La Grotta di Canepa (San Marino) potrebbe aver regalato un’altra bella e inaspettata sorpresa.
La speleologa Pamela Romano, durante un’esplorazione effettuata in solitaria in questi giorni, avrebbe scoperto un’antica e piccola sorgente d’acqua sulfurea a circa 200 metri in linea d’aria dai mulini di Canepa.
In attesa di conferme dalle ricerche degli esperti in materia, lo speleologo sammarinese Fabio Bollini ci racconta, in esclusiva su Libertas, l’esplorazione condotta ed eseguita dalla collega.
L’ESPLORAZIONE – “Alcuni giorni fa, durante una battuta esterna esplorativa volta a ricercare nuove grotte nell’area intorno alla Grotta di Canepa, la speleologa Pamela Romano si è imbattuta casualmente in una singolare scoperta.
A circa 200 metri in linea d’aria dai vecchi mulini omonimi, e nascosta fra i rovi, ha rinvenuto un’antichissima sorgente sulfurea con annesso quella che dovrebbe essere un’antica vasca di raccolta in pietra.
La struttura, in parte sotto il fogliame e probabilmente in parte andata distrutta, riporta certamente alla luce un pezzo di storia sammarinese di cui sembra essersi persa ogni memoria
Quello che stupisce é come tale sorgente, così peculiare, possa essere caduta nel dimenticatoio. L’acqua che vi scaturisce ha una portata esigua (come quella di un paio di rubinetti aperti, per intenderci), ma assolutamente sufficiente a riempire in breve tempo una vasca di contenimento di medie dimensioni.
Al momento il flusso, che puzza fortemente di uovo marcio, si perde subito fra le rocce, in quanto l’antica opera di captazione è andata ormai distrutta. Sarebbe tuttavia auspicabile, e sicuramente di interesse comune, un ripristino di tale sito, reso oggi ancor più singolare per la sua vicinanza all’attuale percorso di trekking ‘Il cammino del Titano’“.
Articolo a cura di ANDREA LATTANZI
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