Caso Titoli, Libera: “Serve andare fino in fondo con azioni concrete”

Caso Titoli, Libera: “Serve andare fino in fondo con azioni concrete”

Caso Titoli, Libera: “Serve andare fino in fondo con azioni concrete”

Bene l’opposizione al decreto, Libera l’aveva chiesto subito

Bene che il governo si sia opposto all’archiviazione sul caso Titoli.

Tale azione, da subito richiesta da Libera chiedendo anche un dibattito in merito in Consiglio Grande e Generale, si è resa necessaria vista la mole mediatica e giudiziaria correlata all’inchiesta del Commissario Morsiani che riguardava Banca Cis, istituto di credito che è stato prima commissariato e poi risolto nel 2019 con la legge sulle risoluzioni bancarie.

Ricordiamo la legge sulle risoluzioni bancarie

Questo provvedimento, proposto e voluto da Libera, ha consentito dopo più di 10 anni di far chiarezza edarginare certi interessi che da troppo tempo condizionavano abbondantemente la politica e non solo. Come emerso anche dalla relazione della commissione d’inchiesta. Inoltre si è iniziato a far pagare chi ha causato per primo il dissesto bancario (recuperati più di 60 milioni fra capitale sociale degli azionisti e falcidie su coloro che hanno causato il buco bancario di Cis) e sono state avviate le azioni di responsabilità dei manager bancari. Libera continua a pensare che a pagare gli errori del passato non possano essere sempre i cittadini ma che si debbano perseguire le reali responsabilità.

Non basta però: ora presa di distanze e restituzione del maltolto

Per questo chiediamo al governo:

-di prendere le distanze dal capogruppo Npr che sottoscriveva scritture private con Grandoni, come scritto nella relazione della Commissione d’inchiesta e che siede ancora in Consiglio Grande e Generale;

-di fare chiarezza sullo stato dell’arte delle azioni di responsabilità dei manager bancari Cis;

– di avviare un approfondimento tecnico per capire, rispetto alle indagini della procura italiana legate all’acquisto di mascherine intermediate dall’ex ad di Cis Guidi, quali azioni poter intraprendere per avviare percorsi di sequestro preventivo delle somme oggetto di contestazione allo stesso Guidi, il quale è rinviato a giudizio per il Caso Titoli, al fine di evitare che si possano disperdere le disponibilità su cui rivalersi in caso di illeciti;

-di poter discutere in Cgg del decreto Morsiani per poter svolgere tutte le valutazioni politiche del caso.

Libera, che per prima aveva sollevato queste proposte, attende coerenza e concretezza.

 

Libera

 

 

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