San Marino Bond, ratificato nella notte il decreto con il regolamento

San Marino Bond, ratificato nella notte il decreto con il regolamento

Dopo molte ore di discussioni, il Decreto n. 23 che contiene il regolamento per l’emissione dei San Marino Bond è stato ratificato nella notte tra sabato e domenica dal Consiglio Grande e Generale.

La norma, è stata ratificata esattamente come presentata dal Congresso di Stato. Su indicazione del Segretario di Stato per le Finanze Marco Gatti sono stati respinti tutti gli emendamenti presentati. “Questo decreto contiene il regolamento tecnico – ha detto in aula – indispensabile per chiudere i contratti con gli acquirenti del bond. Abbiamo tempi molto stretti e modificarlo vorrebbe dire rimettere in discussione tutto quanto. Si tratta dello scambio documentale che nessun Parlamento vede fare perché tutte le giurisdizioni sono regolate da dei Dipartimenti del Tesoro dove c’è una legge della contabilità dello Stato che delega tutte queste attività alla parte amministrativa”. A San Marino per il momento non è così anche se Gatti ha auspicato “una riforma completa della contabilità dello Stato e nell’ambito di quella revisione bisogna anche che introduciamo la gestione del debito e la gestione dei titoli di Stato”.

Una ‘ridigità’ che ha sollevato molte polemiche da parte dell’opposizione durante il dibattito. Anche dalla maggioranza è emerso qualche distinguo, in particolare sull’articolo 11 che spiega le modalità di utilizzo dei 340 milioni: “190 milioni di euro per progetti di sviluppo e per il rimborso del finanziamento sottoscritto con la società Cargill Financial Services International Inc.93,9 milioni di euro per il rimborso anticipato dei titoli di Stato zero coupon (inclusi i relativi interessi maturati) detenuti da Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, che applicherà tali proventi per il riassetto delle proprie passività; 55 milioni di euro per il rimborso del debito verso Banca Centrale della Repubblica di San Marino, al fine di aumentare la liquidità del sistema bancario sammarinese e rafforzare la capacità di Banca Centrale quale prestatore di ultima istanza”.  

In base agli accordi sottoscritti, la Repubblica di San Marino dovrà restituire a Cargill 150 milioni di euro più 4,5 di interessi: la somma destinata ai progetti di sviluppo si riduce dunque a circa 30 milioni di euro.

 

A questo proposito in serata Rete e Domani Motus Liberi hanno presentato un ordine del giorno da un lato per impegnare il governo ad usare il debito per progetti di sviluppo, e dall’altro per consentire anche alle banche sammarinesi di poter acquistare i bond. È seguita una lunga sosta in cui le forze di maggioranza si sono riunite per trovare una mediazione.

Ne è scaturito un odg, poi approvato, in cui si dà mandato al Governo di proseguire con la definizione di un “piano coordinato volto al rilancio del Paese” con “particolare riferimento alle riforme strutturali di cui necessita il paese”. Si indicano espressamente gli “investimenti in infrastrutture interne” e le “attività già presenti in territorio e ai nuovi settori di sviluppo”.

Inoltre il Congresso dovrà sottoporre “al comparto bancario nazionale e ad ogni soggetto che ne abbia titolo l’opportunità di acquistare una quota rilevante degli strumenti obbligazionari immessi sul mercato internazionale dei capitali”.

Infine viene previsto “un confronto periodico” in Commissione consiliare Finanze sulla gestione del debito e “sull’impiego delle risorse provenienti dall’accensione del prestito”.

 

Ecco l’odg della maggioranza approvato nella notte dal Consiglio

 

Bocciato invece l’ordine del giorno presentato da Libera in cui si chiedeva un impegno preciso al Segretario alle Finanze di rendicontazione periodica dell’utilizzo debito pubblico presso la Commissione Finanze; la predisposizione di un piano degli investimenti per lo sviluppo e il rilancio economico della Repubblica attraverso un confronto con le forze politiche presenti in Consiglio Grande e Generale, e le parti sociali ed economiche; di restituire integralmente il prestito ponte sottoscritto con la Cargill Financial attraverso l’istituzione di un fondo segregato e fruttifero di 150 milioni di euro

Verso l’1 di notte è arrivata quindi la ratifica del Decreto n. 23 a maggioranza. I Capitani Reggenti hanno poi sospeso la seduta che riprenderà lunedì con la chiusura del comma Comunicazioni rimasto aperto da sabato mattina e la nomina del nuovo dirigente dell’Authority sanitaria.

—-

Caro lettore, Libertas mai come ora svolge un servizio pubblico importante per tutta la comunità. Se apprezzi il nostro lavoro, da 20 anni per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per aiutarci in questo momento straordinario. 
 
Anche un caffè alla settimana per noi può fare la differenza.
 
Puoi usare Paypal cliccando qui: paypal.me/libertas20
 
oppure facendo un bonifico con causale DONAZIONE all’IBAN intestato a Libertas:
 
SM78R0606709802000020148782


Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy