San Marino. Plenario, Canzio: andare avanti

San Marino. Plenario, Canzio: andare avanti

Rigettati i ricorsi di Treggiari e Simoncini e avanti col reclutamento

Ugolini non si presenta e, nonostante le eccezioni delle opposizioni sulla violazione di legge, si tira dritto

Per il dirigente Giovanni Canzio, alla sua prima riunione del Consiglio giudiziario plenario al quale partecipa senza diritto di voto, come da legge voluta dalla maggioranza, erano sul tavolo questioni da risolvere immediatamente, tanto da rendere problematico un rinvio. Ha quindi evidenziato come fosse da tenere in seria considerazione la lettera del segretario Ugolini, che non si è presentato e che dichiarava, per rendere pari il numero dei togati rispetto a quello dei non togati, di rinunciare al suo diritto di voto.

In sostanza, prima richiesta del dirigente Canzio è stata quella andare avanti, motivando anche col fatto che la discussione di un ricorso avrebbe avuto scadenza a breve.

In sostanza l’urgenza per soprassedere alla legge qualificata n. 1 del 2020, voluta da questa stessa maggioranza, che prevede tassativamente che la composizione del Plenario sia formata da numero pari di membri politici e magistrati, e l’attuale composizione, come risulta dalla convocazione, vede invece 11 politici e 10 magistrati. Ancora una volta, quindi, si è tirato dritto “in violazione di legge”, hanno rilevato i membri di opposizione che per questo non hanno partecipato alle votazioni ritenendo non valida la seduta. 

Pare che ci sia stato anche un membro togato che, invece, abbia sostenuto la validità. Singolare, considerato che la norma recita il contrario. Sancito il principio che l’urgenza, a questo punto, giustifica anche una violazione di legge, e ignorando l’impegno delle opposizioni per una modifica normativa che ripristinasse la legalità violata in modo da procedere senza ombre, il plenario ha tirato dritto. Nonostante le eccezioni dell’opposizione sulla violazione della legge, non si è scomposta la Reggenza, non si sono scomposti i commissari di maggioranza e si è cominciato a votare.

In un pomeriggio si è esaurito l’ordine del giorno di due sedute. Approvata la relazione del dirigente sul Tribunale sotto organico e la necessità delle nomine, poi il regolamento dello stesso dirigente per il reclutamento e rigettati i ricorsi in opposizione del professor Ferdinando Treggiari – che li aveva proposti in qualità di giudice di appello e per i rimedi straordinari – e dell’avvocato Massimiliano Simoncini, retrocesso da Commissario della legge a Uditore commissariale, in funzione delle deliberazioni del 28 settembre scorso.

Vero è che anche il rigetto di questi ricorsi avviene nell’ambito di una convocazione e una composizione del consiglio giudiziario plenario sulla cui legalità, al di là dell’urgenza, c’è molto da opinare. Non è escluso, pertanto, che possa dare la stura a ulteriori ricorsi e a ulteriori segnalazioni agli organismi internazionali che sulla composizione paritetica di questi organi pongono proprio un punto fondamentale delle loro raccomandazioni.

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