L’indagine sui soldi della Lega porta anche a San Marino

L’indagine sui soldi della Lega porta anche a San Marino

L’indagine sui soldi della Lega si allarga e porta anche a San Marino

Nei giorni scorsi il leader della Lega, Matteo Salvini, aveva commentato, relativamente all’inchiesta denominata “Film Commission”, che coinvolge alcuni commercialisti vicini al Carroccio aveva commentato: “Questa vicenda finirà nel nulla come tutte le altre vicende nelle quali cercano soldi che non ci sono. No, non ho letto le carte, ma stanno cercando soldi in Svizzera, Lussemburgo e San Marino. Ma non troveranno nulla perché non c’è niente”. Invece, evidentemente, qualcosa la procura di Milano ha trovato. È notizia di ieri, infatti che il livello dell’inchiesta sull’operazione immobiliare da 800mila euro, si è alzato. Secondo i magistrati “Film Commission” sarebbe un regalo della Regione Lombardia ai commercialisti della Lega. Se fino a questo momento l’ipotesi di reato contestata ai nove indagati era turbativa d’asta e peculato, ora lo scenario si allarga. A essere accusato di riciclaggio è Roberto Tradati, presidente e amministratore delegato di Fidirev, attraverso la quale sarebbe transitata parte dei soldi incassati dalla vendita di un capannone.

L’approfondimento delle indagini fa quindi emergere Lussemburgo e Panama, e anche San Marino. Dalle carte emerge come Tradati abbia operato su decine di conti aperti in diversi istituti di credito. Si indaga su alcune transazioni: 250mila euro di bonifici ricevuti da un presunto prestanome, 140mila euro da una immobiliare, 1,6 milioni versati sul conto di una società. “Sono state riscontrate speculari ed equivalenti operazioni di accredito di somme provenienti da un conto acceso presso la Banca Credinvest Sa di Lugano”, sostengono gli investigatori, e altri conti sono stati aperti da Fidirev in Lussemburgo e a San Marino.

Tra l’altro, si legge nell’informativa della gdf del 14 maggio, “nel periodo di interesse investigativo (2017-2018) Fidirev Società Fiduciaria è risultata indirettamente partecipata dalla Fidinam group holding Sa (Svizzera), il cui fondatore e presidente onorario è il finanziere miliardario svizzero Tito Tettamanti, in buoni rapporti con Steve Bannon, l’ex stratega della campagna elettorale di Donald Trump che ha ospitato nella sua villa”.

L’inchiesta, coordinata dall’aggiunto Eugenio Fusco, sta portando anche i magistrati milanesi, assieme a quelli genovesi che indagano sui famosi 49 milioni spariti, a dare la caccia ai soldi del Carroccio. Su quest’onda nelle ultime settimane in Procura sono arrivate o direttamente o attraverso il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf e l’Uif di Bankitalia alert su movimentazioni anomale dello stesso genere.

Non sono escluse, visti gli sviluppi dell’inchiesta, rogatorie a San Marino.

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