1933: il “nefando complotto” alla sicurezza interna / 10
Le indagini italiane, le incongruenze, il processo e le sentenze a San Marino, il destino dei protagonisti, la tragica morte di Antonio Canepa
DANIELE CESARETTI. Dopo l’arresto a San Marino dei due giovani cospiratori palermitani (Luigi Canepa e Luigi Attinelli) avvenuto il 14 giugno 1933 e quello dei restanti in Sicilia (una quindicina, fra cui l’ideatore Antonio Canepa), le indagini condotte nei rispettivi paesi portarono a sviluppi contrastanti piuttosto che convergenti. Come si è visto nelle precedenti puntate, parecchi fatti non quadravano. Già la drammatizzazione della cronaca riportata il 25 giugno da “Il Popolo Sammarinese”, appena dieci giorni dopo l’arresto dei due palermitani, sottintendeva una macchinazione preordinata che saltava già a conclusioni quando invece le indagini avrebbero dovuto essere ancora in pieno corso e – come si dice ai tempi nostri – tenute coperte dal massimo riserbo. (…)
Tratto da L’informazione di San Marino
——