San Marino. Stipendi e pensioni a rischio?

San Marino. Stipendi e pensioni a rischio?

Segretario finanze, prestito ponte necessario per la liquidità di fine anno

Sono a rischio stipendi e pensioni? “Da quando c’è il Covid è sempre un rischio, ma riteniamo che saremo in grado di gestire eventuali fattori negativi”

Il Titano Bond per quest’anno non si riesce a piazzare sul mercato; il prestito ponte per trovare la liquidità necessaria per chiudere l’anno, ancora non c’è e non si conoscono né i soggetti che potrebbero concederlo, né le modalità con le quali si procederà, né i tassi. Intanto ieri in serata, termine ultimo, è stata depositata la legge di bilancio. Con l’indebitamento da 500milioni sui mercati ci si riproverà il prossimo anno, ma intanto nell’articolato di legge spuntano anche proposte particolari. Tranne le riforme, delle quali per ora non si parla, si tentano tutte, insomma per rendere più attrattivo il Titano, cercando con questo di dare un giro all’economia. 

Si rispolvera pure una vecchia idea che ciclicamente ritorna: quella del “buen retiro” per i pensionati facoltosi. Venne fuori nel 2008 nel piano McKinsey e prevedeva, all’epoca, di creare aree residenziali di alto livello, assistenza sanitaria di qualità, campo da golf e servizi ad anziani e disabili. Mai attuato.

Poi periodicamente e con diverse formulazioni e in svariati programmi politici, il concetto è stato riproposto. Fino ad oggi, quando rispunta della finanziaria cercando di fare leva su una tassazione leggera, ma con parecchi distinguo. Così nel progetto di legge di bilancio viene proposto un articolo che prevede la “Residenza atipica pensionato”, acronimo R.A.

Ebbene, questo articolo della proposta di legge di bilancio, prevede che possa essere concessa la residenza a pensionati dell’Unione europea, della svizzera e di altri stati previsti in apposito allegato. L’idea che si evince dalla legge è quella di attrarre nuovi residenti, con tutto l’indotto che ne consegue, prevedendo una tassazione leggera con aliquota fissa del 7% sul reddito da pensione.

Per come è strutturata la norma proposta, però, a ben vedere non è così agevole, e neppure così conveniente, accasarsi a San Marino per il pensionato che voglia venire a risiedere sul Titano.

Intanto il pensionato facoltoso dovrà avere un reddito annuale dimostrabile non inferiore ai 50mila euro annui lordi o un patrimonio liquido dimostrabile non inferiore a 500mila euro. Ua volta che il pensionato abbia questi requisiti, dovrà sottoscrivere una assicurazione medica con l’Iss.

Ma non è finita. Il pensionato, infatti, per poter ottenere la residenza che dovrà essere votata dalla Commissione Esteri, dovrà aprire un conto corrente in una banca sammarinese, e trasferire, non è ancora chiarito se in tutto o in parte, il suo patrimonio liquido di 500mila euro. Ma non è finita. Infatti la proposta prevede che almeno il 20% di quei 500.000 venga investito in strumenti finanziari sammarinesi o in titoli del debito pubblico dello Stato. 

Oltre a questo il pensionato residente atipico dovrà avere sottoscritto un contratto di affitto o di acquisto di un immobile a San Marino. Se a questo si aggiunge che la norma non esclude la tassazione o ritenuta alla fonte nel paese di origine col quale non vi sia l’accordo contro le doppie imposizioni, la proposta contenuta nella legge di bilancio all’articolo 39risulta poco appetibile per i pensionati facoltosi esteri.

Prestito ponte e titoli del debito pubblico Coi Titano Bond ci si riproverà nel 2021. L’obiettivo di piazzarli entro l’anno, come anticipato ieri su queste pagine, è saltato. Per questo viene riproposto all’articolo 3 della legge di bilancio, in maniera pressoché identica e integrale, quando era stato previsto nel penultimo assestamento di bilancio.

Articolo di legge che fa così slittare al dicembre del 2021 la possibilità di piazzare sui mercati internazionali i titoli del debito pubblico che, nonostante l’advisor JpMorgan, non è stato possibile piazzare oggi.

Così l’articolo 3 della legge di bilancio prevede: “Al fine di acquisire le risorse finanziarie per gli interventi a sostegno e rilancio del sistema economico e finanziario sammarinese e per il reperimento della liquidità anche a seguito dell’emergenza sanitaria, il Congresso di Stato è autorizzato a stipulare contratti di finanziamento o ad emettere, in una o più soluzioni, entro il 31 dicembre 2021, Titoli del debito pubblico, sino ad un ammontare complessivo di euro 500.000.000,00”.

In attesa di piazzare i 500milioni di titoli, però, la liquidità serve ed è per questo che il Segretario alle Finanze conferma che sarà necessario accendere un “prestito ponte”, di breve durata e con uno o più interlocutori, non è chiaro se istituzionali o privati.

La situazione, però, non è delle più serene. Ed è emerso chiaramente dalle dichiarazioni del Segretario Marco Gatti alla Rtv. “In termini concreti, sono a rischio stipendi e pensioni?”, è stata la precisa domanda di Luca Salvatori. “Diciamo – ha risposto il Segretario Gatti – che da quando c’è il Covid è sempre un rischio, perché non si sa quello che succede il giorno dopo. E quelli che sono gli incassi programmati potrebbero non esserci. E quindi anche quella che è l’analisi dei flussi di liquidità potrebbe completamente sovvertirsi da un momento all’altro. Quindi un’attenzione alla liquidità c’è sempre stata sin dai primi mesi dell’anno e riteniamo che saremo in grado di gestire eventuali fattori negativi che dovessero ripercuotersi sulla liquidità in questo fine anno”.

In sostanza, pare di capire, il prestito ponte diventa essenziale per poter fare fronte alla liquidità corrente e le dichiarazioni del Segretario alle finanze, ieri sera alla Tv di Stato, lasciano intravedere orizzonti foschi. 

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