“Il virus non ha confini di Stato”: l’appello dei sindaci riminesi a San Marino

“Il virus non ha confini di Stato”: l’appello dei sindaci riminesi a San Marino

“Sull’iniziativa per contrastare la diffusione di Covid-19 e sulle differenti misure in vigore nella Repubblica di San Marino rispetto a quanto disposto dall’ultimo DPCM del Governo italiano si vogliono rilevare soltanto alcuni fatti, incontrovertibili proprio nella loro natura fattuale”

Lo scrivono i sindaci della Provincia di Rimini, rivolgendo un appello alla vicina Repubblica in merito alle disposizioni – meno stringenti – per la gestione dell’emergenza Covid-19. La lettera è firmata da Elena Castellari Sindaco di Montescudo Monte Colombo, Mirna Cecchini Sindaco di San Clemente, Marcello Fattori Sindaco di Maiolo, Filippo Giorgetti Sindaco di Bellaria Igea Marina, Andrea Gnassi Sindaco di Rimini, Lorenzo Grilli Sindaco di Montegridolfo, Daniele Morelli Sindaco di San Giovanni in Marignano, Alice Parma Sindaco di Santarcangelo di Romagna, Fabrizio Piccioni Sindaco di Misano Adriatico,  Dilvo Polidori Sindaco di Saludecio, Ronny Raggini Sindaco di Poggio Torriana, Riziero Santi Presidente Provincia Sindaco di Gemmano, Fabiano Tonielli Sindaco di Casteldelci, Stefano Zanchini Sindaco di Novafeltria, Stefania Sabba Sindaco di Verucchio

“In un mondo sempre più globalizzato, i virus viaggiano rapidi senza curarsi di confini e frontiere e si propagano in entrambe le direzioni; i territori della Provincia di Rimini e della Repubblica di San Marino sono profondamente interconnessi con ingenti fluissi quotidiani di persone e merci; le strutture sanitarie di entrambi i territori presentano limiti di saturazione fisiologici che prudenza vuole non vengano valicati. Ricordiamo bene ancora la prima fase dell’epidemia a marzo quando solo la messa in rete di azioni e ospedali ha consentito la cura di pazienti anche in terapia intensiva qualunque fosse la parte del territorio da cui provenissero, San Marino compreso. Da questi fatti, a nostro avviso, discende che una efficace lotta contro la diffusione della pandemia richieda strategie condivise e il più possibile allineate. Lo si sta vedendo proprio in queste ore in Trentino ed in Alto Adige che si stanno armonizzando ai nuovi provvedimenti dei confinanti Francia e Germania, che stanno andando verso misure anche più severe, al momento, di quelle italiane. Proprio come si era sperimentato con la cabina di regia unitaria nel nostro territorio durante la prima ondata. Una cabina di regia il cui lavoro aveva prodotto risultati concreti con la messa in atto coordinata di misure capaci di ridurre al minimo l’impatto del virus. A Rimini come a San Marino, senza chiusure o divisioni. La collaborazione e la cooperazione sulla base di stessi obiettivi e analoghi strumenti per raggiungerli sono le sole modalità efficaci di risposta contro un nemico comune. E’ il virus che non lascia scampo, non qualcuno che pensa a ingerenze. Confrontiamoci, subito. E usiamo gli strumenti che abbiamo già sperimentato con successo. Divisi rischiamo di farci solo più male, uniti possiamo farcela. È questo che conta. A San Marino e nella provincia di Rimini.”

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