San Marino. Rete: “Ex Beccari, disinnescata una bomba ad orologeria”

San Marino. Rete: “Ex Beccari, disinnescata una bomba ad orologeria”

“Dall’inizio della legislatura, con le enormi difficoltà dettate della peggiore emergenza sanitaria degli ultimi cento anni, il Movimento RETE ha dovuto affrontare le problematiche, retaggio di anni di malgoverno, acuite sicuramente dalla disastrosa amministrazione di Adesso.sm. Problematiche ormai degenerate per le quali sarà necessario cambiare approccio e visione, se si vuole trovare soluzione”.

E’ quanto afferma il Movimento Rete in un comunicato stampa. “È indispensabile creare una prospettiva a lungo termine e la politica deve avere la volontà di perseguire progetti che dovranno andare al di là delle singole legislature; la politica deve oggi dimostrare quel senso dello Stato che finora mai è stato dimostrato.

In tal senso, RETE sta cercando di dare il proprio contributo in diversi ambiti, dalla Giustizia alla Sanità, dalla semplice trasparenza a presidio delle richieste clientelari alla lotta all’evasione fiscale, dalla semplificazione burocratica alla difesa dell’ambiente.

In merito a quest’ultimo tema, argomento sempre ampiamente trattato da RETE, si è alacremente lavorato per trovare una soluzione urgente al deposito abusivo della ex ditta Beccari S.r.l., una vera e propria “bomba ad orologeria”. Un lavoro che ha portato alla partenza dei lavori di smaltimento del sito e all’azione penale che il Congresso di Stato ha indetto nei confronti dei responsabili.

Al tempo stesso, si sono create le condizioni normative affinché tali abusi non accadano più, prevedendo nuove responsabilità per le aziende e tutele per lo Stato. In questi mesi si è lavorato unicamente su dati e documenti ricevuti, senza clamore e senza sosta ottenendo grandi risultati ed evitando proclami inutili; nonostante il clima da fake news e lezioncine da social da parte di chi queste condizioni le ha create.

Oggi, finalmente, si è stabilito per legge il divieto di scarico delle acque industriali nei fiumi, si è provveduto a riorganizzare la struttura del Dipartimento Territorio per renderla più efficace anche in virtù delle nuove disposizioni del Codice Ambientale, si è ripristinato il divieto d’importazione dei rifiuti in Repubblica, che il governo scorso aveva eliminato in sordina durante l’assestamento di bilancio 2017.

Qualcuno svilisce e minimizza il lavoro svolto, qualcuno lo liquida definendolo “quattro norme in croce”, qualcuno che di quel governo era attore protagonista; certamente resta ancora tanto da fare, moltissimo è l’impegno richiesto in difesa del vulnerabile ecosistema ma RETE continua ad impegnarsi senza sosta con lo scopo di lasciare, a fine legislatura, una situazione migliore rispetto a quella ereditata”.

Caro lettore, Libertas mai come ora svolge un servizio pubblico importante per tutta la comunità. Se apprezzi il nostro lavoro, da 20 anni per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per aiutarci in questo momento straordinario. 
 
Anche un caffè alla settimana per noi può fare la differenza.
 
Puoi usare Paypal cliccando qui:
 
 
oppure facendo un bonifico con causale DONAZIONE all’IBAN intestato a Libertas:
 
SM78R0606709802000020148782
Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy