Una questione personale

Una questione personale

Ascoltato il dibattito sulle Varianti al PRG vigente, di riflesso sul Nuovo PRG, ascoltate un mare di corbellerie e amenità infarcite di retorica, interverrò poi sui contenuti tecnico-politici del dibattito, vorrei prima chiarire un fatto personale rivolgendomi alla Sig.ra Giardi di Rete;

l’ho già fatto un’altra volta nei confronti di un vostro ex consigliere che quando gli chiesi di uscire dalla sala del Consiglio e ripetere quello che aveva detto nei miei confronti, ebbe il buon gusto di abbassare lo sguardo e rimanere in un colpevole silenzio. Alludo ad una illazione da lei pronunciata nei miei confronti e nei confronti dello staff che ha lavorato alla stesura del nuovo PRG, mettendone in dubbio la serietà e ventilando e insinuando la possibilità che in quel gruppo di lavoro ci potessero essere fughe di notizie e comunque la possibilità di sfruttare, per fini d’interesse personale, le informazioni elaborate nella progettazione del PRG mettendole in contrapposizione al gesto compiuto dal segretario Canti che ha consegnato, brevi manu, il CD del PRG ai Commissari della Commissione per le Politiche Territoriali chiedendo la cortesia di non divulgarne il contenuto. L’ignoranza non va mai premiata, e se un consigliere, coprendosi con l’immunità parlamentare fa del dibattito consiliare un momento di confronto da chiacchere da lavandaia (con tutta la stima e il rispetto che ho per le lavandaie) probabilmente senza rendersi neanche conto di avere offeso l’onorabilità di chi, per tre anni, ha lavorato con competenza e abnegazione a un progetto che nessuno ha avuto, negli ultimi vent’anni, il coraggio di affrontare, allora se ne assuma tutte le responsabilità. Ovvero, scriva in un giornale, magari quello del suo partito, oppure ripeta in un dibattito pubblico quello che ha detto oggi in Consiglio GG riferendosi alla mia persona e alla professionalità dei tecnici che hanno lavorato al nuovo PRG e che, maliziosamente, anche noi conosciamo i contenuti del PRG (ci mancherebbe, quelle scelte le abbiamo fatte noi e le conosciamo anche bene), ma la consigliera di Rete dovrebbe sapere che sia io, nella mia veste di Segretario di Stato, che tutti i tecnici che hanno lavorato al PRG siamo vincolati dal segreto professionale che ha rilevanza penale in caso di inadempienza, non è che qualcuno ci ha chiesto, per favore, di non divulgare informazioni sul PRG, ce lo impone la legge e l’etica personale e professionale. Quell’etica che come consigliere evidentemente non le appartiene e che getta discredito su tutta l’aula Consiliare e tutti i suoi colleghi. Lo faccia questo gesto, mi permetta di difendere la mia onorabilità dalle sue volgari illazioni portandola in tribunale; non si nasconda dietro un provvedimento che non si merita (l’immunità parlamentare) anche se è un vezzo che appartiene al suo partito, quello di approfittare scorrettamente delle regole democratiche per gettare fango addosso a chi non può difendersi. Come diceva una volta e ora non più perché sarebbe un terribile boomerang, il suo leader, mister preferenza Zeppa, “vergogna, vergogna, vergogna”.

 

Augusto Michelotti

Libero Cittadino

 

 

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy