San Marino. Bond di San Marino, Il Sole 24 Ore

San Marino. Bond di San Marino, Il Sole 24 Ore

Il Sole 24 Ore: “Sembra esserci interesse e curiosità per i bond di San Marino”

“Il ‘Titano Bond’ scalda i motori sul mercato obbligazionario. La Repubblica di San Marino si prepara a un passo storico nella sua secolare storia: la prima emissione sovrana. Sarà la banca d’affari americana Jp Morgan, dalla piazza di Londra, a curare il debutto sul mercato dei capitali della piccolissima Nazione.

Dopo anni di tentativi, questa sembra la volta buona: è da almeno il 2015 che lo Stato ha sul tavolo il progetto di un titolo di debito sovereign, il ‘Btp’ in versione San Marino”. 

Così Il Sole 24 Ore ha dato notizia ieri della prima emissione sovrana di obbligazioni della Repubblica. “Jp Morgan sta conducendo in questi giorni un roadshow con gli investitori – prosegue Il Sole 24 Ore -. Come primo titolo sovrano il governo della Repubblica ha deciso un importo contenuto, pari a 300 milioni di euro. La scadenza sarà a 5 anni: il tasso che il titolo pagherà fino al 2025 verrà stabilito in base alla richiesta del mercato”.

“La priorità del road show è innanzitutto quella di farci conoscere come stato sovrano – ha commentato il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti – Molti investitori internazionali nemmeno cono- scono l’esistenza di San Marino e dobbiamo spiegare chi siamo e fornire dei numeri”.

L’articolo del quotidiano di economia e finanza spiega che sembrerebbe esserci interesse e curiosità per una emissione sovrana nuova da parte di uno Stato “ibrido”, in quanto San Marino non fa parte della Unione europea, ma ha l’euro come divisa ufficiale e sta trattando un accordo di associazione. Il rendimento dovrebbe essere annunciato martedì prossimo, e tra la fine di ottobre e i primi di novembre il collocamento sarà chiuso e il titolo sarà quotato sulla Borsa del Lussemburgo. 

“Con il bond sul mercato internazionale, il governo diversifica le fonti di finanziamento e soprattutto alleggerisce le banche locali, su cui oggi grava la quasi totalità del debito pubblico” conclude Il Sole 24 Ore.

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