San Marino. Consiglio Grande e Generale 30 ottobre mattina

San Marino. Consiglio Grande e Generale 30 ottobre mattina

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 26 OTTOBRE- 4 NOVEMBRE

 

VENERDI’ 30 OTTOBRE-seduta del mattino

In mattinata è proseguito e si è concluso il dibattito del comma 5B sulla relazione conclusiva della Commissione Consiliare d’Inchiesta su Banca Cis, evidenziando posizioni sempre più distanti tra i gruppi di maggioranza e di opposizione. I primi più focalizzati a dare un giudizio politico negativo sull’azione di governo, Ccr e maggioranza della precedente legislatura, i secondi più orientati a ricordare le iniziative intraprese per porre fine alle infiltrazioni della lobby affaristica legata al Cis e a sottolineare responsabilità politiche precedenti. Sembra sfumare così la possibilità di concludere il dibattito con un Ordine del giorno condiviso.

Nella seduta del pomeriggio seguiranno repliche e presentazione degli Ordini del giorno conclusivi.

Di seguito un estratto degli interventi della mattina.

 

Comma 5bDiscussione sulla relazione conclusiva della Commissione Consiliare d’Inchiesta su presunte responsabilità politiche o amministrative che hanno coinvoltola Società Credito Industriale Sammarinese –Banca CIS e sulle crisi bancarie ed eventuali deliberazioni.

Elena Tonnini, Segretario di Stato Affari interni
E’ stato così difficile per un gruppo criminale infiltrare il cuore delle istituzioni del Paese? Sarebbe facile oggi dire che c’era chi aveva previsto quello che stava succedendo. Perchè deve esser definito premonitore chi man mano individuava i tasselli, quando era in realtà ampiamente visile a tutti quello che stava succedendo? E ci sono altre domande che mi pongo: come è arrivato quel gruppo a dire al Cda di Cassa di fare il bilancio che ha generato un debito da oltre 500 mln di euro? Come è arrivato a dettare decreti al governo di Adesso.sm e a farli votare in Consiglio da un’ampia maggioranza? Com’è arrivato Confuorti a scrivere una lettera alla Reggenza per richiamare all’ordine i propri sodali e la stessa Reggenza che ha rifiutato un esposto contro Confuorti? Com’è arrivato quel gruppo a promuovere Ali turki, persona con 5 passaporti, alla tv di Stato? La risposta che mi sono data è che quei tasselli c’erano da tempi lavorando nell’ombra, per assicurarsi che qualcuno approvasse la loro attività anche se contro legge, qualcuno pronto a colpire chi si metteva in mezzo. E poi, quando è arrivato il momento, con le elezioni del 2016, quel gruppo criminale, sicuro di avere una certa impunità, è iniziato ad agire alla luce del sole E’ il momento della straffottenza, del ‘dito’ di Savorelli, dell’abbraccio di Grais, a queste persone è stata data impunità. Atti per cui un solo motivo dovrebbe giustificare la presenza oggi di chi era al governo e dentro al Ccr in Aula, quella di chiedere scusa. Si svolgono le elezioni del 2016, la legge elettorale permette ad Adesso.sm di ottenere 35 seggi, 15 in più regalati dalla legge elettorale, e inizia il colpo di Stato. Il tribunale è reso innocuo per il gruppo criminale, il giudice Buriani acquista centralità, si comincia con Banca centrale e 40 mln di euro persi nell’operazioni Titoli, oltre un miliardo di depositi dei sammarinesi escono dal territorio… il risultato è un paese in ginocchio. Chi ha indebitato il paese con tanto di immunità, è libero fuori dal Paese e denunce e intimidazioni le prendono tutti coloro che segnalano anomalie, tra cui Rete e tutte le denunce finiscono chirurgicamente tutte in mano ad alberto Buriani. Mentre alcuni partiti sguazzano nei finanziamenti di Grandoni, tutti gli altri partiti devono pagarsi le denunce… Oggi dovremo evidenziare tutti coloro che hanno fatto la differenza, in tribunale, in Bcsm, nella vigilanza, a queste persone andrebbe un riconoscimento morale. Ma che non passi l’idea che in questo paese c’è bisogno di eroi per contrapporsi a chi ha intenti criminali, perchè gli eroi sono sempre soli. Ci vuole un moto di orgoglio al paese, perchè non è normale il voto di scambio, il finanziamento ai partiti è un tradimento del patto di fedeltà verso gli interessi di tutta la comunità a favore di pochi privilegiati. Non è normale, avendo ruoli istituzionali, assistere a pressioni e passaggi di tangenti e non far enulla, non è normale questo. Finchè passa che sono comportamenti da eroi e non la normalità, questo paese non avrà strumenti per riscattarsi.

Francesca Civerchia, Pdcs
Ringrazio i miei colleghi che hanno fatto parte della commissione d’inchiesta, con cui con grande serietà e impegno abbiamo prodotto questa relazione finale, il lavoro è stato complesso e faticoso, la necessità di ascoltare in audizione tutte le persone coinvolte nella vicenda non è stato semplice. La relazione è un segnale forte di cambiamento e discontinuità con il passato, ha messo alla luce un disegno criminale realizzato sotto gli occhi di tutti negli anni e con responsabilità trasversali che hanno visto coinvolte anche figure politiche che hanno partecipato, e forse anche oggi partecipano, al dibattito parlamentare. Al di là dell’appartenza politica, obiettivo della commissione era solo di rappresentare la realtà, starà poi al tribunale il compito di giudicare le responsabilità e condannare i colpevoli di questa vicenda, una delle pagine più buie della storia del nostro Paese. Chi è responsabile è giusto che paghi, la giustizia lo deve fare per la sua nuova credibilità e per il paese, per i cittadini che si troveranno a scontare per anni le nefandezze di questo progetto distruttivo. La nuova politica deve combattere con forza il passato e si deve dissociare da queste logiche e da chi ha fatto parte delle logiche stando a guardare, Chi nonostante le denunce si è limitato ad osservare senza muovere un dito non ha fatto suo dovere. Non so se qualcuno è stato in buona o cattiva fede, ma si è macchiato di una vergogna prima di tutto morale e di questo deve rispondere a cittadini, al Paese e in quest’Aula. La commissione di inchiesta deve andar avanti a cercare responsabilità politiche, nonostante le intimidazioni e nonostante tutto.

Gian Carlo Venturini, Pdcs

Il dibttito odierno segna una pagina poco edificante per la storia e le istituzioni di questo Paese. Quanto è accaduto è un atto di gravità inaudita, senza precedenti nella storia della Repubblica di San Marino, fatti su cui è necessario fare piena luce ed andare fino in fondo, individuando responsabilità per assumere decisioni e conseguenze. Non è pensabile si possa risolvere tutto con un colpo di spugna su questa brutta vicenda, non è in gioco solo il lavoro di mesi di una commissione, ma è in gioco la credibilità di uno Stato, delle sue istituzioni e della politica in generale, ecco perché abbiamo l’obbligo di fare chiarezza, individuando le responsabilità.
La relazione evidenzia quello che noi consiglieri Pdcs avevamo già detto nell’esposto presentato alla Reggenza e al Consiglio il 19 aprile 2017, esposto che non ha avuto la dovuta considerazione della maggioranza e della Reggenza di allora. Anzi, siamo stati accusati di dossieraggio, di voler destabilizzare il sistema e siamo stati persino definitivi inutili e strumentali. Come consiglieri Dc nel maggio 2017 abbiamo presentato inoltre un pdl per l’istituzione di una commissione d’inchiesta per accertare le responsabilità, ma il governo della trasparenza di Adesso.sm la bocciò. Noi 10 consiglieri Dc firmatari dell’esposto siamo stati chiamati persino a rispondere del nostro operato di fronte alla polizia giudiziaria su mandato del magistrato titolare di due procedienti penali aperti dopo la presentazione delle denunce del direttore e del proprietario di banca Cis, Daniele Guidi e Marino Grandoni, questa è la verità. L’esposto evidenziava molte delle cose che hanno trovato conferma, purtroppo solo due anni dopo, in talune ordinanze del magistrato che indagava su queste vicende e che oggi trovano anche riscontro nei lavori della Commissione d’inchiesta. Il rammarico è che se ci fosse stata chiarezza in quella occasione, molte cose successive non sarebbero avvenute. Purtroppo sono passati anni e non può consolarci dire ‘meglio tardi che mai’ perché quelle scelte avranno effetti sul Paese e su di noi per molti anni. Come diceva Valentini, certi vizi della politica non sono avvenuti nella precedente legislatura, si riscontrano anche in passato, come riportato nella relazione per le vicende 2006/2008. Il problema di fondo è che chi aveva la volontà di fare dei controlli su quella banca Cis, facendo il proprio dovere, metteva a rischio il proprio lavoro. Questa la realtà della cose. Non è sufficente dire, come affermato dai consiglieri dell’attuale opposizione, dire che Grais e Savorelli erano stati nominati prima del governo di Adesso.sm, questi hanno avuto campo libero dopo le elezioni del 2016. Ricordo ancora la vicenda dei noti decreti adottati una domenica sera dell’estate 2017 scritti dai collaboratori di Confuorti e il commissariamento di Asset, dove sono stati nominati commissari straordinari indicati dallo stesso Confuorti. Non è accettabile si dica che il governo e il Ccr di Adesso.sm non abbiano avuto nessuna responsabilità. E’ proprio il governo di Adesso.sm che ha nominato il Cda montepaschiano di Cassa di Risparmio cui ha riconosciuto subito la manleva per alcuni atti, e lo stesso Ccr di allora ha dato il via libera ai noti decreti della domenica notte d’estate mettendo in ginocchio sistema bancario e finanziario sammarinese. Non possono nascondersi dicendo che sono loro che hanno mandato a casa Savorelli dopo l’episodio del ‘dito’. Si erano tolti così di mezzo figura divenuta ingombrante mentre stava montando in maggioranza un certo malessere verso questi uomini e quelle azioni che ha poi portato a una presa di coscienza di alcuni esponenti di Ssd e C10. Questa è la realtà. Dobbiamo chiederci come è stato possibile che alcuni personaggi esterni al Paese abbiano avuto mano libera per scelte e nomine nei gangli vitali dello Stato e se oggi disponiamo di tutti gi strumenti per evitare che queste cose si ripetano. A Zanotti: ieri ha cercato di ‘barcamenarsi’ affermando che alcune cose non le sapeva perché non erano di sua competenza, facendo però parte di governo e Ccr. Poteva essere illuminato forse, chiedendo ad alcuni suoi colleghi di partito, a Celli o Morganti ed altri, che invece hanno seguito tutte queste vicende dalla nomina del presidente Bcsm Grais. Inutile anche il tentativo di Zafferani e Renzi di arrampicarsi sugli specchi, cercando rapporti del passato con alcuni esponenti Dc, quando non vedono o fanno finta di non vedere rapporti più recenti intercorsi tra alcuni personaggi e alcuni loro amici che appartengono ancora a Rf o all’ex maggioranza Adesso.sm. Mi vengono in mente telefonate e messaggini intercorsi tra Grandoni e ‘Nicola’.
Il Pdcs ha dimostrato concretamente di voler ricercare verità, di aver attuato una politica di rinnovamento e di lavorare per il bene del Paese. Su queste basi è nata la collaborazione con Rete e Dml. Forze che nella loro diversità vogliono dimostrare concretamente il tentativo di riportare la politica al servizio del Paese, in un momento in cui il cambiamente è diventato indispensabile. Quanto è emerso trovi necessari approfondimenti nelle sede preposte e chi ha sbagliato risponda del suo operato perché a pagare non siano solo i cittadini. Non possiamo che esprimere un severissimo giudizio di ordine morale ed etico, al di là dei rilievi giuridici che non competono al Consiglio.

Gian Matteo Zeppa, Rete
E’ imbarazzante ascoltare l’arrampicarsi sugli specchi di Rf, ascoltando gli interventi di Renzi e Zafferani, una ricostruzione artefatta di una controrelazione surrettizia per trovare escamotage di uscita dall’imbarazzo di un gruppo politico. Da parte loro quindi solo una ricostruzione artefatta di tutti gli avvenimenti. Quando si rivestono ruoli apicali invece le scelte sono collegiali, non è solo Celli l’artefice di quello che è successo. E’ tutto quello che c’è intorno negli ultimi 3 anni, salvaguardando Eva Guidi, unica che riesco a salvare, che ha avuto un’eredità pesantissima e ha cercato di aprire un clima di collaborazione.
Chi ha fatto parte di questa commissione d’inchiesta ha scritto la storia. Così come fu storia nel 2012 la commissione d’inchiesta Fincapital, che per la prima volta ha parlato della corruzione a San Marino anche per opera di sammarinesi. Nessun passaggio di Renzi e Zafferani su Buriani, Renzi è il suo estremo difensore in commissione Giustizia, ed artefice di quello che è successo tre anni fa in tribunale, in cui è stato molto attivo. Nel 2017 ci fu la manifestazione delle donne di Rete davanti a Confuorti, quella è storia, e furono redarguite. Vi chiedevamo di fare approfondimenti, ma li avete fatti male. Anche all’interno dei partiti avete sbagliato, non avete voluto vedere con occhi liberi quello che stava succedendo. Nel 2018 la denuncia di Confuorti ad Elena Tonnini. Adesso.sm non ha voluto darle tutela legale ed è giusto che la storia sia raccontata. La posizione di Rf era: non si vuole dare tutela legale a chi diffama. Avevano deciso con chi stare, non certo con un consigliere. Questa è una storia vergognosa.

Zanotti ieri ha detto che Rete ha posto le denunce in modo sbagliate e ci ha chiesto se siamo sicuri di stare dalla parte della barricata giusta. Qui non è dove si sta, consigliere Zanotti, ma come. Rete ha quel Dna e sappiamo cosa dobbiamo fare in qualsiasi situazione ci troviamo.

Fabio Righi, Segretario di Stato Industria, Commercio e Artigianato
Ringrazio i commissari per relazione corposa che ci hanno consegnato. La relazione dice molto di più rispetto al suo titolo, il quadro che ne emerge non è limitato a quel mondo, ma è un quadro del paese, del ‘sistema’ e il messaggio della commissione è uno solo: il sistema ha fallito. La politica ha fallito, i poteri dello Stato hanno fallito davanti quello che è successo. Il grave effetto prodotto è quello cuturale: mi viene il dubbio che faccia parte del sistema anche questo, quello che stiamo vivendo incrementa il danno culturale e allontana dalla politica soprattutto i giovani che grazie a questo ‘quadro’ hanno schifo della politica. Se siamo consapevoli che il sistema è questo, possiamo disinteressarci, allora la commissione è una barzelletta. Perchè se si intervene in Aula per denigrare l’avversario o per prenderci i meriti, non è che si mostra interesse. Oppure mettere le mani nel ‘forno’ e la differenza non la fa chi dice ‘io le mani nel forno non le metto’. Dipende come quelle mani escono nel momento in cui faccio questo tipo di attività. Dobbiamo decidere che tipo di politici vogliamo essere e che comportamento dobbiamo tenere nel rispetto delle istituzioni e dei valori che vogliamo professare. Cambiare rispetto questo è un fatto personale e culturale. E’ inutile venire qui a fare cronistoria di quello che è stato, bisogna prendere una decisione. Gli attacchi reciprochi non costruiscono um nuovo paese. Ma non vuol dire fare finta di nulla, ma muovere un’azione politica diversa. Avendo ben chiaro quello che è stato, bisogna concentrarsi sul ricostruire questo paese. Possiamo infatti scegliere se lasciare spazio a questo sistema o fare politica nonostante tutto.

Rossano Fabbri, Indipendente
Il mio sdegno per quanto è emerso nella relazione: tutti sapevano e nessuno parlava, anche se negli ultimi anni qualcosa si è mosso. Una volta depositata la relazione mi sono alzato con un magone, il mio pensiero va a quanto cristallizzato nel documento per tutti coloro che per anni sono stati sottoposti a vessazioni della propria libertà personale e tuttora non hanno trovato riscontro. Non è sfuggito a nessuno come la relazione tocchi aspetti legati al mio ideale di provenienza e leggere quelle cose clamorose in ambito socialista mi ha davvero fatto male. Siamo arrivati a leggere sgomenti di questioni che fanno indignare, occupazioni della istituzoni, piovre e addentellati in tutti i gangli dello Stato. Su Banca Cis sono cadute tre dirigenze di Banca centrale e quando la questione è arrivata in tribunale c’è stato caos totale anche lì. E ancora: le persone che hanno subito le angherie di un sistema giudiziario deviato a sostegno di quel potentato economico che viene ben cristallizzato nella relazione. Fa male leggere dei rapporti tra ‘ex segretario socialista Celli e il commissario Buriani, e leggere gli aneddoti legati al presidente Bcsm Tomasetti …mi chiedo quanti procedimenti penali ha subito Celli come imputato da quel giudice e quanti erano appena stati chiusi come parte civile? Altra questione che mette i brividi, in una mail due anni fa si preannunciava a uno dei leader socialista la propria sorte. Un magistato dirigente è stato illegittimamente rimosso da magistrati per fare in modo che venissero resi tutti incompatibili per accertare la verità.

Gaetano Troina, Domani Motus Liberi
Nella nostra Repubblica spesso i problemi si conoscono, se ne parla, ma poi sono davvero pochi coloro che si impegnano per risolverli. Per troppo tempo non è accaduto e per questo è nato Domani Motus Liberi. Quando si sa chi si è, non si ha timore di fare quello che si reputa giusto: questo è e sarà il modo di fare politica di Dml. Quello che viviamo non è un mondo che cambiamo standone fuori, è sempre più evidente che la vecchia politica stia facendo di tutto per mettere mano a quello che non può controllare.

C’è la volontà di cambiare il modo di ragionare e operare in questo paese? Occorre coraggio, determinazione, impegno, ma soprattutto occorre imparare dalla storia per reagire e cambiare, evitando di ripetere gli stessi errrori. E il coraggio qualcuno lo ha dimostrato in questi anni, denunciando. Oggi occorre fare un passo successivo.
Apprezzo chi in aula ha ammesso di aver sbagliato, altrimenti in questo Paese sembra non si sbagli mai nessuno. La commissione ha evidenziato diverse criticità di tutto il nostro sistema di cui bisogna tenere conto, non bisogna permettere che tutto finisca nel dimenticatoio. Occorre una nuova politica che torni ad ispirare le nuove generazioni, Dml è pronto a cogliere questa sfida. E’ il momento di cominciare ad agire e dimostrare con i fatti di avere una strada diversa. E’ ora distinguere tra chi le cose le dice e chi le cose le fa.

Gian Nicola Berti, Npr
E’ terribile che nel tribunale ci fosse chi faceva parte di questo disegno criminale. Ho smesso di dormire in questo paese quando ho iniziato ad assistere una persona, dipendente di Bcsm, che ha subito un processo ed è stato condannato ingiustamente, ricordo la sofferenza della sua famiglia, per le ingiurie viste sulla stampa con notizie ad orologeria.
C’è un passaggio nella relazione che parla dell’anomalia di un commissariamento e di una lca di una banca, i soci volevano metterci i soldi per salvarla ma la Bcsm di Savorelli, su ordine dei grandoniani, lo ha impedito.
Il furto della democrazia passa attraverso il furto della verità: nelle elezioni del 2016 ci furono una serie di attività dei giudici per mettere in cattiva luce esponenti Dc. Poggiali venne indagato per riciclaggio in modo violento e immediatamente sbattuto sull’informazione, alla fine viene fuori l’assoluzione, ma si apre un altro procedimento penale, e perché? Perchè era presidente della Dc e ci avvicinavamo alle elezioni. Questo è il tribunale della Repubblica di San Marino. Io non parlo male di qualche giudice, ma di chi non rispetta il mio Stato. Penso tutto facesse parte di un piano. Quello che ci ha detto Ciavatta ieri, sull’essere avviciaìnato da un giudice per far parte di una coalizione, non vi fa suonare la campanella? E la campagna denigratoria contro la Pierfelici?
C’è stato nel dibattito un attacco personale nei confronti di Bronzetti. Forse nella vita ha fatto una stupidaggine, ma 12 anni fa, e quando qualcuno ha cercato di ricattarla non ha abbassato la testa. Ha tenuto duro in Commissione d’inchiesta. Malgrado gli sbagli, sono sicuro che lei continuerà a difendere il paese.

Eva Guidi, Libera
Nella storia della Repubblica rimarranno i fatti e i documenti della relazione inchiesta, non le chiacchiere e le bugie sentite qua dentro. Solo 10 anni fa viene cacciato Bossone. Mi ricordo in quel momento il problema era Caringi era stata chiesta la sua testa, Bossone e Papi dissero ‘no’, la testa di Caringi non gliela lasciamo. Perchè torno lì? Perchè nei consiglieri resta solo la memoria degli ultimi 3 anni. Siccome sento parlare di esame di coscienza, allora devono farselo tutte le persone che cacciarono Caringi, Papi e Bossone. Nella relazione c’è scritto che Caringi scrisse che la banca doveva essere chiusa e lo mandarono via. Quella volta, partita la macchina del fango, molti che spinsero il bottone contro Caringi ci credevano all’accusa rivoltagli di non essere fedele a San Marino, ma il fatto che si dichiarasse uomo di Banca d’Italia favoriva anche Banca Centrale. Voi avete creduto invece a chi vi diceva di mandar via la ‘spia’ della Repubblica. Oltretutto quella cacciata viene portata avanti da due persone che avevano ottenuto un finanziamento e avevano fatto già un patto per far cadere il governo precedente. Cosa sarebbe successo se Caringi fosse rimasto? Abbiamo solo la certezza di quello che è successo quando è stato cacciato: nel giro di breve abbiamo vissuto il totale isolamento, la mancanza rapporti con Banca d’Italia, forse i fondi pensione, se si fosse lasciato a Caringi di fare il suo lavoro, fnon li avremmo persi. Eppure sono responsabili solo coloro che erano al governo e in maggioranza per gli ultimi tre anni. E ci dite ‘Come mai avete votato Grais ch p oi ha portato Savorelli?Non lo sapevate?’ qui si fa il processo alle intenzione, se si fa il processo allora si fa per tutti. Come mai l’ispezione del 2015/206 non l’ha fermata il Ccr? E perché dovevamo farlo noi? Trovate nella relazione un passaggio dove si dice che il Ccr ha approvato le nefandezze? Forse abbiamo riconosciuto le cose in ritardo, ma voi qualche passaggio sule responsabilità storiche potevate ammetterle. Questa è ipocrisia, e qui non si fa un processo. Chi nel 2010 cacciò Caringi probabimente era in buona fede, non sono qui a fare le accuse. Non è questo il messaggio della commissione. Quando venne fermata la seconda ispezione di Bcsm di Savorelli ,il Ccr lo doveva sapere, quando al governo non c’eravamo noi invece poteva non saperlo? Noi restiamo allibiti che sull’operazione Demeter, nessuno sapeva niente, forse siamo stati tra gli ultimi a saperlo. E quando nel settembre 2016 è stata fermata la Centrale rischi voi non lo sapevate? Perchè qualcuno doveva controllare e altri no? Speravo qui dentro ci potesse essere una riflessione veramente approfondita affichè non ci siano più casi Papi-caringi-Bossone, ma anche i casi Savorelli-Grais, purtroppo questo non c’è stato.

Emanuele Santi, Rete
Oggi per Rete troppo facile sarebbe passare all’incasso e dire ‘noi ve lo avevamo detto’, ma non c’è niente da festeggiare, a perdere è il paese intero. La relazione ci dice che negli ultimi 20 anni ha spadroneggiato una vera associazione a delinquere capitanata dai vertici di Banca Cis e da un socio occulto Confuorti, spalleggiati da un giudice, Buriani, che ha aperto fascicoli contro chi si metteva contro Grandoni. Da quanto emerge dalla relazione, la società a delinquere negli anni si è evoluta, fino al 2010, bastava avere amici politici corrotti per fare e disfare governi, l’ evoluzione è stata quella di mettere i propri uomini in Banca centrale così veniva affossata anche l’ispezione del 2015, con la cacciata di chi toccava il Cis, Vivoli e Battistini. Se non bastava, il Giudice Buriani apriva fascicoli, vedi la vicenda dello stesso Vivoli, poi assolto. Il paese è così stato spogliato della sua ricchezza, i fondi pensioni in Cis spariti. Dalla relazione emergono anche legami tra chi doveva comprare Cis ed ambienti poco raccomandabili.
Credo il conflitto tra maggioranza e opposizione iniziato nel 2017 si potesse evitare: quando siamo venuti nella vostra sede di Ssd a chiedere di indagare sulla presenza occulta di Confuorti, a mettervi in guardia, lei Zanotti era presente, e ci avete risposto che non c’erano rilievi. Di fronte al vostro immobilismo, per oltre un anno e mezzo, era lecito pensarvi collusi, purtroppo il piano dei grandoniani lo avete sostenuto e difeso, per questo siete indifendibili. Non venitemi a dire che ha fatto tutto Celli, da solo ma credo l’ex congresso di Stato debba rispondere in solido. Dal 2018 qualcosa è cambiato, è almeno sventata vendita Cis a Stratos, ma le responsabilità vostre di questi ultimi 3 anni sono evidenti, avete chiuso i buoi quando erano già scappati. Complici o incapaci? Se non vi siete accorti di nulla avete dimostrato incapacità, un atto di verità lo dovete al cospetto del Paese.

Con il senno di poi dico che Confuorti per pochissimo non è diventato proprietario di Cassa di Risparmio e dell’intera San Marino. L’associazione di Grandoni ha avuto addentellati in tutti i partiti. Il problema è della politica tutta che si è prestata in questi anni dando sponda alla banda grandoni, tutti tranne Rete. Questa relazione deve tracciare una linea di demarcazione netta dal passato, la politica deve pensare agli anticorpi di cui si deve dotare. Siamo pronti a isolare gruppi di potere? È necessaria una censura forte di persone e pratiche. Le responsabilità si paghino fino all’ultimo centesimo. Si guardino le disponbilità estere, si eliminio le malnelve, mi auguro si arrivi alla conclusione dell’indagine sul caso Titoli. Alla luce di questa relazione il tribunale dovrà dare risposte al paese.

Francesco Mussoni, Pdcs

La Commissione ha fatto un bel lavoro condiviso tra tutte le forze poitiche, è un aspetto significativo, la relazione ha un valore unitario. Evidentemente i fatti registrati sono oggetivi non soggettivi, è un fatto che dà forza a quanto scritto nella relazione. La mia non può che essere una lettura politica di parte, del capogruppo Pdcs, di quella Dc rinnovata e con la schiena dritta che può fare una rilettura serena di quello che è accaduto dal punto di vista della responsabilità personale di chi è seduto in aula. Dunque la mia è la lettura di uno dei 10 consiglieri Dc che nella precedente legislatura ha sottoscritto l’esposto che la Reggenza non ha accolto e che in tribunale si è dovuti difendere per quell’esposto. Io divido la storia: il 2010 è sì una storia importante, più lontana, che ha degli effetti. Ma io mi soffermo sulla storia recente, capisco che chi l’ha vissuta in posizioni di governo vada a richiamare il 2010, è umano. Non vi giudico dei disonesti, ma devo esprimere giudizi politici. Nella scorsa legislatura si sono incastrate situazioni pazzesche e il governo di allora non aveva l’autorevolezza per capire quello che stava avvenendo. Può un ragazzino di 25 anni diventare Sds alle Finanze in quel momento e non essere preso in giro? Può una classe politica che si è trovata dalla sera alla mattina di fronte a situazioni così complesse dare risposte? E’ accaduto, non erano in grado. Quando parliamo di commissariamento di Asset Banca e dicevamo che era assurdo: vi ricordate che noi facevamo gli interessi illegittimi di Asset ed eravamo noi i cattivi? Oggi la storia scritta ci dà un’altra lettura. Vi ricordate che noi facevamo una battaglia per evitare svalutazioni al bilancio di Cassa e siamo passati perché volevamo difendere le persone dentro il Cda di Cassa, perché erano ‘un prodotto’ della Dc? Vi ricordate che noi ci siamo battuti per evitare la svendita dei crediti Delta? Ricordate che dicevamo che i fondi pensione non era gestiti bene? E’ un periodo della storia recente che, se non altro per orgoglio e amor proprio, la relazione ci dice che quei fatti si sono avverati. Qui c’era un’associazione a delinquere che ha organizzato le nomine in Bcsm, i procedimenti in tribunale, i decreti per il governo, i cda delle banche di Stato, ha svenduto crediti delta e creato un danno quantificato in 600 mln di euro in tre mesi. Ci sono responsabilità poitiche collegiali di un governo di un Ccr, non auspico una responsabiltà legale, è senz’altro una responsabilità politica. Noi questa sentenza politica la dobbiamo fare. Noi abbiamo agito come persone con la schiena dritta, come persone libere. Oggi non basta fare la storia, dobbiamo uscire dal dibattito con delle posizioni politiche e fare in modo che quello che è accaduto non possa più accadere. Dobbiamo dare possibilità di azione alle istituzioni autonome di questo Paese con reputazione e autorevolezza dei soggetti, con norme sul conflitto di interesse, con azioni di recupero di somme indebitamente guadagnate. Banca Cis in particolare per anni è stata gestita come un bancomat, prendevano i fondi pensioni e li distribuivano per raccogliere liquidità. Queste distrazioni di somme devono essere risarcite alla cittadinanza. Dobbiamo fare un’azione per quantificare e recuperare il danno. Non basta l’analisi storica, occorre che i danni siano pagati e ci dobbiamo impegnare su questo, maggioranza e opposizione. Noi oggi abbiamo una banca centrale che sta funzionando, obiettivo di queste persone era prendere in mano Bcsm e impadronisrsi del sistema bancario. Oggi abbiamo una condizione diversa, abbiamo una vigilanza che è tornata a fare le sue azioni e ci sono persone credibili. Abbiamo ricostruito un dialogo con Bankitalia, ora dobbiamo lavorare per il memorandum. Sulla trasparenza, sul tema del conflitto di interessi bisogna fare uno sforzo per creare regole credibili. Dalla relazione emerge con chiarezza il ruolo del magistrato Buriani su cui bisogna fare luce. E’ evidente che il progetto criminale non poteva funzionare se non aveva copertura in ambito del tribunale.Noi abbiamo avuto un progetto industriale che ha condizionato la politica del Paese e i governii per molti anni. Sono convinto che sia uno spaccato evidenziato dalla relazione e che ci siano altre situazioni che non conosciamo, bisogna lavorare su strumenti di garanzia, mantenendo u paese che deve dare e raccogliere fiducia della popolazione e degli investitori.

Qui come governo e maggioranza abbiamo una grande occasione di cambiare la logica del Paese. Dobbiamo fare la nostra parte come politici seri che vogliono cambiare e innovare il Paese. Anche l’opposizione vuole cambiare le cose che non vanno. Dobbiamo farlo con un patto sociale, politica e forze sociali e sindacali. Faremo un Odg a chiusura del dibattito. Ci sarà una sentenza politica qui, non può essere diversamente. Questa è la storia recente, poi ci sarà la sentenza della storia di lungo periodo. Cerchiamo di fare in modo che le persone oneste facciano la loro parte sia in maggioranza che all’opposizione e andiamo avanti.

 

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