San Marino. Monica Bollini, Osla, ripartenza necessaria

San Marino. Monica Bollini, Osla, ripartenza necessaria

“Senza la ripartenza risulterà impossibile ripagare i debiti”

Antonio Fabbri

 “Identificare un’unica percentuale di contrazione del fatturato, una tantum per tutte le categorie, non corrisponde a quella che è l’effettiva situazione economica del Paese. Non si può poi limitare l’analisi a solo pochi mesi, ma occorre considerare l’intero 2020”. Così la presidente di Osla, l’organizzazione sammarinese degli imprenditori, Monica Bollini che commenta le anticipazioni del segretario al Turismo, Federico Pedini Amati, che ha reso note alcune delle direttrici su cui il governo sta lavorando per preparare i provvedimenti che dovranno dare il via agli annunciati “ristori” per le attività economiche fortemente penalizzate dalle chiusure legate alla pandemia.

Considerazioni, quindi, sia sulla percentuale di contrazione del fatturato – indicata nel 60%, oltre la quale, è stato annunciato, verranno concessi i ristori – sia sulla necessità di considerare l’intero anno e, soprattutto, di esaminare le difficoltà economiche per settore e, anche, per singole attività.

“Se da un lato la situazione economica va analizzata per settori, dall’altro non si può prevedere un’unica percentuale – dice la Presidente di Osla – Anche contrazioni di fatturato del 50 o 40% hanno una incidenza importante su una azienda e ne minano la sopravvivenza.

Se tra le attività più colpite possono essere annoverati tour operator, palestre, alberghi, ma anche bar e ristoranti, non si può fare, però, di tutta un’erba un fascio. Vanno analizzate ca- ratteristiche e tipicità di ciascun settore. In particolare tutto il comparto legato al turismo ha subito un danno enorme.

Identificare un’unica percentuale di contrazione del fatturato, una tantum per tutte le categorie, non corrisponde a quella che effettivamente è la situazione economica del paese”.

Qualche perplessità ha destato anche l’affermazione del segretario Pedini Amati secondo la quale gli ultimi tre mesi dell’anno, per bar e ristoranti sono addirittura andati meglio degli stessi mesi dell’anno precedente.

“Non si può poi limitare l’analisi solo a pochi mesi – rimarca però Monica Bollini – ma occorre considerare l’intero 2020. Se è vero che, dopo il lockdown, quando si è potuto ripartire, alcune attività hanno potuto vedere una ripresa anche per la volontà dei cittadini e clienti di uscire e riattivare la vita sociale nei luoghi di convivialità e di incontro, l’analisi va condotta, però, per l’intero anno e settore per settore, ma anche per singole attività. Per esempio bar e ristoranti stagionali, più legati all’afflusso turistico, hanno subito forti contrazioni, molto maggiori di attività che invece non sono legate alla stagionalità”, afferma la presidente dell’Osla che, così come le altre associazioni di categoria, ha il polso diretto della situazione economica. “San Marino va verso l’indebitamento, così come altri Stati. Noi dobbiamo stare attenti a che la ripartenza dell’economia avvenga prima della scadenza dei debiti che vengono contratti, altrimenti non risulterebbe possibile ripagarli. Per questo il debito ha senso se le risorse vengono impiegate per sostenere la ripartenza dell’economia. Non abbiamo molto tempo. Occorre aiutare l’economia per fare sì che le imprese tornino a fare fatturato, quindi gettito e incremento del Pil, altrimenti non riusciremo a ripagare il debito”.

Quindi “i ristori sono auspicabili -prosegue Monica Bollini – Ci rendiamo conto delle difficoltà di bilancio, ma è chiaro che le risorse che verranno reperite, in primis dovranno essere impiegate nella ripartenza economica. Un aspetto che deve essere ben chiaro alle Istituzioni e ci aspettiamo che questo ragionamento sia assolutamente condiviso. Senza gettito lo Stato non può garantire stato sociale, l’istruzione e tutti quei servizi e diritti che uno Stato deve garantire i cittadini”. Al momento, sui ristori, ancora non c’è stato un incontro del Governo con le categorie. “Ci attendiamo di essere convocati quando ci sarà la materiale disponibilità delle risorse e si deciderà come impiegarle”.

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