San Marino. Banca nazionale sammarinese, ulteriore Commissione di Inchiesta?

San Marino. Banca nazionale sammarinese, ulteriore Commissione di Inchiesta?

“Una ulteriore Commissione di Inchiesta anche su Banca nazionale sammarinese?”

Il consigliere Dc Giulianelli: “Bilanci non ancora depositati. Ci sono delle distorsioni attuali relativamente a Bns”

Antonio Fabbri

Banca nazionale sammarinese è, come noto, l’istituto guidato dal commissario Sido Bonfatti, nato, per la legge sulle risoluzioni bancarie, sulle ceneri di Banca Cis. Ebbene durante il dibattito sulla Commissione di Inchiesta, c’è stato chi ha guardato al passato, chi ha guardato al futuro, ma anche chi ha guardato al presente. Tra questi ultimi Stefano Giulianelli, consigliere del Pdcs, che ha evidenziato delle circostanze non di poco conto che potrebbero assumere dei contorni di una certa gravità relativamente alla gestione di Bns, appunto: “Abbiamo avviato una commissione di inchiesta su Banca Partner e su Banca Cis, dopo anni di problemi emersi in questi due istituti – ha detto Giulianelli -. Volevo soltanto portare all’attenzione di tutti i consiglieri in quest’aula che Banca nazionale sammarinese che attualmente è partecipata al 100% da Banca Centrale – le cui azioni dovevano essere già trasferite da Bcsm all’Eccellentissima camera e purtroppo questa cessione ancora non è avvenuta – ebbene, questo istituto di credito, se così lo possiamo definire, ancora non ha depositato i propri bilanci, almeno dalle informazioni pubbliche che abbiamo. Non ha ancora depositato i propri bilanci 2018 e 2019, sul sito internet di Banca centrale, quanto meno, questi bilanci non sono presenti. Allora mi chiedo: dobbiamo fare, faremo tra qualche anno un ulteriore Commissione di Inchiesta su quello che sta accadendo in Banca nazionale sammarinese? Perché purtroppo se non sono pubblicati i bilanci di esercizio dove sono palesati i conti di questo istituto di credito, come facciamo a controllare questi istituti? Soprattutto a maggior ragione per il fatto che Banca Centrale, che è autorità di vigilanza è anche socia di questo istituto di credito. Quindi ci sono delle distorsioni attuali sull’attuale sistema bancario e finanziario in relazione alla Banca nazionale sammarinese che andrebbero considerati. E quindi allo scopo di non trovarci tra qualche anno in una situazione analoga visto che è un istituto Bns che mi pare per diversi mesi ha operato, non sappiamo bene a che cosa non essendo poi una vera e propria banca, e probabilmente ha ricevuto delle consulenze e probabilmente ha speso anche risorse pubbliche ingenti. Mi piacerebbe una rendicontazione e maggiore trasparenza informativa anche da Bns in questo momento, per controllare l’operato e la gestione di questo istituto di credito, perché anche questo istituto di credito deve essere orientato a una gestione sana e prudente, così come tutte le altre banche”.

Difficile dire che cosa si aspetti a depositare il bilancio di Bns. Intanto, però, nel secondo assestamento di bilancio che è in discussione in Consiglio Grande e Generale proprio in questi giorni, tra gli emendamenti presentati dal Congresso di Stato ce n’è uno che va a modificare la cosiddetta Lisf, la legge che regola a San Marino il sistema bancario e finanziario. Ebbene questo emendamento (integrativo all’articolo 7 quater) va appunto a modificare “Il comma 9 dell’articolo 96 della Legge 17 novembre 2005 n. 165 e successive modifiche”.

L’emendamento del governo dice che questo comma è così sostituito: “9. Nei casi di cessione previsti all’articolo 92, secondo comma, coerentemente a quanto disposto dall’articolo 6, comma 1, della Legge 14 giugno 2019 n. l02 e successive modifiche (ovvero la legge sulle risoluzioni bancarie, ndr.), i commissari liquidatori sono esclusi dai giudizi relativi ai rapporti oggetto della cessione nei quali sia subentrato il cessionario, indipendentemente dal momento di avvio del contenzioso”.

Poniamo ad esempio che il Liquidatore abbia avviato la richiesta di rientrare a un correntista che, invece, magari verso la banca vantava un credito. La banca cui questo rapporto viene ceduto lo incamera prevedendo una entrata, e invece deve constatare che, per un errore del liquidatore, dovrà sostenere una uscita. Ecco, di questo suo errore il liquidatore non dovrebbe rispondere secondo questo emendamento. Pare di capire insomma, stando al tenore dell’articolo, che sia una sorta di manleva per i Commis- sari liquidatori nei confronti dei quali il cessionario – cioè la banca alla quale sono trasferiti i rapporti della banca liquidata – non può intentare azioni che lo sottopongano a giudizio. Quindi, se così fosse, neppure eventuali azioni di responsabilità. Una portata, quella di questo articolo, che potrebbe poi assumere contorni anche più ampi e, non è escluso a conti fatti, di ricaduta sulla collettività.

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