, ndr], ma non è la prima volta, e con tutta probabilità non sarà purtroppo neppure l’ultima, che una Istanza d’Arengo approvata non viene attuata. Un malvezzo che si è ripetuto e continua a ripetersi, a prescindere da chi ci sia al governo, generando nei cittadini proponenti anche un certo scoramento e, a volte, rassegnazione. E’ stata quindi riproposta vista la ricaduta pesante che le crisi bancarie hanno avuto sulla collettività. Vedremo se almeno stavolta troverà – come prevede la legge – un’attuazione.

La seconda istanza approvata mira a semplificare la materia che regola l’attività giurisdizionale e a riorganizzarne gli apparati. Istanza quanto mai attuale visto che nel testo si ricorda l’agevole funzionalità fra i diversi poteri e la trasparenza necessaria a “garantire al popolo sammarinese l’ulteriore progresso civile, sociale e politico nella continuità della vita dello Stato e delle Istituzioni fondamentali”, come recita la Carta dei Diritti.

La terza chiede l’inserimento sul sito web del Consiglio delle audioregistrazioni delle sedute e che venga migliorata la qualità audivisiva delle registrazioni e delle grafiche sovraimpresse.

E’ stata invece respinta l’Istanza che chiede di rendere l’abitazione principale un diritto fondamentale inalienabile, di istituire una nuova “edilizia popolare” e di garantire l’erogazione minima ininterrotta delle utenze – corrente elettrica, acqua, gas e internet – alle civili abitazioni, in quanto beni primari.

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