San Marino. Vaccino anti-Covid, Rete difende Ciavatta dalle accuse

San Marino. Vaccino anti-Covid, Rete difende Ciavatta dalle accuse

“Chiedere responsabilità a chi ha lasciato il Paese in macerie, appare una missione senza speranza”.

Così Rete prende le difese del segretario di Stato per la Sanità, Roberto Ciavatta, sul piano vaccinale anti-coronavirus nella Repubblica di San Marino e tira le orecchie a Libera.

Il movimento di governo, in un comunicato, spiega che la Commissione IV, riunitasi l’altro ieri, in udienza pubblica, “ha aperto i propri lavori con il riferimento di Ciavatta, il quale ha focalizzato il proprio intervento sulla sottoscrizione del protocollo di intesa con l’Italia avvenuta l’11 gennaio scorso per la fornitura, da parte della Commissione Europea, dei vaccini necessari per la profilassi di 25.000 sammarinesi”. La quantità di 50.000 dosi, somministrate in due tranche, “è quella stimata per la totale copertura della popolazione sammarinese; non entrano nel conteggio i ragazzi sotto i 16 anni e le circa 1.500 persone che non potranno farlo per le diverse controindicazioni”.

Sempre Ciavatta, aggiunge Rete, “ha chiarito che l’approvvigionamento avverrà in base alle disponibilità italiane, nel rapporto di 1 vaccino ogni 1.700la somministrazione comincerà, come già preannunciato a dicembre, entro fine gennaiol’arrivo di circa 16.000 dosi nel primo trimestre dell’anno e di 33.000 dosi nel secondo e, pertanto, entro giugno prossimo vi saranno le dosi necessarie per coprire la vaccinazione di tutta la popolazione”. Il segretario di Stato per la Sanità “ha altresì rimarcato l’importanza della campagna di prevenzione e sensibilizzazione ricordando che, per una efficace immunizzazione, la vaccinazione dovrà raggiungere almeno il 70% della popolazionepriorità della somministrazione per il corpo sanitario, i militari e i docentila data di inizio somministrazione sarà certa appena definiti i protocolli tra Protezione Civile italiana e sammarinese”.

L’apprezzamento dell’Aula nei confronti del riferimento di Ciavatta per la sottoscrizione del protocollo “è stato aperto, totale e inequivocabile, anche da parte dei commissari di Libera”, ma “la qual cosa stride con quanto poi espresso dalla parte politica che essi rappresentano, che ha incomprensibilmente usato toni aggressivi nel proprio comunicato, stravolgendo la realtà dei fatti con informazioni false e scorrette”.

Rete, dunque, critica il partito di opposizione parlando di “una becera strumentalizzazione politica di totale irresponsabilità, proprio nella seduta in cui avevano chiesto evitarla”.

Infine, chiosa il movimento di maggioranza, “l’ossessione dell’opposizione, che oggi si scopre maestra in tutte le azioni in cui ha miseramente fallito negli ultimi tre anni, è finalizzata all’ennesima mozione di sfiducia che le porti vantaggi politici”.

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