La libera professione in ambito medico è stato uno dei temi affrontati e discussi durante i lavori di ieri della Commissione Sanità a Palazzo Pubblico.
Lo riporta San Marino News Agency nel proprio dossier sull’ultima seduta della Commissione Sanità.
Il direttore generale dell’Istituto per la sicurezza sociale, Alessandra Bruschi, ha affermato: “Oggi l’organico in Iss non è rappresentato dai fabbisogni, in questo momento stiamo sanando contratti atipici e consulenti (l’oculistica ha 8 professionisti, tutti consulenti). Abbiamo servizi dove si sono concentrate grandi risorse. Nell’impegno di non spendere un euro in più rispetto al 2020, dovendo gestire l’emergenza sanitaria, non è facile ripristinare quanto è stato sospeso in questi mesi. Tutti i nostri professionisti fanno libera professione all’esterno, ne fanno tanta. Dobbiamo creare le condizioni giuridiche ed economiche per riorganizzare la libera professione, favorendola all’interno e valorizzando i nostri professionisti. Questo ci permetterà di creare condizioni positive anche da un punto di vista economico per dare la possibilità di farla all’interno”.
Sullo stesso tema ha detto la sua anche il direttore amministrativo dell’Istituto per la sicurezza sociale, Marcello Forcellini: “La libera professione ad oggi pesa lo 0,56% del contributo dello Stato all’Iss, è una percentuale piccola rispetto alla quantità e qualità dei professionisti medici che abbiamo. Siamo in dirittura d’arrivo per l’estensione del nuovo regolamento per la libera professione che verrà presentato entro la fine dell’anno. Sono state adottate correzioni in ambito fiscale sulla ritenuta per i medici residenti all’estero, ottemperando a disposizioni normative bilaterali”.
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