San Marino. Licei Karis a lezione di educazione finanziaria con “My Mind My Investment”

San Marino. Licei Karis a lezione di educazione finanziaria con “My Mind My Investment”

Educazione finanziaria e finanza comportamentale entrano nelle scuole pubbliche paritarie Karis grazie all’evento promosso e realizzato da “My Mind My Investment”.

Lo comunicano in una nota congiunta la Fondazione Karis e “My Mind My Investment – Associazione Nazionale Professionisti esperti nella gestione dell’approccio e del comportamento degli investitori”.

Spread, Recovery Plan, Next Generation Ue e ‘debito buono e debito cattivo’ sono termini, sigle ed espressioni entrate nel linguaggio collettivo – riporta il comunicato -. Il tema è capire come queste espressioni siano percepite e comprese dalle persone. Soprattutto dai giovani. Offrire a 100 tra ragazze e ragazzi delle classi quarte e quinte dei Licei Linguistico e Scientifico e della quinta del Classico delle scuole pubbliche paritarie Karis, elementi base di conoscenza del mondo finanziario e dei suoi strumenti, è l’obiettivo dell’incontro (on line) in programma domani (24 marzo), promosso e realizzato da “My Mind My Investment – Associazione Nazionale Professionisti esperti nella gestione dell’approccio e del comportamento degli investitori“.

Appuntamento, questo, “inserito nel programma della settimana europea ‘Global money week’ (Gmw) dell’Ocse sul tema ‘Prendetevi cura di voi, prendetevi cura dei vostri soldi!’“. 

Protagonisti dell’incontro, “L’educazione finanziaria a scuola – pillole d’educazione finanziaria”, tre relatori: Stefano Fabbri, commercialista partner Studi Skema e presidente My Mind My InvestmentFranco Bulgarini, presidente 9dots, società di formazione alla finanza comportamentale, e Claudio Botteghi, tutor economia Unibo e vicepresidente My Mind My Investment.
A loro “il compito di fornire informazioni e nozioni sul funzionamento dei mercati finanziari, sulle dinamiche che regolano l’operatività degli istituti bancari e sul mondo della consulenza finanziaria“.
Nozioni ritenute “necessarie a una corretta conoscenza di meccanismi che coinvolgono già oggi la vita di ogni studente: l’apertura di un conto bancario o l’utilizzo della moneta elettronica, fino alla gestione del proprio risparmio”.
Infatti, “il 35% degli studenti italiani di 15 anni è titolare di un conto corrente e il 37% di una carta prepagata (indagine europea Pisa di Ocse), e nell’ultima rilevazione del maggio dello scorso anno i quindicenni italiani hanno scarse capacità nel gestire i soldi: 1 su 5 non sa proprio come si fa; il punteggio medio in cui si collocano i nostri giovani è infatti di 476 punti, inferiore a quello della media Ocse, che si colloca invece a 505 punti”.  

E, proprio per misurare e valutare le competenze dei giovani sul mondo della finanza, in apertura dell’incontro “sarà somministrato agli studenti un questionario, strumento costituito da 13 domande chiuse, mirato a identificare il livello di alfabetizzazione economico/finanziaria dei ragazzi“.
Il questionario “sarà nuovamente sottoposto agli studenti a distanza di 20/30 giorni in modo da misurarne impatto e efficacia“. Contestualmente, i ragazzi “saranno chiamati a svolgere un breve tema su questi argomenti“. I tre migliori componimenti “saranno premiati con buoni acquisto per liberi del valore di 100 euro ognuno“.  

Il progetto “è curato nell’analisi delle risposte e della loro valutazione statistica dal presidente del comitato scientifico di ‘My Mind My Investment’, Enrico Maria Cervellati, professore di economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia

 

Dichiarazioni: 

Oggi il ruolo del commercialista è cambiato. Cambiamento reso ormai irreversibile da quanto accaduto negli ultimi 12 mesi. Dobbiamo lasciarci alle spalle l’immagine del commercialista come mero custode di gestioni fiscali o contabili. Oggi nel mio studio riminese ci occupiamo di procedure gestionali, acquisizioni e merger nazionali e internazionali, creazione di business plane e da molti anni siamo entrati anche nel campo dell’assistenza agli investitori e risparmiatori. La nostra associazione senza fini di lucro, My Mind My Investment, ritiene essenziale allargare la conoscenza dei temi finanziari, anche e soprattutto dei giovani. Non è materia solo di specialisti. Il mondo cha abbiamo di fronte chiede a tutti di avere competenze e saperi di base in questo campo. I commercialisti possono e devono offrire il loro contributo a alla crescita della cultura economica e finanziaria della collettività, per cercare di rendere le persone consapevoli quando si approcciano a questo settore. Siamo lieti che le scuole Karis abbiano condiviso con noi la necessità di fare entrare nell’offerta formativa dei loro licei anche questi argomenti“.

Stefano Fabbri, commercialista partner Studi Skema e presidente “My Mind My Investment” 

La nostra scuola vive dentro la realtà, dentro le circostanze sempre nuove e diverse che ci mette di fronte. Oggi la sfida educativa è allargare anche a nuovi temi la nostra proposta di formazione. Da un mese abbiamo avviati laboratori dedicati a guidare gli studenti all’incontro con il data management, con l’infinito universo dei dati on line, alla valutazione e la selezione delle informazioni attendibili e all’individuazione ed esclusione di quelle non attendibili. Un percorso realizzato grazie a partecipazione intervento di due realtà formative no-profit: Data management association international (Dama) e Fit Academy. Domani allarghiamo la nostra proposta anche alla finanza grazie alla proposta di ‘My Mind My Investment’. Temi di cui gli studenti devono essere consapevoli e su cui devono essere informati, per l’importanza che assumeranno non solo nel loro futuro percorso professionale ma anche di quello della corretta gestione delle loro risorse economiche, sia personali sia familiariLo scopo dei nostri licei è dare agli studenti tutti gli strumenti utili per affrontare le future scelte, a partire da quella universitaria. Per questo, proponiamo continuamente durante l’anno scolastico percorsi di approfondimento o di primo approccio a materie non comprese nel normale percorso di studi“.

Paolo Valentini, direttore scolastico di Fondazione Karis 

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