San Marino non è un comune d’Italia, Marino Cecchetti

San Marino non è un comune d’Italia, Marino Cecchetti

L’Informazione di San Marino: Retromarcia… con più gas

MARINO CECCHETTI – San Marino non è un comune d’Italia. Va ricordato ai politici, visti certi comportamenti oltre Dogana. Benché circondati da altro Stato – una enclave – siamo, dal 1971, uno Stato sovrano senz’ombra alcuna. E non è un incidente della Storia.

Ci siamo affacciati alla Storia nel Medioevo assieme a una miriade di micro realtà dell’Europa occidentale. Ne sono sopravvissute quattro. Andorra e Liechtenstein, capitate ai confini di due Stati. Monaco confina con un solo Stato, ma ha lo sbocco al mare.

La quarta, la nostra, benché enclave – e, ovviamente, senza sbocco al mare – ce l’ha fatta grazie alla intelligenza politica dei suoi governanti. Traguardo raggiunto nel 1971: viene tolta, dalla Convenzione italo-sammarinese, l’espressione “amicizia protettrice” impostaci dai Savoia nel 1862 con valenza di protettorato (citata, con questa interpretazione, nei testi di diritto internazionale).

Ebbene, incredibilmente, nei decenni successivi abbiamo cominciato a ripiegare.

Anzitutto come mentalità oltre che in efficienza nel trattare con Roma. Nel 2006 si fu lì lì per firmare un accordo con cui ci si impegnava a recepire ‘in automatico’ certe normative italiane.

In quegli anni i nostri politici avevano la testa altrove: 548 società anonime, 120 fondazioni, banche e finanziarie a gogo, Keno e Bingo, edilizia per 60mila abitanti, eccetera. Si impostò una strada sul con- fine a Dogana, dimenticando che non bastava accordarsi col comune di Rimini. Le burocrazie di Palazzo Chigi e Farnesina fino al 1971 vedevano San Marino come un comune d’Italia con una autonomia un po’ speciale. Tanto che dal 1862 al 1953, ad ogni trattativa ci hanno imposto nuove rinunce.

Eppure nel 1971 arrivammo alla sovranità.

Dopo, è come se avessimo inserito la retromarcia. Ultimamente, con più gas?

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