San Marino. Libera: “Deve venire fuori lo scempio che stanno portando avanti Pierfelici e soci

San Marino. Libera: “Deve venire fuori lo scempio che stanno portando avanti Pierfelici e soci

Libera: “Deve venire fuori lo scempio che stanno portando avanti Valeria Pierfelici e i suoi soci”

“La linea di Massimo Andrea Ugolini è quella di Valeria Pierfelici, di un governo e di una maggioranza nati nell’ufficio dell’ex magistrato dirigente. La prima ad essere epurata è stata Libera, con la maggioranza dei 44 gatti e il mancato rispetto degli accordi; poi Filippo Tamagnini, poi Iro Belluzzi e adesso, comunque viste le dichiarazioni le ha fatte, Carlotta Andruccioli. L’unica in silenzio è Rete, ormai appiattita sulla Dc. Epurati poi i magistrati tra cui il giudice Vitaliano Esposito che non verrà rinnovato per le ultime sentenze non gradite che ha fatto”, così Matteo Ciacci durante la conferenza stampa di Libera di ieri. 

Prima di lui è intervenuto in apertura Michele Muratori. “Alea iacta est”, la traversata del Rubicone scatenò la guerra civile romana – ha detto – una frase, questa, di fatto pronunciata dal governo e dalla sua maggioranza, assoggettata e seguace dei desiderata dell’esecutivo. Hanno messo in atto una provocazione sciocca, inutile e perdurante, un modo di fare che è sicuramente intollerabile. Non hanno considerato minimamente le preoccupazioni dell’opposizione e soprattutto non hanno ascoltato minimamente le raccomandazioni pervenute dagli Organismi internazionali che, checché ne dica Ugolini cercando di intravedere lati po- sitivi nella lettera del Commissario per i diritti umani Dunja Miatovic, non hanno toni lusinghieri e anzi c’è l’invito a fermarsi e non procedere oltre. Questa raccomandazione non è stata minimamente colta dalla maggioranza, che ha votato un Odg dando mandato a Ugolini di tirare dritto e coprendogli le spalle”.

Libera ha deciso di rendere pubblico l’ordine del giorno del Consiglio giudiziario plenario perché “la gente deve sapere quello che stanno facendo”, affermano. “Leggiamo nell’odg – prosegue Muratori – che è prevista l’eventuale nomina di un magistrato dirigente o di un dirigente non magistrato, alla faccia delle critiche sulla nomina Guzzetta. Nomina che viene fatta senza condivisione, soprattutto senza che all’op- posizione sia stata consentita la verifica dei verbali delle precedenti sedute, ancora non consegnati, soprattutto in un clima di assoluta non trasparenza, grave e deleterio per le sorti del Paese”.

Luca Boschi rende noto che i tre membri di opposizione si sono recati dalla Reggenza per chiedere di spostare la seduta del Plenario prevista per lunedì, in vista anche della pubblica- zione del rapporto del Greco. Appello caduto nel vuoto, dopo che la Reggenza ha convocato anche il Segretario alla giustizia e il presidente della Commissione Matteo Zeppa.

“Una richiesta di posticipare la seduta – ha detto Boschi – anche per verificare e analizzare la documentazione corposa allegata alla convocazione, ma soprattutto per attendere il report del Greco atteso per martedì. Ma nulla. La lettera dell’8 settembre era chiara – aggiunge – preoccupante, se non devastante. Era ultimativa: non fate un altro passo in direzione di limitare l’indipendenza della magistratura, altrimenti, aggiungamo noi, dovremo attivare il commissariamento del sistema giudiziario. In barba a questo, forse proprio per anticipare quel report, non esserne vincolati e tirare dritto, è stato convocato il Plenario per un progetto sempre più chiaro di presa di possesso del tribunale. Tutto è iniziato con la variazione del Collegio Garante, nomine tutte di maggioranza, cosa che ha coperto le spalle a tante azioni; quindi la cacciata del Dirigente, il sindacato al Commissario della legge e, con ogni probabilità, lunedì arriveremo a cinque togati cacciati tra commissari e giudici. Se questa non è “terra da ceci”! Neanche noi pensavamo potessero arrivare a tanto. Considerando chi è il presidente della Commissione giustizia – aggiunge Boschi – è veramente palese per l’ennesima volta che Zeppa e il suo movi- mento stanno facendo l’esatto contrario di quello che hanno proposto ai cittadini per otto anni e per cui sono stati votati ed eletti. Questo è un elemento da denunciare. Zeppa non si è nemmeno degnato di convocare una Commissione giustizia. Arriveremo lì a parlare di un dirigente senza nemmeno avere discusso regole di ingaggio, missione da affidare a questa figura, senza avere avuto un minuto per confrontarci”.

Vladimiro Selva rimarca quanto sottolineato dal Commissario per i diritti umani e dal Consiglio d’Europa: “Ci è stato detto di fare attenzione a che non ci siano ingerenze della politica, del potere legislativo o esecutivo, ma nemmeno che si dia la sensazione che queste ingerenze ci siano. Questo indebolisce le istituzioni, soprattutto verso i cittadini che le sentenze le devono rispettare o subire. Tutto viene tenuto segreto. Ebbene, per rompere questo velo di segretezza, dato che nessuna legge prescrive la segretezza di questi organismi come si vorrebbe fare credere, abbiamo deciso di rendere pubblici gli atti. E cominciamo dal rendere noto alla stampa l’ordine del giorno del Consiglio giudiziario plenario. Addirittura agli stessi membri del Cgp è stato impedito di conoscere l’esito delle votazioni. Noi come atto forte intendiamo dare alla stampa l’ordine del giorno con la convocazione dei lavori, anche se ci immagi- niamo azioni da chi oggi fa il paladino della giustizia e non perde occasione per invocare riservatezza dove non c’è. Un Odg che prevede di nominare un dirigente senza averne nem- meno mai parlato; prevede di mandare a casa i giudici. Questa azione sulla giustizia restituisce una immagine deturpata da una prevaricazione sulla autonomia della magistratura, portata avanti nonostante i moniti degli organismi internazionali, che devono essere tenuti informati di quello che sta avvenendo”.

Giuseppe Morganti esprime poi i sui dubbi: “La maggioranza forse è già a conoscenza del pre-rapporto del Greco. Quindi non vorremmo che addirittura questo atto, che dovrebbe guidare le scelte di questi giorni, possa essere tenuto nascosto per tirare dritto. Quello che hanno in testa di fare è esautorare l’intero tribunale, e dopo i giudici di appello e il commissario della legge, non riconfermare neppure il giudice Michele Sesta, né il giudice Vitaliano Esposito. Poi, se la politica ha intenzione di dire che ci sono irregolarità nel concorso per i giudici di appello, darebbero l’attacco anche al giudice David Brunelli che era nella commissione di quel concorso. Poi il giudice Francesco Caprioli che deve essere confermato dopo il periodo di prova. E’ gravissimo sentire in Consiglio chi in maggioranza parla e attacca l’inquirente, il giudice di primo grado e il giudice di appello del conto Mazzini. Poi, procedono a rimuovere i giudici sulla base di cosa? Di un parere pro-veritate con egli errori grossolani, dove si sbaglia a citare le leggi mentre e si dà appoggio agli orientamenti del governo? Siamo in una situazione veramente difficile. Di fronte a tutto questo la Carta dei diritti è fonte sovraordinata e prevede il recepimento e il richiamo alle norme e agloi organismi sovra- nazionali. Quando ci rivolgiamo agli organi del Coe, ci rivolgia- mo pertanto ad organi che sono anche nostri. Noi facciamo parte di questa grande famiglia e non possiamo che rivolgerci ad essa quando vengono fatte cose di questa natura. Azioni gravissime, come non era mai successo nella storia della Repubblica. Un degrado istituzionale che si ripercuote sulla vita e sulla libertà dei cittadini. La nostra battaglia sarà molto forte – aggiunge Morganti – Prima, richiamando l’antica Roma, si era parlato dell’inizio di una guerra civile, ebbene chi vuole la guerra civile non sa che cosa l’aspetta”.

Poi Matteo Ciacci parla dell’intento della maggioranza e del rischio evidente di bloccare procedimenti delicati come Mazzini, Tavolucci e Caso titoli. “Nonostante tutto questo sia molto chiaro, siamo rammaricati della compattezza di questa maggioranza, nata nell’ufficio di Valeria Pierfelici, che difficilmente, anche se c’è qualche voce discordante, viene scalfita. L’attuale classe politica è silente, anche i grandi rivoluzionari che portavano le arance a coloro venivano arrestati. Per questo vogliamo mostrare alla cittadinanza ogni atto. Deve venire fuori in maniera chiarissima lo scempio che stanno portando avanti Valeria Pierfelici e i suoi soci”, ha concluso Ciacci.

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