Ciavatta: “Situazione sanitaria grave”. Approvato emendamento sullo Sputnik
È proseguita anche ieri la sessione parlamentare, con la discussione sulla ratifica del decreto numero 22 sul piano sanitario. Ciavatta lancia all’Aula l’allarme: “Siamo in una condizione estremamente grave. Le regioni limitrofe sono tornate in zona arancione e c’è il rischio si apprestino ad avvicinarsi in zona rossa, noi abbiamo un aumento evidente della variante inglese e la situazione potrebbe diventare esplosiva nelle prossime settimane”. Sulla situazione vaccini Ciavatta spiega che “l’Italia è stata estremamente collaborativa, in poche ore abbiamo sottoscritto accordi, ma quando poi la palla passa alle case a farmaceutiche che non riescono a garantire la produzione mondiale, il livello di priorità di un Paese che chiede 10mila dosi non è elevato. Non siamo al centro del mondo. Altri canali possiamo percorrerli ma nel momento in cui abbiamo dimostrato di aver percorso tutte le strade con i Paesi limitrofi”. (…)
Il decreto viene ratificato con gli emendamenti del governo, ma il dibattito che ne scaturisce mette in evidenza timori, anche in maggioranza. Legittime, per Iro Belluzzi, le perplessità dell’opposizione. “C’è il rischio di acquistare prodotti non sperimentati nel contesto geografico in cui siamo inseriti. Sarebbe opportuna – dice – qualche verifica in più”. “Ogni ente utilizza suoi criteri e procedure – afferma Nicola Renzi -. Ci sarà un motivo se finora abbiamo scelto Aifa ed Ema?”. Per Giacomo Simoncini la nostra farmacia va regolamentata, ma l’Authority non ha questi compiti. Il tema è più che mai delicato, e a chi accusa il governo di giocare con la salute dei cittadini, “la politica – risponde Elena Tonnini – non si sta sostituendo a percorsi autorizzativi di enti regolatori, non siamo qui a dire che farmaci importare”. (…)
Articolo tratto da La Serenissima
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