Il partito di maggioranza “ritiene sconveniente gettare il paese nel caos” anche se la presenza dei tre esponenti e di Ciavatta è stata giudicata “inopportuna e sbagliata”
La Serenissima I fatti di via Giacomini
Tanto rumore per nulla. Così si potrebbe dire, al momento, la vicenda del primo aprile. Il Consiglio direttivo e l’Assemblea di Rete infatti hanno giudicato la presenza di tre Consiglieri di Rete e del Segretario di Stato alla Sanità all’ormai arcinoto ‘festino’, “a prescindere dalla durata della permanenza, inopportuna e sbagliata”. (…)
“I rappresentanti della Politica e delle Istituzioni, anch’essi umani con proprie vite, famiglie e soggetti ad errori, non possono venire meno al senso di responsabilità e di rispetto, soprattutto nel momento in cui su di essi pende l’onere di prendere decisioni, complicatissime, atte a limitare i contagi e a preservare la salute pubblica”, fa sapere Rete nella propria nota.
Articolo tratto da La Serenissima