San Marino. Tribunale, azzerata la credibilità. LIBERA

San Marino. Tribunale, azzerata la credibilità. LIBERA

Libera: “E’ stata azzerata la credibilità del tribunale”

Antonio Fabbri

“La mozione di sfiducia era doverosa. Dispiace il silenzio che circonda questo argomento, silenzio da parte della società civile”. Così Michele Muratori di Libera che aggiunge: “A tal proposito per mercoledì sera abbiamo organizzato un incontro pubblico per discutere di giustizia, dei pericoli che stiamo correndo come paese di fronte ad atti scellerati cui stiamo assistendo da parte di questa maggioranza e governo. Non ci sottraiamo dal confronto di chi la vede diversamente da noi, tanto che abbiamo invitato anche Segretario di Stato alla giustizia e presidente della Commissione affari di giustizia”.

“Riteniamo – aggiunge Matteo Ciacci – che su questi temi in primo luogo sia necessario confrontarsi, e in secondo luogo vogliamo sfidare la maggioranza”, dice annunciando l’incontro pubblico di mercoledì sera alla Sala Montelupo di Domagnano. Poi rimarca: “Nemmeno ancora abbiamo i verbali del Plenario.

La poca trasparenza è evidente ed è gravissimo, mentre negli organismi internazionali si va a sostenere che vi è la verbalizzare costante delle sedute del Plenario, quando ad esempio per una seduta, quella del 24 luglio, non solo non sono stati trasmessi i verbali, ma non abbiamo neppure ancora capito se c’era o meno il numero legale in quella seduta. Nella serata pubblica nonostante tutto abbiamo intenzione di chiamare a raccolta la popolazione. Speriamo che vengano Matteo Zeppa e Massimo Andrea Ugolini e non si nascondano dietro un dito e possano dibattere su quanto avvenuto in queste settimane. La mozione di sfiducia non è l’atto conclusivo di una battaglia che continueremo a portare avanti”.

Luca Boschi sottolinea che “la maggioranza sta perseguendo un disegno ben preciso senza confronto. Un metodo imbarazzante e sorprendente se pensiamo alle battaglie fatte da alcuni sulla condivisione. Abbiamo vissuto mesi estivi con convocazioni della Commissione giustizia ‘ad horas’ e invece quando doveva essere convocata non è stata convocata: infatti è stata fatta la nomina del Dirigente senza alcun confronto. E’ stata azzerata la credibilità del tribunale e tutto lascia pensare che questo non sia un effetto collaterale, ma uno degli obiettivi di questo progetto, che vede convergere la maggioranza, una parte del tribunale e grandi vecchi della politica che sono inguaiati. Questo obiettivo mette in discussione grandi processi, Tavolucci e Mazzini, che invece non solo devono arrivare a conclusione, ma devono concludersi nel rispetto dello Stato di diritto, della verità giuridica, sia dal punto vista penale e del recupero del maltolto. Questo è fondamentale per noi e anche per la cittadinanza. Ovvio, non pensiamo che la maggioranza si svegli tutta di un colpo e voti la sfiducia al Segretario. Certo, la maggioranza si nasconde dietro la nomina di Giovanni Canzio, su cui nulla abbiamo da dire, ma che è stata seguita dalla rimozione di tre giudici del tribunale. La nomina di Canzio non può cancellare quello che è stato fatto”.

Eva Guidi pone l’accento sul Report del Greco. “Nella valutazione fatta dall’organismo si parla del conto Mazzini, della tangentopoli sammarinese, come del più grande schema corruttivo nella storia del paese, sia per il numero delle persone coinvolte, sia per l’entità delle cifre. Ecco perché tutti quanti noi siamo convinti che debbano essere date risposte. Lo scorso lunedì e martedì – ha aggiunto -si è consumata la cronaca di una strage annunciata sin dall’inizio di quest’anno. Un pacchetto giustizia ben preciso, partita dalla nomina dei membri del Collegio Garante senza che l’opposizione potesse proporre un proprio membro. Poi c’è stata la legge di interpretazione autentica, la 1 del 2020, che ha cambiato la composizione del Plenario, anche in mondo retroattivo. Una forzatura molto forte e molto grave sulla base della quale sono stati compiuti molti atti. La cacciata di vari giudici che speriamo, non anticipi ulteriori rimozioni di giudici che sono stati accusati in Consiglio Grande e Generale. Sul rapporto del greco la maggioranza ritiene sia tutto posto. Nel rapporto che ha fatto il Greco emerge il fatto che hanno visto benissimo l’ingerenza forte dalla politica sulla magistratura. Poi viene detto nel report che non deve esserci una preponderanza politica sulla magistratura, mentre in queste decisioni la politica è sempre stata preponderante nelle decisioni sul tribunale”.

Vladimiro Selva: “Quando si ricoprono certi ruoli un certo comportamento non può essere accettato – dice riferendosi al Segretario Ugolini – Noi crediamo che Ugolini abbia interpretato il suo ruolo in maniera che non è quella necessaria in questo momento così difficile: ci voleva equilibrio dialogo, invece i ragionamenti sono passati in secondo piano perché bisognava tirare dritto con la forza dei nu- meri. Oggi i problemi ancora più gravi”. Poi aggiunge: “Da fuori il tribunale ha perso credibilità che è difficilissima da riacquistare, perché è evidente che il governo ha messo le mani sul tribunale. Ora si parla di riforme della giustizia. Noi non possiamo accettare che sia questo il Segretario di Stato a gestire questa fase, c’è un problema di sostanza. Questo Segretario non ha detto delle cose, a domande specifiche non ha risposto. Domande che cadono nel vuoto in maniera sfacciata. Questo è il Segretario che deve mettere mano all’ordinamento giudiziario crediamo che sarebbe un bene per tutto il paese, che maggioranza prendesse atto di questa inopportunità. Il Segretario Ugolini è legato a questa aggressione sul tribunale. In sostanza Ugolini deve andare a casa”, ha concluso. 

 

 

 

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