San Marino. “Una sinergia pubblico-privato per migliorare il trasporto locale”

San Marino. “Una sinergia pubblico-privato per migliorare il trasporto locale”

“Il trasporto pubblico è un tema centrale se si parla di mobilità sostenibile a cui a San Marino si presta scarso interesse. E’ a mio parere invece un argomento che meriterebbe una attenta riflessione. Il settore, per la parte privata, negli ultimi anni è molto cambiato. Concentrazioni di aziende, nuove esigenze di mobilità, imprenditori sammarinesi protagonisti di progetti rilevanti nel campo della mobilità di persone nei territori italiani a noi limitrofi, cambiamenti tecnologici sono aspetti nuovi con cui chi opera nel settore si confronta tutti i giorni”.

A scriverlo è l’ex Segretario di Stato Marco Podeschi. “La parte pubblica è rimasta in una sostanziale staticità in cui unici fatti di rilievo sono stati nella legislatura 2012-2016 il passaggio della gestione dei trasporti AASS (ATI e funivia) nella pubblica amministrazione (Ufficio Registro Automezzi), e il ritorno legislatura 2016 – 2019 della gestione all’AASS che sostiene per legge gli oneri del trasporto scolastico interno.

Riportare in AASS i trasporti doveva essere il primo tassello di una generale riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico per migliorarne l’efficienza e dare un servizio a chi oggi per l’articolazione dell’orario è impossibilitato a utilizzare autobus per muoversi in territorio.

Ma quanto costa allo stato il settore? Alcuni dati dal bilancio preventivo AASS 2021: autotrasporti pubblici e dello stato costi 4.323.000 euro – ricavi 70.000 euro – perdita 4.253.000, servizio funivia costi 920.000 euro – ricavi 780.000 – perdita 140.000. Tutto il settore traporti AASS (ATI e funivia) ha ricavi per 850.000 euro a fronte di costi per 5.243.000 euro. Nei costi sono inclusi 2.100.000 euro oneri trasporto automezzi privati (trasporto scolastico interno).

Numeri imponenti se considerati in ottica pluriennale su cui sarebbe auspicabile varare delle nuove politiche.

Non potendo intervenire sull’articolazione del trasporto scolastico in ragione del numero di plessi presenti e dei limiti di alcuni di essi (Scuola Secondaria Superiore non ha la palestra), e considerando che il trasporto scolastico è di fatto gratuito per legge ci sono però punti in cui si potrebbe intervenire.

Il biglietto: un unico titolo di viaggio a tempo acquistabile on line o con app dedicate da per accedere a tutti i mezzi di trasporto pubblico superando il pagamento a corsa o i biglietti diversi per mezzi diversi.

L’articolazione degli orari e delle corse: nei festivi e serali non ci sono autobus un ostacolo alla diffusione del mezzo di trasporto fra gli studenti che sono costretti a utilizzare un mezzo proprio o quello dei genitori per spostarsi in territorio. Gli stessi orari e articolazione delle corse seguono un modello superato in cui si potrebbero attivare sinergie con i trasporti già svolti da operatori privati nella direttrice San Marino Rimini o con il servizio funivia operativo da sempre in modalità stand alone.

Le sinergie con il settore privato: oggi ci sono parti del trasporto scolastico svolte da operatori privati che hanno acquistato automezzi specifici (scuolabus) utilizzabili sono per il trasporto nel territorio nazionale che potrebbero essere svolti dal settore pubblico, si potrebbero attivare delle sinergie sulle linee interne con operatori privati e integrando il servizio di trasporti anche con il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese e le federazioni affiliate che spesso organizzano trasporti interni per i propri atleti.

L’idea semplice ma ambiziosa è aumentare il grado di utilizzo degli automezzi eliminando doppioni e riducendo i costi per lo Stato.

Sarebbe in questo senso auspicabile un piano nazionale dei trasporti, evoluto, adeguato alle esigenze della collettività, flessibile rispetto all’utenza e sostenibile dal punto di vista economico, sviluppato da tutti gli stakeolder pubblici e privati.

Se il governo e gli operatori del settore, AASS e imprese private riuscissero a avviare un progetto del genere sarebbe un elemento positivo per rendere incisive le politiche per la mobilità sostenibile, riducendo costi, inquinamento e traffico e offrendo ai cittadini una concreta opzione all’utilizzo del veicolo privato di proprietà”.

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