San Marino. “Festino”: “Il governo fa quadrato”

San Marino. “Festino”: “Il governo fa quadrato”

La Serenissima. Il governo fa quadrato: al momento non si dimette nessuno

Nessuno si dimetterà, ma proprio nessuno”. È questo il messaggio emerso prevalentemente all’interno della maggioranza di governo, pur con vari distinguo, Motus Liberi su tutti.

LA RABBIA DEI CITTADINI Ma nemmeno il segretario Teodoro Lonfernini riesce a difendere il festino di via Gino Giacomini: nei suoi ultimi due interventi su Facebook, oltre a un attacco alle opposizioni e alla stampa, chiede di concentrarsi su questioni più importanti, mentre tantissimi cittadini hanno replicato particolarmente scocciati: “…non puoi minimizzare… un segretario di Stato, il dirigente sanitario, vari consiglieri e Sua Eccellenza hanno compiuto un atto dove hanno coscientemente contravvenuto a precise disposizioni sanitarie, da loro stessi emanate” oppure “… non siete al governo per fare il vostro comodo… l’ipocrisia e l’ignoranza nel volerne uscire puliti come sempre…”. Il sentimento dei cittadini sammarinesi quindi non pare volersi placare rispetto ai fatti avvenuti il 1° aprile, non prima almeno che vengano evidenziate le responsabilità personali dei politici presenti, chiamati a gran voce a un passo indietro.

IN ATTESA. Rete e Dc non sono ancora intervenute in via ufficiale. I primi, nonostante i fortissimi nervosismi interni descritti ieri e la delicata posizione occupata da Ciavatta (che ha confermato la sua presenza al festino insieme a Spagni, Arcangeloni e Giannoni), non intendono diventare capro espriatorio di questo episodio increscioso. Il consigliere Daniela Giannoni vede la sua posizione all’interno di Unione Donne Sammarinesi in particolare difficoltà anche per via di una mancata trasparenza proprio sulle vicende in oggetto. Dalla DC, invece, tutto tace, anche per via dei soggetti coinvolti. Si attende la Direzione per esprimersi pubblicamente.

LA NOTA. Il Congresso di Stato ha deciso invece di intervenire con un nuovo comunicato, giudicando “inopportuna l’iniziativa”, e “invita a ricondurre gli eventi del 1° aprile nel giusto alveo, rimandando alle forze dell’ordine ogni valutazione in merito all’applicazione di eventuali sanzioni. La vicenda dei noti eventi di Via Gino Giacomini, si dipana su due differenti piani di valutazione: il primo, di carattere prettamente amministrativo, non può che essere in carico alle forze dell’ordine, che sono intervenute per accertare eventuali violazioni alle norme anticovid e che agiranno in piena autonomia in base ad elementi concreti e non ricostruzioni di parte. In base ai controlli ordinari svolti dalla milizia, i presenti mantenevano le opportune distanze, erano muniti di mascherine e non sono stati ravvisati comportamenti in contrasto con le norme COVID. In serata è intervenuta la Gendarmeria, su segnalazione, rilevando una diversa situazione. Ha rinvenuto e identificato sei persone e sta valutando l’applicazione di eventuali sanzioni per violazione delle norme relative agli assembramenti.

Diverso è il secondo piano, squisitamente politico, nell’ambito del quale possono eventualmente essere svolte riflessioni in merito alla presenza, nelle due distinte fasi della vicenda, di alcuni rappresentanti istituzionali. Ciò non toglie che nei giorni scorsi si sono susseguite voci non corrette e talvolta distorte che hanno trasformato un evento sicuramente inopportuno in un “festino”, contrariamente a quello che appare essere concretamente avvenuto. Certamente, l’attuale vigenza di misure restrittive e il richiamo al rispetto delle stesse, avrebbe sconsigliato in ogni caso, al di là della reale violazione delle norme, tale iniziativa.

Occorre, tuttavia, riportare gli eventi nel giusto alveo senza esasperare un clima già di per sé difficile per tutti”. Di certo ci si atterrà ai fatti, quindi squisitamente alle responsabilità personali sanzionate amministrativamente, perciò occorrerà leggere attentamente il verbale della Gendarmeria, con i sei (Berti Gian Nicola, Berti Gian Marco, Gloria Arcangeloni, Alberto Spagni, Fabio Bernardi) segnalati dalla forza di polizia.

I cittadini, secondo gli umori emersi in questi giorni nei tantissimi commenti sui social, chiedono però una presa di posizione più rigorosa.

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