“Riteniamo davvero inappropriato e di cattivo gusto paragonare una normale dialettica politica, seppur accesa, alla violenza sulle donne”.
Lo affermano i commissari delle forze di maggioranza della Commissione Sanità, ossia Oscar Mina, Gian Carlo Venturini, Aida Maria Selva, Francesca Civerchia, Gloria Arcangeloni, Adele Tonnini, Emanuele Santi, Maria Luisa Berti, Giacomo Simoncini e Gaetano Troina, che replicano al gruppo di donne di Repubblica futura, “Brave!”, in seguito alla discussione avvenuta questa settimana a Palazzo Pubblico tra Miriam Farinelli, commissario di Rf, e Roberto Ciavatta, segretario di Stato per la Sanità.
“Il riferimento del segretario Ciavatta durante l’ultima seduta della Commissione Sanità, in merito all’approvvigionamento dei vaccini, è stato esaustivo, rendendosi disponibile e sollecitando i commissari a fare domande e propostela rappresentante di Repubblica futura non solo non ha colto l’occasione di sfruttare la sede istituzionale per ottenere ogni chiarimento rispetto alle tematiche sanitarie attuali non chiedendo nulla nè tantomeno avanzando proposte, ma ha depositato un ordine del giorno artatamente costruito e con riferimenti completamente falsi tanto da ricevere un solo voto favorevole, non cogliendo quindi nemmeno i voti dell’opposizione – si legge nel comunicato -. È in questo contesto che Ciavatta ha formalmente e doverosamente richiesto che fossero eliminate le parti offensive e infondate rispetto al suo operato e a quello della segreteria Sanità“.
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