San Marino. In arrivo una Commissione mista sugli aiuti richiesti all’Italia

San Marino. In arrivo una Commissione mista sugli aiuti richiesti all’Italia

La “ripartenza” delle Commissioni miste tra la Repubblica di San Marino e la Repubblica italiana al centro del comma Comunicazioni della Commissione Affari Esteri riunita oggi a Palazzo Pubblico.

Lo riporta San Marino News Agency nel proprio dossier sui lavori odierni della Commissione Esteri, concentrandosi sul riferimento del segretario di Stato per gli Affari Esteri, Luca Beccari, riguardante il recente incontro avuto con il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio: è stata riportata “la forte disponibilità da parte del governo italiano nell’aprire una stagione di confronto e dialogo su tutti i dossier aperti: problema targhe, frequenze, approvvigionamento energetico, proventi da confisca e riconoscimento titoli di studio”, ha spiegato lo stesso Beccari in Aula ai commissari. Ma soprattutto, il segretario di Stato per gli Affari Esteri ha annunciato la disponibilità per una prima commissione mista dedicata “alla richiesta di assistenza finanziaria fatta da San Marino alla Repubblica italiana, richiesta legata all’acquisizione di mezzi finanziari necessari per affrontare l’emergenza Covid e il rilancio del nostro sistema economico”. 

Negli interventi successivi dei commissari è stato espresso “apprezzamento bipartisan per il dettagliato riferimento del segretario di Stato e per le notizie positive sul rilancio del rapporto con l’Italia“, mentre “critiche sono state avanzate dai commissari Alessandro Bevitori (Libera) e Nicola Renzi (Repubblica futura) per aver appreso dalla stampa economica italiana la notizia della definizione dei ‘Titan bond’

Sarebbe stato bello avere prima un confronto in sede istituzionale – ha mandato a dire Bevitori -. Ci sono alcune informazioni che vorrei fossero chiarite, tra cui la notizia che mi lascia più perplesso, la durata di 5 anni, un tempo assai breve per la restituzione del nostro debito”. Renzi ha quindi puntato il dito contro il governo che “ha già bello che confezionato il bond”.  Allora “la Commissione Finanze di domani è solo pro-forma –  ha stigmatizzato -. Perché farla?”.

Le condizioni finali del titolo le deciderà la Commissione Finanze – replica il segretario Beccari – sulla base delle informazioni raccolte sul mercato e della sostenibilità del nostro debito. In questi giorni avremo le prime evidenze del pricing e il segretario competente domani andrà a relazionare in Commissione Finanze”. 

Concluso il Comma Comunicazioni, i lavori della Commissione Esteri “sono andati avanti affrontando i punti successivi all’ordine del giorno con le nomine e revoche di rappresentanti diplomatici e consolari e le concessioni di permesso di soggiorno e residenze“. La seduta “terminerà poi con due comma in seduta segreta relativi ai riferimenti del presidente della Commissione sulla richiesta di incontro da parte dell’ambasciatore della Repubblica di Georgia e sulla nota pervenuta dal console onorario della Repubblica di San Marino nel Regno Unito di Gran Bretagna e nell’Irlanda del Nord“.

Leggi il testo integrale sui lavori odierni della Commissione Esteri

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