Il ‘Festino’ di San Marino su il Fatto Quotidiano

Il ‘Festino’ di San Marino su il Fatto Quotidiano

I gendarmi hanno preso nomi, redatto i verbali. Ora, fanno sapere, dovranno valutare se procedere

“Il fatto più grave è che a violare la legge siano stati rappresentanti delle istituzioni”, dice Matteo Ciacci, segretario di Libera (sinistra), principale partito di opposizione, che ha subito presentato una interpellanza al governo

Il Fatto Quotidiano, NATASCIA RONCHETTI: Politici di S.Marino: prima il lockdown e poi i festini

A San Marino i vincoli imposti dalle leggi non sono uguali per tutti. O meglio: chi le leggi le presenta e le fa approvare può (allegramente) trasgredirle. Anche quando riguardano le misure restrittive imposte dalla pandemia. E in effetti erano tutti molto allegri – tanti persino ubriachi, qualcuno senza mascherina – gli esponenti politici della maggioranza di governo del Titano che il 1° aprile sono stati pizzicati dalla gendarmeria mentre festeggiavano l’elezione di uno dei due capitani reggenti (l’equivalente del nostro presidente della Repubblica): il democristiano Giancarlo Venturini che guiderà il Paese per sei mesi insieme all’altro eletto, Marco Nicolini, del movimento Rete.
C’erano numerosi membri del Consiglio grande e generale (il parlamento sammarinese), un segretario di Stato (che è come un nostro ministro) e persino dirigenti della sanità. Circa una settantina di persone hanno partecipato al festino che si svolgeva nel retrobottega di un negozio, una coda dei festeggiamenti iniziati con il tradizionale pranzo per l’investitura dei due capi di Stato. C’è chi ha persino postato su Facebook delle foto di quella adunata con gli immancabili calici di vino in mano – foto poi cancellate – con la scritta “Dimmi che rumore fa la felicità”. Quando sono arrivati i gendarmi, avvisati dai cittadini che dalle case vicine stavano assistendo a quell’andirivieni e all’assembramento, ne hanno trovati sei. Gli altri se l’erano già squagliata. Tutti membri di quella stessa maggioranza – guidata dalla Democrazia cristiana: qui esiste ancora ed è un partito molto radicato – che ha approvato il coprifuoco alle ore 20, la chiusura degli esercizi pubblici e dei negozi alle 18, il divieto di assembramenti e lo stop alle feste. (…)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy