San Marino. “Toc Toc”, periodico di Repubblica Futura, si presenta

San Marino. “Toc Toc”, periodico di Repubblica Futura, si presenta

“Giustizia, incoerenza di Rete, indebitamento e mancate riforme”

Presentato “Toc Toc”, il periodico di Repubblica Futura diretto da Gian Nicola Berardi

Giustizia, incoerenza di Rete e indebitamento, mancate riforme. Sono gli argomenti che tratta il nuovo periodico di Repubblica futura che da oggi sarà in tutte le case e, poi, verrà pubblicato anche tramite i canali social. E’ stato presentato ieri dal coordinatore di Repubblica futura, Matteo Fiorini, dal Direttore del periodico, Gian Nicola Berardi e da Tiziana Ugolini, che fa parte del gruppo dei redattori di “Toc Toc”, questo il nome del periodico. Lunedì sarà la giornata in cui arriverà nelle case questa nuova iniziativa, che si aggiunge al panorama delle voci già presenti. E’ progetto che richiede lavoro sacrifici ma che riteniamo necessario per dare la nostra visione di quanto sta accadendo. Gian Nicola Berardi e Tiziana Ugolini sono due dei 39 volti che si sono presentati con la nostra lista alle ultime elezioni e fanno parte delle tante persone che attorno a Repubblica futura si stringono periodicamente perché vogliono interessarsi di quello che sta accadendo di come sta evolvendo la situazione politica. Oggi, come coordinatore di Rf sono contento di celebrare questo traguardo, con il primo numero di “Tooc Toc”

E’ Gian Nicola Berardi, Direttore del giornalino, a illustrare le finalità. “una breve premessa personale. Mi considero persona che non riesce a stare con le mani in mano e non penso sia sufficiente esporre la bandiera per le festività. se sono qui è perchè mi sono stancato di un futuro pieno di incertezze. Penso a mio figlio, ai giovani, aciò di cui San Marino avrebbe bisogno. Per questo penso che ogni cittadino debba informarsi su quello che sta succedendo e mi metto nei panni delle persone per le quali non sempre è semplice comprendere ciò che sta succedendo. A ragione di questo io e gli amici di Repubblica Futura abbiamo progettato questa rivista, che sarà periodica e non vuol essere il solito mattone, ma snella e comprensibile. 

L’abbiamo chiamata “Toc Toc”, perchè vogliamo entrare nelle case chiedendo permesso.. Avrà cadenza mensile o bimestrale e tratterà attualità, informazione e satira politica esociale. L’intento è ache quello di fare luce su situazioni che riguardano scuola, banche, progetto San Marino. C’è oggi un progetto san Marino? Tema della giustizia, a san Marino esiste ancora stato di diritto? Come mai sul sito Consiglio d’Europada giorni c’è in prima pagina la lettera del commissario per i diritti umani? Invito tutti a leggere questa rivista di facile lettura”.

“C’è la volontà di far sentirela propria voce di protesta e proposta per quello che riguarda il nostro paese -aggiumge Tiziana Ugolini- E’ importante che questo si faccia anche attraverso un periodico come questo, anche e soprattutto da chi è in minoranza.

Sui social una persona chiedeva, spero provocatoriamente, come mai il giornale di Rf adesso che c’è campagna elettorale? Soprattutto adesso è il momento di comunicare. Invito la cittadinanza a leggere Toc Toc. Per noi sarà una conquista e comunque un punto di partenza. Abbiamo scelto di realizzare una rivista cartacea, che ha sempre il suo fascino, per arrivare a tutti, anche a chi non ha possibilità di usare i social per scelta non li usa. Toc Toc uscirà anche sui social e in formato elettronico. Chiediamo di non fermarsi alle apparenze e ai pregiudizi, ma di leggere quello che abbiamo da dire”. 

La chiosa politica è affidata al coordinatore Matteo Fiorini “Oggi sento molto silenzio nel paese.
E’ un dato preoccupante in una comunità come la nostra. Non so se scambiarlo per disinteresse, fisiologico calo di attenzione verso la politica o se sia anche segno di un difficoltà ad esporsi, a prendere posizione. Un clima che ricorda quello degli anni 90. La gente conosceva il funzionamento di molte cose, conosceva le storture e i rischi, ma era difficile contrapporsi pubblicamente a questo. Eppure se guardiamo i primi mesi di questa legislatura credo ci siano segnali che possano preoccupare. Per questo è ancor più importante che ci siano persone pronte a firmare questo giornalino e assumersi la responsabilità delle proprie idee, contribuendo con le proprie opinioni a generare un dibattito”.

I primi nove mesi di questa legislatura – aggiunge – hanno visto dare vita ad una amplissima maggioranza. A cosa servono le ampie maggioranze? Nella migliore delle ipotesi a fare le riforme  coraggiose e impopolari. Ma vedendo questi primi nove mesi, l’unica cosa certa è che è servita finora per fare il bello e cattivo tempo in tutti i campi e in particolare sulla giustizia. Si è partiti dalla nomina dei Garanti. Poi la legge qualificata con la doppia forzatura della procedura d’urgenza con l’evidente scopo di precorrere i tempi e fare più veloce possibile. La maggioranza politica amplissima è servita per stravolgere gli equilibri nel Consiglio giudiziario plenario dove la parte togata aveva espresso una posizione chiara. L’ampia maggioranza politica è servita per mettere in minoranza l’ampia maggiorana togata.
Non è servita a parlare di riforme, non per presentare progetti, ma è servita da un lato per l’autoreferenzialità e dall’altro per fare terra da ceci in tribunale. La maggioranza non sta esprimendo una idea di paese, per non parlare della barzelletta dei Titani. Al contrario sta esprimendo chiarezza di intenti: una strategia di annullamento del lavoro fatto negli ultimi 15 anni a livello di indipendenza della magistratura dalla politica, fare tornare il paese indietro e tornare ad esporre la Repubblica a critiche internazionali per avere virato da scelte chiare verso uno stato moderno democratico ed europeo. Scelte che oggi tornano in discussione.

Collegare con un filo il primo numero si parla di giustizia, di incoerenza di Rete, di indebitamento, di mancate riforme economiche ed emergenza che ci sta attraversando a livello di sistema. Crediamo che possa essere utile in un momento in cui si fa fatica a creare movimento nel paese, pensiamo sia importante questa iniziativa”, conclude Matteo Fiorini.

 

 

 

 

 

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