Ravenna, sequestro da 50 milioni al ‘re del vino’ Vincenzo Melandri
Operazione della Dia di Bologna: l’attività riguarda immobili, partecipazioni societarie e rapporti bancari di cui uno in un istituto di San Marino
IL RESTO DEL CARLINO, RAVENNA Ravenna- Cinquanta milioni di euro sono stati sequestrati all’imprenditore russiano Vincenzo Secondo Melandri, il re del vino, recentemente condannato a 9 anni e mezzo di reclusione per associazione per delinquere, riciclaggio e autoriciclaggio nell’ambito della inchiesta ‘Malavigna’. Questo è l’esito dell’inchiesta della Dia di Bologna che, insieme ai colleghi di Firenze e Brescia, ha eseguito il sequestro in Emilia- Romagna e Lombardia emesso dal Tribunale di Bologna su proposta del Procuratore di Ravenna Alessandro Mancini e del pm Lucrezia Ciriello.
L’attività ha interessato 74 immobili, tra fabbricati e terreni situati in Emilia Romagna e Lombardia, numerose partecipazioni societarie e compendi aziendali, 9 autoveicoli (tra cui 5 d’epoca), nonché 20 rapporti bancari, di cui uno presso un istituto bancario di San Marino.
Melandri nel 2012 era stato già coinvolto nell’operazione ‘Baccus’, coordinata dalla Dda di Bari, riguardante la criminalità organizzata cerignolana, all’esito della quale la locale Corte di Appello lo aveva condannato a 4 anni di reclusione, per reati associativi finalizzati alla truffa aggravata e ai reati fiscali. (…)