San Marino. Prestito ponte, non si conosce il contratto

San Marino. Prestito ponte, non si conosce il contratto

150 mln, operazione perfezionata “secondo contratto” ma non si conosce il contratto

Non si sa quanto il prestito costerà ai sammarinesi qual è il tasso di interesse, quali sono i termini, quali le clausole dell’accordo di finanziamento

Con una nota più che sintetica il Congresso di Stato rende noto che, in sostanza, i 150 milioni di prestito ponte sono arrivati e che l’operazione si è perfezionata secondo contratto. Una affermazione singolare, per non dire beffarda, considerato che, cosa dice il contratto, non lo sa pressoché nessuno. I sammarinesi sono di fatto trattati da “popolo bue e ignorante”, che dovrà ripagare un prestito del quale non conoscono, almeno ufficialmente, i termini, le clausole, i cavilli, gli impegni.

Così il governo fa sapere che il cosiddetto “prestito ponte” è arrivato. Dovrebbe essere stato erogato in un’unica soluzione, almeno stando alle anticipazioni, sempre fumose per la verità, che erano state fornite, ma nessuno sa, salvo chi lo ha firmato, i termini del contratto siano diversi, cambiati o confermati all’atto della firma. 

Il prestito dovrà essere, si presume, ripagato in un anno. Tuttavia non si sa se il contratto, che nessuno conosce salvo chi lo ha firmato, preveda un termine diverso, magari più breve.

Il finanziamento dovrebbe essere ripagato ad un tasso di interesse di poco inferiore al 3%, ma non si sa se da contratto, che nessuno conosce salvo chi lo ha firmato, il tasso sia più elevato o, magari, inferiore. Non lo sanno per certo neppure i consiglieri membri della Commissione finanze, ai quali in seduta segreta è stata mostrata una traccia del contratto che si sarebbe andati a firmare. Oltre a ciò non si conosce la parcella di chi ha fatto da consulente per la Segreteria di Stato nella preparazione di questo contratto, come non c’è  chiarezza sui rapporti tra i soggetti che hanno assistito l’operazione e lo studio legale di cui fa parte la presidente di Banca Centrale. Circostanza questa, sollevata anche in Consiglio, sulla quale nessuno ha chiarito, smentito o confermato.

La cosa peggiore, somma, è che lo Stato, ogni cittadino sammarinese, viene indebitato ma gli viene negato il diritto di conoscerne i termini. Una mancanza gravissima, una bastonata che il governo prova a lenire con la carota dei ristori, promessi a quelle categorie oggi infuriate perché hanno subito il pressapochismo dannoso di Decreti fatti e disfatti nel giro di due giorni.

Comunque, ecco di seguito quanto comunicato ieri dal Congresso di Stato: “Il Governo della Repubblica di San Marino comunica che, a seguito della sottoscrizione dei contratti per il prestito ponte di 150 milioni di euro con la società americana Cargill Financial Services International Inc, avvenuta in data 23 dicembre scorso, si è perfezionata, nella giornata di ieri, l’operazione di finanziamento secondo i termini e le modalità previste contrattualmente. Il Governo sottolinea l’estrema importanza dell’operazione appena conclusa, la quale consentirà allo Stato di so- stenere l’economia del Paese, rilanciandone il tessuto socio economico, nonché di sup- portare, tramite la previsione di specifiche forme di ristoro, quelle attività che risultano essere state maggiormente colpite dalle misure restrit- tive adottate per contenere e mitigare gli impatti negativi prodotti della pandemia tuttora in corso”.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy