“Per noi è prioritario risolvere la campagna vaccinale interna, e allo stato attuale non abbiamo, né rispetto allo Sputnik né agli altri vaccini, la disponibilità per vendere a nessuno”.
Lo dice Luca Beccari, segretario di Stato per gli Affari Esteri, in un’intervista concessa a “Milano Finanza”, noto quotidiano italiano incentrato sul settore economico-finanziario.
“San Marino ha individuato come strategia prioritaria quella di un canale di collaborazione con l’Italia che permane di ovviare al fatto che il Paese non può accedere al sistema di approvvigionamento come Stato membro dell’Ue – spiega l’inquilino di Palazzo Begni -. Quindi noi acquistiamo fino a 25mila trattamenti attraverso l’Italia, che fa da mediatore all’acquisto. Questa procedura dovrebbe garantirci il fabbisogno interno, ma ha richiesto molto tempo, e quindi ritardi nell’avvio della campagna. Per questo motivo abbiamo esplorato altre soluzioni, tra cui lo Sputnik V, che aveva un ottimo feedback in termini di qualità”.
“Abbiamo ordinato 7.500 trattamenti che servono per il nostro fabbisogno. La notizia ha suscitato l’interesse di molti, ma deve essere chiaro che la vaccinazione è seguita dal sistema sanitario sammarinese, che ha sue regole e protocolli, diversi da quelli italiani. Siamo aperti però a collaborare con le realtà limitrofe tramite accordi di cooperazione tra sistemi sanitari”, riferisce sempre Beccari su vaccini anti-Covid presi dalla Russia e possibili accordi sanitari con l’Italia.
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