San Marino. Vaccini: accordo con l’Italia, delibera generica

San Marino. Vaccini: accordo con l’Italia, delibera generica

Vaccini, delibera generica per la firma di un accordo con l’Italia

L’accordo con l’Italia per i vaccini da destinare a San Marino ancora non c’è. Lo ha affermato alla San Marino Rtv il Segretario agli Estri Luca Beccari, la sera del 5 febbraio, alla trasmissione palazzo pubblico, parlando anche di un eventuale “piano B”. La data certa sulle forniture, insomma, ancora non c’è. Ma non c’è data certa neppure sulla firma di questo ventilato memorandum con l’Italia per la fornitura dei vaccini. Tanto che è stata pubblicata una delibera non proprio dettgagliata, datata 5 gennaio 2021, che dà mandato per la firma di un protocollo di intesa in materia, ma non specifica alcun contenuto né alcuna data.

Nella precedente firma del tanto declamato “memorandum” con il Ministero della Salute italiano, almeno qualche dettaglio sui contenuti c’era, all’epoca si parlava di reciproca assistenza per l’emergenza Covid quanto a posti letto e cure. Quella delibera era del 20 marzo 2020. La Delibera numero 2 del 5 gennaio 2021, invece, si limita a dare mandato per la firma del protocollo di intesa per la fornitura dei vaccini con il Ministero della Salute. Non fornisce, però, specificazione sui contenuti di questo protocollo di intesa, né date sulla possibile firma né una tempistica.

Così, mentre in tutta Europa le campagne vaccinali sono iniziate, con alti e bassi e anche con polemiche sulla lentezza con cui vengono portate avanti, sul Titano si parla ancora di “opportunità di firmare il protocollo di intesa per la fornitura dei vaccini Covid-19”.

Una incertezza che hanno rilevato con non poca preoccupazione anche i medici ospedalieri in un loro comunicato, liquidati, di fatto, da una risposta tanto evasiva quanto superficiale del Segretario di Stato alla sanità: “meglio di così non si poteva fare”.

Una affermazione che non rassicura di certo, a fronte della situazione della casa anziani, di una terapia intensiva al limite della saturazione e di una situazione generale “tutt’altro che tranquilla”, l’ha definita il direttore sanitario dell’Iss.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy