San Marino. Gatti fissa le tappe necessarie per giungere alla riforma Iva

San Marino. Gatti fissa le tappe necessarie per giungere alla riforma Iva

Ieri pomeriggio, in Consiglio, è stato esaminato il Capo V del pdl Bilancio 2021, relativo alle “Disposizioni sull’incremento dell’entrata e sul contenimento della spesa”.

L’articolo 42 “Disposizioni sulla San Marino Card”,  spiega San Marino News Agency nel proprio dossier sulla seduta consiliare di ieri pomeriggio al Kursaal, “proroga al 31 dicembre 2030 il Progetto Promozionale San Marino Card e la copertura delle spese: 550mila euro per ‘Oneri di funzionamento San Marino Card’ e 300mila euro per ‘Acquisto beni strumentali San Marino Card’”.

L’articolo 43 “Revisione dell’Imposta generale sui redditi e riorganizzazione degli incentivi”, invece, prevede che “il termine per la revisione sia posticipato al 31 dicembre 2021 (rispetto alla scadenza prevista del 31 dicembre 2020)”. Libera, a tal proposito, “ha presentato un emendamento per impegnare il governo ad avviare un confronto con le parti sociali nel prime semestre del 2021, fissando la deadline del 30 giugno”.  

Il segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, “ha ritenuto che l’emendamento sia da respingere, ribadendo che di fatto la volontà del governo di definire entro il 2021 l’aggiornamento della legge, ricomprende l’avvio di un confronto tra le parti”.

Un altro emendamento di Libera, aggiuntivo dell’articolo 43 bis, “ha aperto una parentesi di dibattito sulla futura Riforma delle imposte indirette”: il partito di opposizione “ha proposto di impegnare il governo a presentare in Consiglio Grande e Generale, entro il 30 settembre 2021, un progetto di legge sull’introduzione dell’Iva”.  Per il capogruppo di Libera, Eva Guidi, è infatti importante arrivare a una soluzione che, in primis, “non aggravi livello prezzi in Repubblica e porti a semplificare gli adempimenti burocratici per gli operatori”. Non solo: “Riteniamo che questo passaggio sia importante anche in ottica di associazione, e noi speriamo adesione, all’Europa – ha aggiunto la Guidi -, così aiuterà il comparto industriale a essere competitivo e al passo con le realtà internazionali”.

Gatti ha replicato fissando le tappe necessarie per giungere alla Riforma delle imposte indirette: “Va programmata nell’ambito di un processo razionale di riforme con implementazioni successive, per non trovarci in mezzo la strada con un sacco di problemi alla macchina perché non abbiamo perfezionato i meccanismi per farla funzionare. Il primo punto è la fatturazione elettronica, il governo è impegnato ad avviarla a San Marino entro il 1° marzo ed è basilare per il nuovo sistema di imposte indirette. Il secondo punto è l’adeguamento dell’Igr per poter applicare le imposte indirette, la fase due riguarda questo adeguamento Igr e qui c’è un discorso di certificazione dei ricavi. Noi abbiamo ora la certificazione monofase che applica l’imposta non sui consumi, ma sull’introduzione dei beni in Repubblica, quindi sull’imponibile del costo di acquisto. Con l’Iva cambia completamente la modalità di calcolo di imposta che va sul prezzo di vendita. C’è quindi un periodo transitorio abbastanza lungo di cui tenere conto, in cui lo Stato rischia di non incassare nulla, anzi è un dato di fatto. È una riforma che lo Stato potrà fare quando avrà una copertura finanziaria solida per poterla fare. I passaggi sono quindi la fatturazione elettronica, adeguamento Igr e poi la riforma delle imposte indirette. Poi, sotto l’aspetto informatico, le aziende sono già strutturate per il passaggio all’Iva, per la Pa non è così, deve completamente riformare i processi informatici“.

Eva Guidi ha controreplicato: “Il segretario Gatti ha riassunto i passaggi necessari per arrivare a una riforma delle imposte indirette. Sarà necessaria una riorganizzazione complessiva degli apparati che gestiscono l’imposta e un nuovo apparato informatico per supportare operatori economici e ufficio tributario. Per noi è opportuno muoversi prima rispetto all’introduzione dell’Iva, solo dopo l’Igr. Già sarà un lungo lavoro perché c’è necessità di fare un lungo passaggio che richiederà anni tra proiezioni e simulazione, per cui è importante portare l’articolato già dal prossimo autunno. Peccato che questo aspetto programmatico non venga considerato nella legge di bilancio, si darebbe una direzione agli intenti della Repubblica”. L’emendamento di Libera “è stato respinto”.

L’Aula “ha approvato quindi l’articolo 44 bis ‘Deleghe per la disciplina della fatturazione elettronica e della temporanea movimentazione di beni nell’interscambio italosammarinese’”. Sono quindi stati “accolti due emendamenti tecnici presentati dall’opposizione: l’articolo aggiuntivo 44 bis di Libera e l’articolo 44 Ter di Mis (Rossano Fabbri)”.

Leggi il resoconto integrale della seduta consiliare di ieri pomeriggio

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