San Marino. “Prenotazioni vaccini, disservizio. “Ecco perché è legittimo lamentarsi”

San Marino. “Prenotazioni vaccini, disservizio. “Ecco perché è legittimo lamentarsi”

L’Informazione di San Marino: 

“Siamo gli ultimi ad iniziare la campagna vaccinale”, ha detto qualche giorno fa il direttore generale dell’Iss, Alessandra Bruschi. E tutti ad applaudire perché è arrivato lo Sputnik. Ora, passi che fare di necessità virtù esprimendo soddisfazione di essere arrivati ultimi, rientra nello spirito di autoconservazione della specie, ma a fronte di un accordo arrivato l’11 gennaio – circa 20 giorni dopo l’inizio della campagna vaccinale in Italia – si è iniziata una campagna di vaccinazioni due mesi dopo il resto d’Europa, circostanza che, più che soddisfazione, avrebbe dovuto imporre una seria meditazione su eventuali dimissioni. Pretendere però che di fronte al dilettantismo e disservizio organizzativo i cittadini non si lamentino, è francamente troppo.

Due mesi di tempo per organizzare un servizio efficiente per le prenotazioni ci sono stati. E non è che ci si può giustificare affermando “eh vabbé, ma avete chiamato in più di 2000 in mezz’ora per forza le linee sono intasate”, giusto per dare la colpa agli utenti di una inefficienza dell’amministrazione. Pretendere che si taccia di fronte ad un evidente disservizio, liquidando le parole di chi lo fa notare come “Ci si lamenta sempre!” o “Si fa sempre polemica!”, è persino offensivo verso quella popolazione che, tra l’altro, viene invitata a vaccinarsi. Ecco, allora, che per capire bisogna stare ai fatti. Perché poi i più spregiudicati e irascibili, che si lamentano pubblicamente o magari chiamano il Segretario di Stato o l’amico medico, la prenotazione riescono a prenderla anche prima degli altri. I più miti e pazienti, che aspettano e aspettano.  

I fatti, per molti o per qualcuno non importa, sono questi: “Mio babbo ha 81 anni. Da venerdì mi metto al telefono per prenotare la vaccinazione. Scarico pure l’applicazione auto-redial, per chiamare pressoché di continuo visto che è sempre occupato. Alla sera, alle 16, non sono ancora riuscito a prendere la linea. San marino Rtv strombazza la notizia dell’Iss secondo la quale è stato predisposto un sistema di prenotazione on-line. Bene, ci vado, prenoto e mi arriva una mail che mi dà un numero di prenotazione e mi dice che sarò contattato per l’appuntamento entro 4 giorni. C’è poi un link che permette di vedere a che punto è la prenotazione. Mi metto buono e aspetto, come si addice ad ogni cittadino che non vuole fare prevaricazioni. Ho fatto la prenotazione on-line, non vado ad intasare linee che devono restare libere per chi non vi ha ancora provveduto. Ad oggi (quarto giorno lavorativo) ancora niente. Nessuna risposta. Il link dice ‘la richiesta non è stata evasa’. Decido di informarmi meglio il giorno successivo, il quinto. Arriva mio babbo a casa mia, alle 12, che mi dice che mia cugina – sua nipote – si è messa al telefono, dopo ore è riuscita a prendere la linea, ha parlato con un operatore, questi gli ha detto che le prenotazioni on-line ‘non valgono più’ e dà appuntamento a mia mamma per domani. Nessuna mail mi è arrivata per dire che quella prenotazione non era più valida, né sull’informazione locale mi risulta essere uscito un primo avviso”. 

E’ troppo chiedere che razza di servizio è questo? O c’è qualcuno che si alza e dice “ma cosa avete da lamentarvi? L’appuntamento l’avete pure avuto!”. A beh, allora.

Proviamo a mettere però a confronto questo servizio, ad esempio, con quello delle vicine Marche.

Devo prenotare per mio suocero ottantenne. Accedo al sito indicato. Prenotazione in due minuti, tre a dire molto, via internet tramite numero di tessera sanitaria. Mi viene subito rilasciato un foglio che stampo con ‘QrCode’, data e ora della prenotazione. Mi viene inviato tramite e-mail dall’Ausl di competenza la documentazione da compilare con assensi vari per privacy ed eventuali allergie o patologie. Ci presentiamo sul posto previsto per la vaccinazione nel giorno e all’ora indicata. Sotto apposito lettore passiamo il QrCode per la scansione. Consegniamo la documentazione già compilata e ci aiutano a completare le parti che avevamo lasciato in bianco. Vaccino fatto. Prenotazione automatica della seconda dose. Arrivederci e grazie”.

Popolazione di San Marino: 32mila abitanti circa. Popolazione delle Marche: 1,5 milioni di abitanti circa. Allora, qualcuno ancora ha il coraggio di dire che chi fa notare questo disservizio a San Marino – perché questo è, altro che siamo tutti soddisfatti e contenti – è uno che si lamenta senza motivo? E non è che perché i vaccini sono arrivati e qualcuno ha avuto la sua dose, il problema si sublima e l’avere gestito malamente le cose diventa un titolo di merito. Meglio non accantonarla la critica, per fare meglio la prossima volta o perché chi troppo bene non ha fatto ne prenda atto e, in caso, ceda il passo.

Dubbi sul sistema di prenotazione online per i vaccini

Se il telefono è sempre occupato, il sistema di prenotazioni online non sembra funzionare molto meglio, come dimostrano varie testimonianze su Facebook: “Da venerdì non ho ancora ottenuto la prenotazione per la vaccina- zione di mia madre di 92 anni. Il telefono è sempre occupato, al massimo c’è una voce gentile che dice: ‘Questo è l’Iss, per prenotare vaccinazione, grazie di aver chiamato’. E chiude la comunicazione. La prenotazione online è stata registrata, ma non ho ancora ottenuto la data in cui mia madre si potrà vaccinare”.

Preoccupante la spiegazione data in un commento: “La prenotazione online non è supportata da un programma. Se lo fosse, l’allocazione di data e ora sarebbe istantanea. Invece penso che ogni richiesta online sia processata a mano. Assumendo che, tra pause e altro, una persona invii 30 conferme all’ora, parliamo di 240 conferme al giorno per ogni persona dedicata a tempo pieno solo a questo lavoro. Non so quante persone ci siano. Visto inoltre che sabato e domenica questo lavoro non lo fanno (han- no risposto a domanda diretta che per attesa di 4 giorni per la consegna della data intendono 4 giorni lavorativi), prima di smaltire 4000 domande passano minimo due settimane”.

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