San Marino.. Matteo Ciacci: “Libera non entrerà mai in questo governo

San Marino.. Matteo Ciacci: “Libera non entrerà mai in questo governo

Matteo Ciacci: “Libera non entrerà mai in questo governo che ha perso totalmente credibilità”

Il segretario di Libera, Matteo Ciacci, affronta gli argomenti di più stretta attualità, critica duramente Rete e il governo, chiarisce che il suo partito “non andrà mai in maggioranza con questo esecutivo che ha perso totalmente credibilità” e chiede di puntare sul rilancio della medicina di base nella sanità, sul digitale e investimenti sostenibili per lo sviluppo del Paese.

Ciacci, c’è molto malumore rispetto a questo governo. Perché secondo lei? “Non avevamo grandi aspettative. Hanno fatto quello che serviva a chi ha creato questo esecutivo dopo il ballottino post elettorale: bloccare i processi, bloccare le azioni di responsabilità su Banca Cis, nascondere i grandi debitori delle banche e tentare di chiudere la bocca a chi analizza oggettivamente la situazione. Purtroppo la cittadinanza è stanca e ha capito l’antifona”.

In particolare il più criticato e’ il Movimento Rete: gli si reputa incoerenza. Che idea si è fatto? “Da Rete non sono sorpreso. Chi li conosce davvero sa che tutto quello che hanno fatto l’hanno messo in campo per avere potere fine a se stesso, finalmente la “truffa” è emersa. Nel 2012 sono nati per dar contro al sistema e ai privilegi della politica, oggi sono al governo con i più grandi responsabili dello sfascio del Paese e fanno i festini con loro a discapito dei sacrifici della cittadinanza. Ma sono il passato, noi dobbiamo guardare al futuro”.

Dopo i fatti di via Gino Giacomini, il suo partito ha definito questo governo “morto”. Che ruolo intende avere Libera in questo caso? “Libera, chiariamolo ancora un volta, non entrerà mai in questo governo che ha perso totalmente la sua credibilità dopo i fatti da lei menzionati. Le scuse sono state più ridicole dell’accaduto in sé. Libera sarà sempre opposizione a questa maggioranza clientelare, senza idee. Siamo per una politica diversa, onesta, che contrasti i poteri forti sul serio, come abbiamo fatto, e lavori per una prospettiva virtuosa per il Paese. Abbiamo fatto proposte in questa legislatura che, quando prese in considerazione, hanno generato positività: mi riferisco all’arrivo dello Sputnik in Repubblica e all’idea di integrare con la nostra campagna vaccinale lo studio dello Spallanzani. Ma questa maggioranza, attaccata alla poltrona, ascolta davvero poco”.

Che progetto immagina per San Marino? “Subito una proposta che può rilanciare al massimo la nostra immagine. Una volta terminata la campagna vaccinale per tutti i sammarinesi residenti e non, vorremmo avviare la vaccinazione gratuita almeno per i lavoratori frontalieri. Una proposta di civiltà, generosità e sicurezza che hanno sempre contraddistinto la Repubblica di San Marino”.  Dato che le dosi Pfizer non saranno disponibili nella quantità necessaria e considerato che l’Ema approverà Sputnik a breve, consideriamo che il vaccino verrà prodotto anche in Germania e la Germania anticipa sempre le decisioni europee, credo che sarebbe importante, per accreditare anche ciò che è stato fatto sui residenti, offrire Sputnik ai frontalieri e anche ai sammarinesi che vivono in Italia e non si sono ancora potuti vaccinare”.

Libera ha annunciato una sua ulteriore iniziativa di carattere programmatico. Di cosa si tratta? “Sì, stiamo lavorando ad una conferenza programmatica che chiarisca un aspetto: se sull’emergenza tutti abbiamo avuto rispetto ed un atteggiamento responsabile sulle scelte del Governo, sulla prospettiva le visioni delle varie forze politiche sono diverse: c’è chi è conservatore e chi, come Libera, riformista e progressista. Noi pensiamo si debba ripartire dall’ascolto della società civile, dei lavoratori e delle imprese. Ripartiamo dal welfare: una sanità a supporto dei nostri concittadini, ristrutturando la medicina di base, valorizzando al massimo il nostro personale sanitario e socio-sanitario. Incentivare il digitale e gli investimenti nel green, grande sfida per il nostro modello di sviluppo economico e una forte politica estera che veda la Repubblica di San Marino, come dimostrato durante la pandemia, interlocutore credibile ed autorevole nel contesto europeo e non solo”. 

 

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