Vaccini russi per San Marino bloccati a Milano

Vaccini russi per San Marino bloccati a Milano

I vaccini russi destinati a San Marino bloccati alla dogana di Milano

Bloccati a Milano. La questione dei vaccini ha dell’inverosimile. Dopo non aver rispettato l’accordo dell’11 gennaio che prevede la fornitura a San Marino di una dose di Pfizer/Biontech e Moderna ogni 1700 dosi giunte in Italia, anche la speranza di poter accedere alla tecnologia sviluppata in Russia con lo Sputnik viene negata alla Repubblica di San Marino.

Le 7.500 dosi giunte passato ieri da Mosca a Milano con destinazione San Marino, sono state bloccate dalla dogana italiana con la motivazione che i vaccini non provenienti dall’Unione europea non hanno l’autorizzazione ad entrare sul territorio Ue.

Mentre la parte sammarinese era riuscita, grazie ad una buona azione diplomatica, ad ottenere la fornitura del prezioso farmaco, il Fondo Russo che ne detiene la gestione ha provveduto alla spedizione. Nulla da fare: la dogana italiana ha bloccato l’arrivo nella Repubblica di San Marino delle preziose dosi, nonostante la rassicurazione che queste sarebbero state usate solo nel momento in cui fossero arrivate le autorizzazione da parte dell’Ema e dell’agenzia del farmaco.

Un accanimento che relega la Repubblica a territorio italiano, quando si tratta di gestire relazioni con gli Stati esteri ed invece terra straniera quando si tratta di garantire una fornitura prevista dall’accordo sottoscritto con il Ministero della Sanità. Una miriade di scuse fra cui la più improbabile: Arcuri non era informato e non ha provveduto alla fornitura. E pensare che la nostra struttura sanitaria era già pronta alla somministrazione delle prime dosi almeno alle persone più a rischio. Una situazione che richiede un chiarimento a livello diplomatico affinché le ‘buone’ relazioni con lo Stato Italiano possano continuare ad essere tali.

Intanto il Fondo russo che gestisce i vaccini ha deciso per le 7,500 dosi comprate da San Marino, una nuova destinazione verso un Paese che ne ammette l’importazione. 

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